Brasile, Argentina, Canada, Messico, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Danimarca e Spagna. Arrivano principalmente da questi Paesi i 50 tour operator accolti a Matera per la due giorni di “Roots-in”, la prima borsa internazionale del turismo delle origini organizzata nella sala congressi di Una Hotel MH al borgo Venusio.
“Roots-in” è un progetto della Regione e dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, in collaborazione con ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) e con il supporto della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Hanno aderito, per questa prima edizione, circa 200 seller provenienti da ogni parte d’Italia e rappresentanti istituzionali da 11 regioni italiane, ciascuna delle quali sarà presente con uno stand e con le proprie offerte rivolte a questo specifico segmento di mercato (in allegato l’elenco degli espositori).
“Roots-in – afferma il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti – è la prima borsa internazionale dedicata al turismo di ritorno nella terra d’origine. Per gli italiani nel mondo e i loro discendenti, la ricerca delle origini è un forte motivo di viaggio e con Roots-in vogliamo che dalla Basilicata nasca un confronto stabile e un’occasione di incontro tra domanda e offerta, con spunti concreti sia per gli amministratori che per gli operatori”.
Roots-in”, la prima borsa internazionale del turismo delle origini, ha previsto due appuntamenti.
Questa mattina si è svolto il forum “Turismo delle Origini: stato dell’arte e prospettive” con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e di esperti del settore. Il forum è stato dedicato agli stakeholders pubblici e privati e a chiunque fosse interessato ad approfondire i temi legati al turismo delle origini.
La sessione mattutina è stata finalizzata a restituire lo stato dell’arte e le opportunità, anche con riferimento ai due progetti del PNRR dedicati al turismo delle origini e ai borghi, con approfondimenti legati alle esperienze delle aree interne. Nel pomeriggio invece si sono approfondi esempi ed aspetti più operativi. I rappresentanti delle sedi Enit di USA, Canada, Messico, Argentina e Brasile hanno descritto caratteristiche e aspettative di questi mercati, maggiormente interessati al turismo delle origini, mentre gli altri interventi hanno portato casi e strumenti pratici per differenziare la propria offerta e quella del proprio territorio in chiave “ritorno alle origini”, con esperienze a confronto per definire la roadmap per l’incoming del turismo di ritorno in Italia, da dove partire e cosa serve per creare pacchetti turistici interessanti sul mercato.
Il workshop BtoB del 21 novembre è invece indirizzato all’intero tessuto ricettivo e turistico italiano, dal comparto dell’accoglienza a quello della mobilità, a tutte le reti di impresa e agenzie e tour operator che si occupano di turismo esperienziale, che possono così proporre i propri prodotti e servizi ad una selezionata platea di buyer accuratamente selezionati dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata in collaborazione con ENIT.
Dopo i saluti istituzionali del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, del presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala e del sindaco di Matera, Domenico Bennardi la prima sessione di Root-in dedicata al tema “Turismo delle origini: stato dell’arte e opportunità delle aree interne” si è aperta in mattinata con l’intervento del direttore Apt Basilicata, Antonio Nicoletti. A seguire Sandro Pappalardo, rappresentante conferenza Stato-Regioni per Enit, ha relazionato sul tema “il turismo delle origini nelle strategie nazionali”, Luigi Maria Vignali, direttore generale Italiani all’estero del MAECI, ha presentato “il ruolo del Ministero degli Affari Esteri nella governante pubblica del turismo delle radici”, Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera dell’Università della Calabria hanno presentato il primo rapporto delle radici in Italia, Giovanni Maria De Vita, responsabile Turismo delle radici e Dgit Maeci, ha illustrato il progetto Pnrr “Il turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid 19”, Angelantonio Orlando, direttore generale Unità di missione per l’attuazione del Pnrr Ministero della Cultura, ha relazionato su “Il Pnrr e il recupero dei borghi: lo stato dell’arte e gli appuntamenti futuri”, Gianpiero Perri, consigliere scientifico per l’attuazione del Pnrr della Presidenza della giunta Regione Basilicata, ha presentato “la strategia della Basilicata per il recupero dei borghi”. La prima parte della giornata si è conclusa con la discussione su “Buone notizie dai territori: le esperienze dei sindaci di Irsina, Viggiano, Tornarecchio e Sommacampagna a confronto”.
