Matera, 13 settembre 2011 , ore 13 – Per scongiurare la chiusura di Metapontum Agrobios i lavoratori lanciano anche una petizione on line. Per firmare la petizione clicca qui La Metapontum Agrobios di Metaponto (è un centro di ricerca della Regione Basilicata che da 25 anni lavora nel campo delle biotecnologie vegetali e dell´agronomia. Nell´ultimo decennio, l´Agrobios ha sviluppato anche importanti competenze di chimica ambientale e di diagnostica molecolare in medicina e ha sempre svolto attività di assistenza e di servizio per le aziende agricole del Metapontino. Negli ultimi mesi si sono verificate una serie di circostanze negative di natura finanziaria e gestionale che potrebbero determinarne a breve la chiusura.
L´Amministratore delegato dell’Agrobios ha deciso di avviare la Cassa Integrazione Ordinaria e ha comunicato ai 53 dipendenti che il provvedimento sarà in esecuzione del 12 al 30 settembre. In sostanza i ricercatori, dopo essere stati costretti a godere di un periodo di ferie obbligatorie di 5
settimane nello scorso mese di agosto, dovrebbero sospendere ulteriormente le attività dopo solo una settimana di ripresa. Se nelle prossime settimane la Regione Basilicata nella figura del suo
Governatore non dovesse attuare azioni adeguate a gestire la situazione il centro di ricerca sarà dismesso. Con la sua chiusura si disperderebbero il patrimonio di know-how acquisito
in tutti questi anni di attività e tutti i prodotti della ricerca tra cui i materiali vegetali selezionati le banche dati geochimiche degli inquinanti della Basilicata e le piattaforme tecnologiche per la selezione di nuove varietà vegetali. La chiusura del centro determinerebbe per i 53 dipendenti (ricercatori e tecnici) la perdita irrimediabile dell´impiego dato che il contratto di lavoro di cui godono (chimico-farmaceutico privato) non consente il loro automatico trasferimento presso altre strutture o uffici regionali. Si chiede quindi di sostenere la nostra battaglia aderendo
alla petizione on-line per evitare la chiusura e per promuovere un rilancio
del centro di ricerca.
Matera, 13 settembre 2011 , ore 19 – I lavoratori della Metapontum Agrobios hanno inviato alla nostra redazione un nuovo comunicato per comunicare che ritengono utile ed indispensabile mantenere fermo il presidio 24 ore su 24 nel centro per assicurare al personale la disponibilità di un luogo d’incontro, per organizzare e pianificare qualsiasi iniziativa utile alla risoluzione del problema.
La RSU fermamente rigetta il ricorso alla cassa integrazione come mero strumento di risparmio sui costi di gestione e contestualmente sollecitano il Socio Regione a realizzare un piano strategico di rilancio che affronti in maniera definitiva la problematica e definisca la mission della Società non in maniera isolata ma contestualmente alla ridefinizione delle governance degli Enti Strutturali della Regione Basilicata e nella realizzazione di una rete per la ricerca ed innovazione fra tutte le strutture operanti sul territorio regionale e nazionale.
Inoltre la RSU riassume in alcuni punti fondamentali le rivendicazioni di tutti i lavoratori:
1. revoca immediata della cassa integrazione
2. mantenimento del livello occupazionale
3. salvaguardia del sito e degli investimenti pubblici utilizzati per la realizzazione del Centro di Ricerche e per la formazione specialistica del personale che da anni si occupa di Ricerca ed Innovazione in agricoltura, Ambiente e Innovazione Biosanitaria.
In tal senso la RSU e i lavoratori sollecitano il socio Regione ad instaurare al più presto un tavolo tecnico-sindacale per poter fornire un supporto utile e costruttivo alla individuazione delle strategie risolutive necessarie al rilancio definitivo della società.
La RSU di Agrobios
Matera, 13 settembre 2011 – La Provincia di Matera su questione Agrobios. “Futuro e territorio. Queste sono le poste in gioco che la questione Agrobios ha riportato all’attenzione delle istituzioni.”
