“In Basilicata abbiamo 19 prodotti di qualità tra DOC e IGP. E dopo il Covid e l’Ucraina, l’esperienza della nostra regione chiude lo scenario con un bilancio positivo. L’evoluzione dell’agricoltura in Basilicata è andata verso l’agricoltura di precisione e l’aggregazione delle filiere. La Regione ha investito circa 50 milioni di euro di fondi europei per i primi insediamenti vedendo un numero davvero importante circa 900 giovani agricoltori sono arrivati in Basilicata con le loro attività. Questi dati segnano in maniera importante il nostro futuro”.
A dirlo questa mattina Alessandro Galella, Assessore Politiche agricole, alimentari e forestali Regione Basilicata all’ “Agrifood Summit – L’Ora del Tech” del Sole 24 Ore organizzato da 24ORE Eventi.
“Abbiamo circa 3.500 produttori, abbiamo raggiunto il 25% di biologico. Siamo passati da 87 milioni di euro nel 2017 a 212 milioni di euro nel 2022 quindi il settore agricolo ha avuto un incremento di bilancio del 144%. Abbiamo il giacimento in terraferma di estrazione petrolifera più importante d’Europa e di recente abbiamo stretto un accordo con Eni per la produzione di bio olio”. Il convegno ha fatto il punto sulle tecnologie innovative e la filiera agroalimentare, binomio inscindibile per rendere la produzione alimentare più efficiente e sostenibile. Il summit ha anche analizzato i costi di questo cambio di rotta in una fase storica nella quale la produzione di cibo è messa in serio pericolo dal cambiamento climatico, che, secondo uno studio svizzero, ha reso la siccità del suolo almeno 20 volte più probabile. L’Agrifood Summit 2023 è stata un’occasione di confronto tra istituzioni nazionali e internazionali, aziende leader del settore e i maggiori esperti per delineare nuovi scenari e offrire soluzioni concrete. Una sfida che si ripropone anche nel processo alimentare (superfood, proteine vegetali e la nuova frontiera degli insetti commestibili) e nel settore del packaging, con le criticità che il Nuovo Regolamento Imballaggi europeo presenta”.