Nel pomeriggio la seconda sessione sul tema “Strumenti per i territori e per gli operatori” è stata introdotta dall’intervento di Maria Elena Rossi, direttore marketing Enit che ha relazionato sui mercati turistici extra Ue. A seguire spazio ai referenti Enit delle sedi esterne: Veronica Morello per l’Argentina, Fernanda M. Longobardo per il Brasile, Sabrina Moras per il Canda e Fabrizio Lanzafame per Stati Uniti e Messico. Mariana Gabrieli, coordinatore nazionale Progetto Pnrr sul Turismo delle radici, ha relazionato sul tema “Dalle origini al futuro: le reti territoriali per la creazione di un’offerta turistica rivolta agli italiani all’estero”, Michele Losquadro di Italiainside.com ha presentato la relazione sul “Turismo delle radici dalla teoria alla pratica: un invito alla riscoperta delle origini italiane”, Gualtiero Carraro di Carrara Lab ha relazionato sul tema “Incontrarsi e riscoprire le origini: il ruolo del metaverso”, Letizia Sinisi di ItalyRooting Consulting, ha presentato la relazione sul tema: “Conoscere, organizzare, curare e commercializzare l’esperienza di viaggio alla scoperta delle origini. Strumenti pratici per differenziare la propria offerta e quella del proprio territorio”.
I buyers sono arrivati il 17 novembre per partecipare a un educational tour organizzato dall’APT nell’area nord della regione. In particolare, faranno tappa a Melfi, Potenza, Castelmezzano e Dolomiti lucane, Venosa, Acerenza, ai Palmenti di Pietragalla, e infine a Matera dove hanno partecipato nella giornata di sabato ad un tour esperienziale.
A Potenza sono stati accolti da un concerto dell’Ensemble Orchestra Sinfonica ICO 131 della Basilicata dal titolo “Pastorale Lucana”, che prevede l’utilizzo di strumenti tipici della tradizione lucana come l’arpa viggianese, l’organetto e la ciaramella.
In occasione di Roots-in, il Comune di Maratea e APT Basilicata hanno organizzato la mostra “Bruno Innocenti e il Cristo Redentore di Maratea”.
Di seguito il testo integrale dell’intervento del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, al forum Roots-in.
A nome della comunità lucana desidero innanzitutto salutare tutti gli ospiti qui presenti e i buyers provenienti da 8 Paesi che domani daranno vita alla I Borsa del turismo delle origini insieme con i nostri operatori italiani. Saluto con altrettanta cordialità i rappresentanti delle Istituzioni, dei Ministeri e delle più importanti organizzazioni che si occupano di turismo in Italia, a partire da quanti animeranno questa giornata di apertura della prima Borsa Internazionale del turismo delle origini:
– Il dr. Sandro Pappalardo, rappresentante della Conferenza Stato Regioni nel Consiglio di Amministrazione ENIT, il dr. De Vita del Ministero degli Affari esteri e Cooperazione Internazionale, l’ing. Orlando del Ministero della cultura, che ci segue da Roma, i docenti dell’Università della Calabria Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera, tutti gli altri relatori che ascolteremo nel pomeriggio, e non da ultimo il nostro direttore generale dell’APT Basilicata il dr. Nicoletti che brillantemente traduce le politiche regionali in materia turistica in azioni concrete e nella definizione della strategia e del piano di azione per accrescere l’attrattività, la notorietà e la reputazione della Basilicata in Italia e all’estero, e con lui il mio Consigliere economico in materia di programmazione Gianpiero Perri.
