Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità alcune integrazioni al disegno di legge della Giunta varato nella precedente seduta del 17 novembre per adeguare le disposizioni regionali in materia di agricoltura sociale alla legge nazionale n. 141 del 18 agosto 2015, al fine di consentire il riconoscimento degli operatori di agricoltura sociale e di promuovere programmi finalizzati allo sviluppo della multifunzionalità delle imprese agricole, basati su pratiche di progettazione integrata territoriale e di sviluppo del settore.
Inserimento sociale e lavorativo, attraverso politiche attive, di soggetti svantaggiati, minori inseriti in progetti di riabilitazione e migranti accolti nella rete Sprar; attività sociali e servizi per le comunità locali con le risorse dell’agricoltura per promuovere l’inclusione sociale; servizi di supporto alle terapie mediche, psicologiche e riabilitative svolte anche attraverso l’ausilio di animali allevati e coltivazione delle piante; progetti di educazione alimentare e ambientale svolti attraverso le fattorie sociali e didattiche: sono queste, in estrema sintesi, le attività che gli imprenditori agricoli e le cooperative sociali potranno svolgere dopo l’approvazione delle nuove norme sulle “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”.
La legge regionale intende promuovere l’agricoltura sociale in sinergia con i programmi di sviluppo rurale, garantendo nel contempo la qualità degli interventi educativi, socio-assistenziali e socio-sanitari, con la convinzione che il settore dell’agricoltura sociale in Basilicata può e deve svolgere un ruolo importante in termini di “coltivazione di valori” e di “offerta di servizi”. Prevista l’istituzione di un elenco delle fattorie sociali, che saranno riconoscibili da un apposito logo, e di un osservatorio regionale, che avrà il compito di definire le linee guida per le attività di agricoltura sociale in Basilicata.