Agrinsieme Basilicata – Confagricoltura, Cia-Agricoltori, Copagri e Alleanza Cooperative Agricole – che rappresenta il 70% delle imprese agricole lucane – chiede il superamento dell’anomalia, tutta lucana, dell’assenza di un assessore regionale all’agricoltura che perdura da due mesi. A sollecitarlo in conferenza stampa i dirigenti di Confagricoltura, Cia-Agricoltori, Copagri e Alleanza Cooperative Agricole. Francesco Paolo Battifarano (Confagricoltura) coordinatore di Agrinsieme ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa che ha toni molto alti abbandonando l’atteggiamento di semplice rispetto istituzionale. “Chiediamo innanzitutto un interlocutore istituzionale per non lasciare il comparto abbandonato al proprio destino e fino a quando non sarà nominato spetta al Presidente Bardi convocarci, ascoltarci e decidere con noi”. Giannino Lorusso (presidente Cia Basilicata) ha voluto spiegare che “con il precedente assessore Cupparo era stato possibile avviare un percorso positivo di condivisione che è stato improvvisamente interrotto. Si pensi solo al piano abbattimento cinghiali con 3 milioni di euro rastrellati anche attraverso il PO Val d’Agri e completamente fermo”. Battifarano ha insistito: siamo le organizzazioni della proposta e non della protesta ma non escludiamo di scendere in piazza. Nicola Minichino (Copagri): “Non nascondiamo la testa sotto la sabbia. Siamo allergici alle manifestazioni. Vorremmo solo evitarlo anche se come tutte le organizzazioni sindacali consideriamo la protesta uno strumento a cui far ricorso se non saremo ascoltati. L’atteggiamento responsabile come la pazienza hanno un limite”. Donato Distefano (Cia-Agricoltori) ha lanciato un interrogativo: e se tutto questo fosse successo in un altro comparto produttivo? “L’agricoltura – ha detto – non è certo marginale per l’economia regionale e per il Pil regionale. Anzi ha dimostrato di reggere meglio di altri settori garantendo sempre, anche durante i periodi di locdwon, il cibo alla gente”. Le preoccupazioni sono rivolte adesso alla chiusura del PSR e all’avvio della spesa per i prossimi cinque anni che ammonta a 452 milioni. La priorità: evitare il fallimento e quindi la chiusura di aziende agricole alle prese con spese non più sostenibili per concimi, carburanti, prodotti essenziali. Intanto Agrinsieme ha annunciato la sospensione di tutte le rappresentanze delle associazioni dagli enti subregionali. Solo per senso di responsabilità e per l’eccezionale situazione i dirigenti di Confagricoltura, Cia, Copagri parteciperanno domani all’assemblea del Consorzio di Bonifica che ha grandi difficoltà finanziarie con un “buco” di bilancio (intorno ai 6 milioni) sempre più consistente. Al termine il nuovo pressante appello al Presidente Bardi: trovi il tempo e soprattutto ritrovi l’attenzione per occuparsi di agricoltura.