Un saluto particolare al Sindaco di Matera, la città che ospita questa straordinaria iniziativa, al Presidente del Consiglio Regionale e della Commissione dei Lucani nel Mondo, al Presidente della Provincia di Matera, a tutti i Sindaci presenti, ai parlamentari presenti, agli autorevoli esponenti del governo regionale…….., agli assessori delle altre regioni
Con l’iniziativa di oggi la Basilicata, sulla scia del grande risultato acquisito con la designazione di Matera a capitale europea della cultura, conferma la sua vocazione ad essere protagonista, sulla scena nazionale ed internazionale, di iniziative di grande respiro, posizionandosi nel mondo del turismo, anche per la sua capacità di cogliere appieno le opportunità derivanti da una strategia nazionale che ha individuato nel turismo delle origini, nel turismo di ritorno, una grande opportunità.
E’ in Basilicata infatti che nasce Roots-in la prima Borsa internazionale del Turismo delle origini, ossia un punto di riferimento per gli operatori del turismo relativo ad un target specifico, quello rappresentato dagli italiani residenti all’estero o dai loro discendenti che più di altri sentono vivo il legame con il Belpaese e con il suo stile di vita. Si tratta di un mercato stimato in circa 80 milioni di italiani o italo-discendenti all’estero. Una nicchia di mercato ad elevato potenziale di crescita che, come sottolineava uno dei primi documenti dell’ENIT sul tema, è fonte di un flusso di visitatori diffuso sul territorio, lontano dal turismo di massa, omogeneamente distribuito lungo il corso dell’anno. Un turismo di ritorno che può anche tradursi in una fonte di possibili investimenti nei paesi di origine, e in una modalità per ripopolare borghi con numeri ormai residuali di abitanti.
Si tratta dunque di un tema particolarmente rilevante per il nostro Paese ma soprattutto per le Regioni meridionali e tra queste la Basilicata che proprio sulla rivitalizzazione dei borghi e delle aree interne e sullo sviluppo del turismo ha individuato una delle leve principali per opporsi alla tendenza al declino e ridare speranza alle nostre comunità. E’ da questa visione che è nata l’idea di rafforzare il disegno del PNRR per la valorizzazione dei borghi affiancando, al finanziamento governativo e alle iniziative finanziate, il finanziamento di altri progetti meritevoli che non avevano trovato spazio sul PNRR, per consentire ad altre comunità di avviare un percorso di rigenerazione e rivitalizzazione dei propri paesi, deliberando oltre 18 milioni di euro a loro favore. Un disegno rafforzato con la definizione di una rinnovata strategia per le aree interne finalizzata a superare le carenze della vecchia strategia e con risorse deliberate per la cultura ed il turismo, nel solo 2022, per oltre 35 milioni di euro (se consideriamo le risorse destinate alla cultura, ai borghi, e per l’APT ) senza considerare altri interventi a sostegno di amministrazioni locali che hanno presentato proposte per progetti di valorizzazione culturale e turistica e le risorse del PNRR pari ad oltre 25 milioni di euro. Investimenti che, anche per la sola quota regionale, non sono stati mai realizzati prima ed i cui benefici saranno tangibili già a partire dai primi mesi del 2023. Qualcuno potrà essere sorpreso da questi dati, spesso infatti ci si occupa poco dei fatti per rincorrere le dichiarazioni di quanti vogliono vedere necessariamente il bicchiere mezzo vuoto anche quando è strapieno.