La Provincia di Matera esprime con chiarezza la propria posizione rispetto alla nuova emergenza che rischia di travolgere ancora una volta la nostra realtà.
“La Metapontum Agrobios – ha evidenziato l’assessore alle Attività produttive, Angelo Garbellano – è il simbolo di un progetto alto che la nostra regione si era data in termini di ricerca e di occupazione. Un nucleo di risorse capace di costruire possibilità di sviluppo e di riconoscimento scientifico che avrebbero segnato la differenza tra passato e presente. Un curriculum che negli anni si è consolidato e che ha portato a raggiungere risultati che possono ancora essere valorizzati. Non possiamo disperdere professionalità e portfolio, dobbiamo impegnarci per salvaguardare il lavoro e il sito di Agrobios.”
“La ricerca deve essere sostenuta. Senza innovazione concorreremo allo spopolamento dei nostri comuni e al definitivo impoverimento di una tra le regioni più ricca, sotto il profilo delle materie prime, d’Europa. Cercare soluzioni – ha concluso il presidente dell’Ente di via Ridola, Franco Stella – che garantiscono prospettive, su questo punto dobbiamo essere trasparenti. Rimandare a domani potrebbe annullare le alternative che oggi ancora esistono.”
Sit-in Agrobios di lunedì 12 settembre, aggiornamento delle ore 13 – Rita Iannacone, ricercatrice Agrobios ricorda che oggi inizia il periodo di cassa integrazione predisposto dall’azienda Metapontum Agrobios per i 53 lavoratori. Tutti i dipendenti continuano le attività di protesta con l’occupazione del centro ricerche
Il presidio è ritenuto di fondamentale importanza non solo per ribadire la non accettazione della cassa integrazione, ma soprattutto per consentire, in autogestione, il mantenimento delle attività di ricerca la cui interruzione determinerebbe la perdita di tutto quello che è stato costruito.
Noi à si legge nella nota – continuiamo a lavorare. E’ stata inoltre attivata una petizione online per raccogliere firme di sostegno per il rilancio della Metapontum Agrobios. Le firme saranno inviate al Presidente della giunta Vito De Filippo, agli assessori e a tutti i consiglieri. La petizione è disponibile al seguente link: http://www.agrobios.it/petizione/index.html
Rita Iannacone, ricercatrice Agrobios
Sit-in Agrobios di domenica 11 settembre, aggiornamento delle ore 13
Riportiamo di seguito le dichiarazioni rilasciate dai sindaci durante l’incontro con i lavoratori svoltasi questa mattina alle ore 10.00 presso il centro di ricerca metapontum Agrobios.
Leonardo Chiruzzi, sindaco di Bernalda:
“Il centro di ricerca Metapontum Agrobios è una risorsa imprescindibile per il territorio che non deve essere smantellata ma, al contrario, continuare a costituire un valore aggiunto per la Basilicata intera.
E’ opportuno, vista la mancanza di un interlocutore, che i sindaci del metapontino si rechino in regione allo scopo di chiedere un tavolo di lavoro in modo da poter costruire insieme una soluzione definitiva e non un piano triennale”.
Giuseppe Silvaggi, sindaco di Montescaglioso:
“Esprimo solidarietà e escludo che uno dei fiori all’occhiello della nostra regione possa essere smantellato, anzi deve funzionare a regime. E’ necessario costiutuire un fronte comune per risolvere efficacemente il problema, evitando ai lavoratori continue fibrillazioni.
Se la regione non dovesse accettare un tavolo di lavoro ci attiveremo per convocare congiuntamente, nel centro di ricerca, le giunte comunali delle nostre amministrazioni di appartenenza.
L’articolo 27 è un obbrobrio che va cancellato senza dubbi.La battaglia va fatta per la regione intera e non solo per i 53 lavoratori”.
