Approfondire le competenze finanziarie, manageriali, di comunicazione e di internazionalizzazione per promuovere e rilanciare l’ imprenditorialità nel settore agroalimentare nelle aree rurali, il nuovo percorso formativo della società lucana Exeo Lab mira a questi obiettivi. L’iniziativa che si inserisce nel progetto Erasmus+ “Rural jump-start: Jump-start entrepreneurship of agro-industry sector in rural areas focusing on craft and local products” partirà in primavera e si rivolge ai giovani lucani che si avviano ad una carriera imprenditoriale locale nel settore dell’agroalimentare, ma anche agli operatori già presenti, messi duramente alla prova dagli effetti della pandemia e dei rincari energetici per favorire loro una sana ripresa. “Il progetto – spiega Anna Maria Gentile, ceo della società Exeo Lab – è pensato come uno strumento per promuovere e rilanciare l’ imprenditorialità nel settore agroalimentare nelle aree rurali, attraverso la formazione digitale degli imprenditori e lo scambio di buone pratiche, facilitando l’ apprendimento di contenuti di gestione aziendale specificamente adattati ai contesti della catena agroalimentare, dell’ artigianato e della produzione di beni locali. Promuovere il territorio ampliando la diffusione dei suoi prodotti locali per farli conoscere meglio a livello locale ed extra-regionale, è essenziale per aumentare la produttività delle zone rurali e per raggiungere un tasso di occupazione più elevato”. Punto di partenza per l’elaborazione delle misure di sostegno e formazione contenute del progetto, l’indagine che ha coinvolto tutti i paesi partner tra cui Cipro, Polonia, Portogallo, Spagna e Turchia e coordinata proprio da Exeo Lab, in qualità di responsabile dell’attività di creazione del materiale formativo. “La ricerca – continua Anna Maria Gentile – ha fatto emergere alcuni aspetti importanti tra cui la carenza di servizi e infrastrutture nel settore agroalimentare a cui si associano carico fiscale e costi produttivi molto elevati. Altra questione fondamentale risulta essere la mancanza di conoscenze e competenze specifiche da parte di molti giovani adulti che percepiscono il settore agroalimentare lontano dai propri interessi e privo di futuro. Il progetto, contribuisce ad ammodernare tale sistema e a renderlo attraente anche per i giovani che si avviano ad una carriera imprenditoriale locale”. “In questo contesto – sostiene la project manager del progetto Claudia Caggiano – è importante che chiunque investa nella creazione di una nuova impresa abbia qualifiche adeguate e piena consapevolezza di opportunità e rischi. Da qui l’importanza del percorso formativo che abbiamo sviluppato, il quale si concentrerà in modo approfondito sulle competenze finanziarie, manageriali, di comunicazione e di internazionalizzazione”.
Gen 24