Agrinsieme Basilicata chiede incontro urgente ad assessore regionale Fanelli: “Crollo temperature mette a rischio colture in campo e aggrava allarme siccità”. Di seguito la nota integrale.
“Il forte abbassamento delle temperature previsto per i prossimi giorni sul Centro-Sud mette a serio rischio tutte le principali coltivazione in campo, ovvero fragole e agrumi, in particolare clementine, ma anche pesche e albicocche; questo anche a causa dello sviluppo precoce dei germogli, favorito dalle alte temperature degli ultimi mesi, nei quali si sono registrate condizioni metereologiche primaverili o, in alcuni casi, addirittura estive”. Lo sottolinea il coordinamento di Agrinsieme Basilicata, che riunisce le federazioni regionali di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, facendo notare che “se tale previsione venisse confermata non farebbe altro che aggravare la situazione del primario, stretto nella morsa delle bizze climatiche, che sta già pagando lo scotto dell’allarme siccità, dovuto alle scarsissime precipitazioni degli ultimi mesi e alla drammatica situazione degli invasi”.
“Secondo i dati dell’autorità di bacino della Basilicata, infatti, aggiornati alla fine di gennaio 2020, negli invasi della Regione ci sono quasi 150 milioni di metri cubi in meno rispetto allo scorso anno, con una situazione che non si verificava da oltre trent’anni”, evidenzia il Coordinamento regionale, ad avviso del quale “è sempre più improcrastinabile l’avvio di un ragionamento finalizzato all’approvazione di un apposito piano che consenta la programmazione e la gestione dell’emergenza idrica, puntando sulla manutenzione e sull’efficientamento delle infrastrutture irrigue, con l’obiettivo di evitare che gli effetti di tale crisi vadano a ricadere esclusivamente sulle spalle dei produttori agricoli, come avvenuto ad esempio in occasione delle grandinate dei mesi scorsi”.
“La preoccupazione degli agricoltori è ancora più alta in relazione agli eventi metereologici che dovrebbero accompagnare l’irrigidimento delle temperature, ovvero gelate, neve, piogge intense, forti raffiche di vento e grandinate. In pratica, dopo un inverno anomalo caratterizzato da temperature ben oltre la media e precipitazioni quasi assenti, si rischia ora di dover pagare lo scotto delle gelate, in un mix insostenibile per i tanti agricoltori che continuano a produrre in grande difficoltà e sfidando le bizze del meteo; basti pensare che i cosiddetti ‘giorni della merla’, tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno, si sono rivelati quasi i più caldi della stagione”, osserva Agrinsieme Basilicata.
“Per tutte queste ragioni riteniamo opportuno un confronto con l’assessore regionale all’agricoltura
Francesco Fanelli, così da poter fare il punto della situazione sui gravi problemi di siccità della Basilicata e sulle possibili conseguenze dell’ondata di gelo in arrivo, ennesima inequivocabile testimonianza delle drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici”, conclude Agrinsieme Basilicata.