Vito Anio Di Trani, sindaco di Pisticci:
“La solidarietà non basta, è necessario avere le idee chiare sul da farsi. Il governo regionale, in questa vicenda, è stato piuttosto confusionario.
Condivido che vi sia la necessità di un tavolo regionale per conoscere i progetti della regione sul centro di ricerca, ma dobbiamo essere fermi nel dire che se si va nella direzione dello smembramento o della chiusura in toto non si rende un buon servigio alla comunità lucana. Ascolteremo le eventuali proposte e faremo nostre solo quelle che siano più giuste per la vita di questo ente, definito inutile da alcuni sprovveduti.
In Agrobios vengono compiute delle attività fondamentali dal punto di vista ambientale e una sua chiusura, anche momentanea, costituirebbe un grave danno per tutti. Se è necessario trasferire delle risorse economiche all’ente bisogna farlo al più presto possibile”.
Nicola Suriano, vice sindaco di Nova Siri:
“Esprimo la solidarietà del comune di Nova Siri. Concordo sulla convocazione di un tavolo regionale in cui venga affrontata questa difficile vertenza ma allo stesso tempo propongo che si partecipi realizzando un documento programmatico che sia propositivo e accolga tutte le istanze dei lavoratori”.
Sit-in Agrobios, aggiornamento delle ore 19,30 – Alle ore 12.00 si è tenuto un incontro nel Palazzo del Governo convocato da S.E. il Prefetto a seguito del pacifico sit-in di protesta che i lavoratori Agrobios hanno tenuto sulla SS 106. Al tavolo prefettizio le OO.SS e la RSU del centro ricerca hanno chiesto
che il Prefetto, con un suo autorevole intervento si adoperi affinchè il provvedimento di cassa integrazione guadagni ordinaria annunciato dalla proprietà per il giorno 12/09/2011, venga abbandonato in quanto, oltre ad essere estremamente dannoso, non rappresenta la panacea per mali dell’azienda.
Il dr. D’alessio, capo gabinetto del Prefetto e suo rappresentante nella riunione odierna, ha assicurato che il Prefetto si adopererà affinchè si giunga ad una mediazione tra le parti sociali e la Regione Basilicata, azionista di maggioranza del sito.
Al sit-in di questa mattina hanno aderito e partecipato in prima persona, il sindaco di Pisticci Vito Ditrani e il consigliere regionale Nicola Benedetto i quali hanno garantito che porteranno le istanze dei lavoratori nelle amministazioni di cui fanno parte.
Danilo Losenno
FILCTEM CGIL Matera
Sit-in Agrobios, aggiornamento delle ore 13.30 – A partire dalle ore 10.30 si è svolto un sit-in sulla SS 106 all’altezza del raccordo che conduce al centro ricerche di Agrobios che ha provocato un rallentamento del traffico in direzione sud. Alle ore 11.20 la convocazione di un tavolo prefettizio ha sbloccato la situazione e i lavoratori si sono recati nuovamente nel centro ricerche dove rimangono in presidio permanente.
Le OO.SS e la RSU sono state ricevute in prefettura alle ore 12.00
Prima di entrare nel palazzo del Governo Fernando Mega, segretario FILCTEM CGIL Matera ha dichiarato che:
“I frutti del tanto criticato art. 27 di recente emanazione regionale sono velocemente maturati. Infatti all’indomani dell’approvazione in consiglio regionale di questo controverso articolo, come FILCTEM CGIL, fummo facili profeti.
Sostanzialmente denunciammo già allora l’impossibilità di proseguire l’attività lavorativa perchè nella confusione delle norme approvate evidente era la profonda crisi finanziaria e la mancanza assoluta di un progetto serio e concreto di rilancio del centro.
Con grande onestà intellettuale credo che diversi attori di questa vicenda, ivi compresi molti consiglieri regionali, non si siano resi conto che la norma approvata è confusa e contraddittoria e avrebbe determinato di fatto un blocco operativo del centro.
La richiesta di cassa integrazione ordinaria costituisce un tentativo disperato e fuori luogo di prendere tempo in attesa di capire il da farsi.
Noi rigettiamo con forza la richiesta di cigo in quanto è uno strumento improprio e inefficace a gestire questa vicenda, per risolvere la quale c’è bisogno di una progettualità di ampio respiro che sia lungimirante e che sia gestita da attori che abbiano consapevolezza di che cosa sia un centro ricerca di biotecnologie e innovazione nell’ambito ambientale e dell’agricoltura.”
Danilo Losenno
FILCTEM CGIL Matera
Nelle foto la manifestazione promossa in mattinata dai dipendenti di Agrobios con un presidio sulla 106 Jonica e davanti all’ingresso del centro ricerche.
I lavoratori del Centro Ricerche Metapontum Agrobios da lunedì 12 settembre in “cassa integrazione”
Il Presidente della Metapontum Agrobios, Sen. Adduce, ha attivato la procedura di C.I.G.O. dal 12 al 30 settembre c.a., a seguito della quale i lavoratori hanno messo in atto forme di protesta contro questo atto scellerato: hanno occupato immediatamente il Centro, dove resteranno in presidio permanente ed oggi hanno manifestato con un sit-in sulla S.S. Jonica 106.
La Cassa Integrazione per 53 lavoratori, purtroppo, non è una novità per il nostro territorio, ma la notizia è tanto più dolorosa in quanto l’Ente proprietario di AGROBIOS è proprio il massimo Ente Pubblico Regionale.
Inoltre, la CIGO è ancora più incomprensibile dopo le dichiarazioni del Consiglio Regionale del 28 luglio u.s.. Infatti, i lavoratori non ritengono che il ricorso alla CIGO rappresenti una modalità “per salvaguardare le funzioni e le attività svolte da Metapontum Agrobios s.r.l.” e “per impegnarsi a individuare condizioni per il rilancio della società, anche attraverso la ridefinizione degli obiettivi strategici, delle attività e degli assetti” così come è indicato nell’ormai famoso art. 27 dell’ultima legge finanziaria regionale.
Una classe dirigente politica che nella illusione di avere le capacità di gestire di tutto: amministrazioni pubbliche e private, acqua ed energia, cultura umanistica e scientifica si contraddice palesemente e SFASCIA TUTTO!!
Oggi, una rappresentanza dei lavoratori, insieme alla OOSS, è stata ricevuta dal Prefetto di Matera, il quale aveva invitato a discutere sulla vertenza Agrobios anche il Presidente Adduce e il Presidente De Filippo che però non presentandosi all’incontro hanno di fatto vanificato la possibilità di un accordo sulla revoca della CIGO.
Pertanto, i lavoratori, consapevoli della grande utilità per l’intero territorio regionale del lavoro fin qui svolto dalla Metapontum Agrobios e delle ulteriori enormi potenzialità che può e che deve poter continuare ad esprimere, chiedono al Presidente Adduce di ritirare immediatamente il provvedimento di CIGO ed alla Regione Basilicata e a tutti i rappresentanti delle forze politiche ed istituzionali una ASSUNZIONE di RESPONSABILITA’ per attuare urgentemente tutte le azioni necessarie a sbloccare la gravissima situazione che si è venuta a creare e a costruire insieme una strategia di rilancio del Centro.
A sostegno della vertenza Agrobios, i sindaci dei Comuni della provincia di Matera hanno indetto una riunione che si terrà presso la Metapontum Agrobios domani 11 settembre alle ore 10.00 nel corso della quale si discuterà della CIGO e della delicata situazione in cui versa il Centro.
I lavoratori della Metapontum Agrobios
Agrobios: cassa integrazione fino al 30 settembre, Adduce pronto a ritirare il provvedimento appena si concretizzano affidamenti.
Con l’approvazione dell’art.27 della legge regionale 4/08/2011 n. 17 la Regione ha ripianato Agrobios e ha autorizzato la modifica dello statuto trasformando la Società “in house” per ridefinirne gli obiettivi strategici, le attività e gli assetti ed assicurarne il rilancio. Tanto si è reso necessario a causa delle norme nazionali in materia di concorrenza che impongono alle Società partecipate dalle Pubbliche Amministrazioni di operare esclusivamente con i propri soci. Nei giorni scorsi è stata predisposta una prima ipotesi operativa per costruire il progetto di rilancio che costituisce l’obiettivo principale della Regione. Al tempo stesso sono stati esaminati vari progetti di studi e ricerca in campo biotecnologico ed ambientale di particolare interesse per la Regione che Agrobios è in grado rapidamente di svolgere.
In questo quadro, in attesa che si concretizzino i nuovi affidamenti, anche al fine di salvaguardare gli equilibri economico-finanziari dell’azienda, la società Metapontum Agrobios srl ha deciso di procedere alla messa in Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria di tutti i propri dipendenti a zero ore e per tre settimane a far data da lunedì 12 settembre 2011 e fino al 30 settembre 2011.
Il Presidente della Società, Salvatore Adduce, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ Sono consapevole del sacrificio che viene richiesto ai dipendenti di Agrobios e a questo proposito ho comunicato di rinunciare alla mia indennità. Sono fiducioso che questa situazione sarà risolta in breve tempo e, come ho scritto nella comunicazione ai dipendenti , il provvedimento sarà ritirato non appena si concretizzeranno gli affidamenti ”.
Salvatore Adduce
Metaponto, 9 settembre 2011
Sit-in SS106 lavoratori Metapontum Agrobios
Il preannunciato sit-in dei lavoratori della società Metapontum Agrobios sulla statale SS106 è stato programmato per la mattinata del 10 settembre con partenza del corteo alle ore 8,30 davanti ai cancelli del Centro Ricerche, dove permane il presidio ad oltranza.
Riportiamo di seguito la lettera inviata dai lavoratori di Agrobios a Sua Eccellenza Prefetto di Matera
I lavoratori di Metapontum Agrobios, a seguito della comunicazione da parte della Presidenza della società di chiusura della azienda dal 12/09/2011 al 30/09/2011 con la collocazione in Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria di tutto il personale, comunicano lo stato di agitazione con un presidio permanente all’interno dell’opificio del centro ricerche e un sit in di protesta sulla statale SS106.
I lavoratori proseguiranno ad oltranza la lotta per rivendicare quanto richiesto ripetutamente per tramite delle Organizzazioni sindacali
• Il ritiro della CIGO perché inefficace ed illegittima
• La ripresa immediata del normale funzionamento di tutte le attività della Metapontum Agrobios
• Un confronto di merito con la Regione Basilicata sul futuro del Centro
Le Organizzazioni sindacali e la Rappresentanza sindacale unitaria condividendo le legittime rivendicazioni dei lavoratori sosteranno con tutti gli strumenti sindacali e di legge le azioni messe in campo.
Documento sottoscritto da RSU, Lavoratori e organizzazioni sindacali
Luca Braia, consigliere regionale PD: “Chiarezza e coerenza sul futuro di Metaponto Agrobios”
Non erano queste le coordinate sulle quali si è votato l’articolo relativo a Metaponto Agrobios nella manovra di Assestamento di Bilancio approvato nel luglio scorso.
Esperire ogni tentativo per verificare le possibili soluzioni che coinvolgano anche soggetti privati e lo svolgimento di progetti di interesse regionale, ora possibili , con la trasformazione della società in house erano le precondizioni alle quali non si può e non si deve derogare.
La cassa integrazione annunciata, a maggior ragione nelle condizioni date, quindi in assenza di strategie di rilancio compiute e condivise, non credo possa considerarsi né possibile né auspicabile.
Lunedi prossimo, nel gruppo PD, abbiamo l’obbligo di discutere approfonditamente dell’argomento e giungere anche ad una determinazione di condotta coerente con gli impegni presi in consiglio regionale, con il mondo che ruota intorno a Metaponto Agrobios e con tutti coloro che credono nella ricerca come fattore di sviluppo della nostra economia.
Mi unisco pertanto ai miei colleghi D’alessandro e Santochirico, nel chiedere l’intervento urgente del Presidente con l’obbiettivo di revocare il provvedimento della CIG, ma soprattutto chiedo che venga costituito un tavolo tecnico che svolga azione di monitoraggio continuo su tutte le soluzioni giuridicamente possibili in grado di disegnare un futuro finalmente sereno per le professionalità presenti nel centro di ricerca.
Luca Braia, Consigliere regionale del PD
Consiglieri regionali PD Santochirico e Dalessandro su Agrobios: “Revocare la cassa integrazione e rilanciare il Centro”
Consideriamo incomprensibile la decisione di porre in Cassa integrazione ordinaria i dipendenti di Agrobios da lunedì 12 settembre per le ragioni che in sintesi riportiamo.
A luglio scorso abbiamo approvato in Consiglio regionale, in assestamento, una norma che demandava alla giunta regionale il compito di elaborare una strategia di rilancio della società Metapontum Agrobios.
In questa direzione, stando alle notizie diffuse dal Presidente della Regione pochi giorni fa (31 agosto), dopo la trasformazione della società in house, che consente affidamenti diretti, erano in corso verifiche dei dipartimenti per consentire la prosecuzione delle attività. Ancora ieri, in un incontro tecnico, è stato confermato questo impegno.
Per queste ragioni riteniamo in controtendenza la determinazione di collocare i lavoratori in cassa integrazione, senza considerare le ragioni espresse dai sindacati e dai lavoratori e proprio nel momento in cui prende forma una apposita cabina di regia a livello regionale.
D’altra parte, assicurazioni circa la ricerca, in fase avanzata, di una soluzione per Agrobios erano state anticipate agli esponenti del gruppo regionale del PD con riserva di un approfondimento e di una verifica nel corso di un incontro già promosso per l’entrante settimana.
Per queste ragioni riteniamo che debbano essere preservati il valore e l’effettività della volontà e delle le leggi del Consiglio Regionale, così come degli impegni e delle dichiarazioni del Presidente della Regione.
E’ perciò indispensabile un intervento diretto e urgente del Presidente della Regione, peraltro azionista della società, perché immediatamente sia revocata la CIG e posti in essere atti per il rilancio di Agrobios.
I consiglieri regionali PD
Vincenzo Santochirico
Giuseppe Dalessandro
METAPONTUM AGROBIOS: BENEDETTO (IDV), MODIFICARE POSIZIONE PRESIDENTE
Il presidente del gruppo IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto ha partecipato oggi alla manifestazione di protesta dei dipendenti di Metapontum Agrobios ai quali ha rinnovato l’impegno, già ampiamente manifestato con azioni concrete in Consiglio,ad “individuare le soluzione più idonee ed immediate per la ripresa dell’attività di ricerca”.
“Registro con piacere che alcuni miei colleghi del Pd, dopo aver preso le distanze dalle mie iniziative, a partire dalla necessità di cancellare dal famigerato articolo 23 della legge regionale di Assestamento di Bilancio 2011 la parola ‘liquidazione’, abbiano assunto finalmente – dice Benedetto – piena consapevolezza della grave situazione conseguente alla decisione del ricorso agli ammortizzatori sociali per le 60 alte professionalità della società di Metaponto. Il loro “pentimento” rispetto alla “delega in bianco” concessa alla Giunta per essere genuino deve tradursi in una reale pressione, e quindi non solo attraverso comunicati e dichiarazioni alla stampa, nei confronti del Presidente De Filippo. Gli stessi colleghi del Pd – continua &ndas h; riferiscono di aver ricevuto nei giorni scorsi rassicurazioni circa la possibilità di individuare soluzioni di prospettiva. E’ necessario in proposito che il tutto avvenga alla luce del sole coinvolgendo lavoratori e sindacati in primo luogo e tutte le rappresentanze consiliari. Non vorrei sembrare monotono ma i fatti mi hanno dato ragione: solo qualche giorno fa commentando il ricorso alla cig ho sostenuto che siamo di fronte ad una smobilitazione annunciata in quanto il Presidente della Giunta ha rinunciato a quel tentativo di salvataggio di cui in Consiglio Regionale aveva assunto un impegno solenne respingendo il mio emendamento e sostenendo che avrebbe fatto di tutto per rilanciare il centro di ricerca e comunque prima di ogni atto avrebbe riferito in Consiglio. Così non è stato e se non ci fosse in ballo il destino di 60 unità e di una struttura da tutti considerata all’avanguardia nei settori biotecnologici dell’agricoltura, nel settor e di erogazioni di servizi di alta specializzazione del monitoraggio ambientale, nelle analisi di laboratorio effettuate avvalendosi di tecnologie che ci vengono invidiate da tanti altri centri europei, potrei affermare che ho previsto tutto. Adesso che anche qualcuno del Pd la pensa come me la posizione della Giunta può e deve essere modificata”.
Nicola Benedetto, consigliere regionale IDV
PASQUALE BELLITTI (SEGRETARIO PD DELLA PROVINCIA DI MATERA) SU AGROBIOS
Il segretario del PD della Provincia di Matera, Pasquale Bellitti, preoccupato per l’evoluzione della vicenda Agrobios, nei giorni scorsi, di concerto con il gruppo consiliare Regionale, ha sollecitato le Istituzioni Regionali a intraprendere un percorso virtuoso che porti rapidamente alla salvaguardia dei livelli occupazionali e punti, al tempo stesso, al rilancio del ruolo e della mission della società nel circuito regionale e nazionale della ricerca e della innovazione tecnologica. “L’Agrobios – sostiene Bellitti – da sempre ha rappresentato un momento di eccellenza della ricerca in Basilicata contribuendo significativamente alla innovazione soprattutto in agricoltura, nel campo biomedico e ambientale. Sarebbe una vera iattura per l’intera Regione se una tale realtà e un tale patrimonio, in un momento in cui la scommessa sul futuro delle nuove generazioni si gioca soprattutto investendo nella ricerca, dovessero andare dispersi. Non è tempo di retorica, ma servono i fatti. L’interlocuzione con il capogruppo PD alla Regione, Vincenzo Viti, con tutti i Consiglieri Regionali del PD e con il Presidente De Filippo, già attivamente impegnato nella soluzione della vicenda, ha portato alla convocazione di un tavolo teso a definire modalità di intervento, non d’emergenza, che dovranno dare risposte certe e positive sia alle preoccupazioni dei lavoratori sia a chi attende opportunità di rilancio dell’economia della nostra Regione attraverso scelte forti e di qualità”.
Pasquale Bellitti, segretario del PD della Provincia di Matera
Da cittadino comune, senza interessi diretti nella vicenda agrobios, sono incredulo!!!
Santochirico nel suo comunicato stampa del 30 agosto mi era stranamente piaciuto perché sembrava dire che bisognava fare scelte non più assistenziali, ma “di rigore”, Rigore anche per le scelte intermedie -diceva- “a cominciare dalla cassa integrazione”.
E oggi ha la faccia tosta di dire il contrario, cioè che la cassa integrazione assolutamente non andava adottata!!!!!
Come al solito, qui prevale la orribile logica assistenzialistica ed elettorale!!!!!
Ma si, ma allora a questo punto sbrigatevi a sparpagliare i dipendenti agrobios tra alsia, arpab, arbea e regione, almeno cosi noi cittadini risparmieremo i soldi che servono ad agrobios per la palazzina, la mensa, le consulenze, la sorveglianza, l’informatica, le pulizie e quant’altro!!