Il nostro governo regionale ha infatti le idee chiare su cosa fare. Lo ha definito nella strategia regionale per il prossimo decennio con l’adozione del Piano strategico 2021-2030, lo va realizzando con provvedimenti ed iniziative puntuali. L’obiettivo che ci siamo infatti dati in ambito culturale e turistico è quello di dare maggiore vigore ad un’economia della cultura e del turismo, di dare un forte sostegno ai nostri operatori e di incoraggiare le componenti giovanili che si cimentano in queste attività. Più in generale puntiamo ad accrescere i benefici dell’immagine internazionale della città di Matera su tutto il territorio regionale. Ed è in questa direzione che stiamo orientando il nuovo corso della Fondazione Matera-Basilicata2019, rinnovata nella sua missione ed aperta alla partecipazione attiva di altre amministrazioni locali. Ripeto il nostro obiettivo è e resta quello di consolidare il ruolo di Matera e la sua vocazione internazionale in ambito turistico e culturale ma è altresì quello di far sì che sia sempre più la porta di accesso per scoprire la Basilicata e le sue bellezze, un avamposto in rete con i diversi protagonismi e le molteplici attrattive del nostro territorio. Una prospettiva questa che è alla base della scelta di tenere a Matera la Borsa internazionale del turismo di ritorno; una conferma chiara e concreta di una chiara visione e di un ben definito progetto. Ancora una volta fatti e non solo parole.
L’intenso lavoro compiuto sul fronte della cultura e del turismo, ha dato e sta dando i suoi frutti ed occorre darne merito a chi è stato protagonista: agli operatori economici della filiera dell’economia di visita, ai professionisti del turismo, alle associazioni culturali, agli amministratori illuminati che hanno saputo valorizzare l’eredità culturale e i talenti creativi presenti sul territorio, ma anche a quanti nelle istituzioni e nelle agenzie preposte hanno operato nella promozione territoriale e turistica. Questo lavoro ha portato attenzione ed interesse per il nostro territorio, e ha favorito e reso possibile un interesse crescente, confermato innanzitutto dai positivi numeri del movimento turistico, I dati statistici ci confortano, con un + 42% di arrivi e +23,89% di presenze a livello regionale nei primi 8 mesi del 2022. Così come non può essere sottaciuta la capacità di collocarsi nel circuito della grande comunicazione, non solo turistica, ad esempio con le grandi produzioni cinematografiche che hanno scelto e scelgono la Basilicata per le loro opere. Un settore che avrà ulteriore impulso con la nuova governance della Lucania Film Commission. O ancora l’impegno per valorizzare il nostro territorio nell’ambito dei grandi eventi sportivi a forte impatto mediatico come il Giro d’Italia che quest’anno farà tappa a Melfi e Venosa.
La Borsa internazionale del turismo delle origini si colloca dunque in un solco preciso, tracciato da una politica per il turismo che in questi anni difficili ha lavorato non solo per rispondere alle emergenze e sostenere gli operatori in una crisi senza precedenti, ma anche per programmare il futuro della Basilicata turistica. L’impegno, anche finanziario, della Regione nel periodo del covid è stato straordinario così come straordinarie erano le necessità degli operatori, e insieme abbiamo saputo resistere allo tsunami che ha investito il settore nel mondo intero. Ma la Basilicata turistica, nel periodo della crisi, si è anche interrogata su come ripartire, definendo, in modo partecipato, una strategia innovativa per la promozione del turismo post-covid. Dopo il lockdown, è stata tra le prime destinazioni regionali, se non la prima, a puntare sull’ambiente e sull’outdoor come risorsa chiave da valorizzare per la ripresa del turismo. Ha promosso i borghi e le aree interne come nuova dimensione dell’offerta turistica lucana. Ha puntato a rafforzare la presenza sul mercato dei “gioielli” del turismo lucano, Matera, Maratea, il Metapontino, promuovendone l’integrazione con l’offerta delle aree interne. Lo abbiamo fatto insieme, grazie al lavoro dell’APT e alla collaborazione delle Direzioni regionali, tra tutte Politiche di Sviluppo e Ambiente. Ma siamo partiti soprattutto dal dialogo con gli operatori: è così che sono nati i programmi dedicati alla “ripartenza” del turismo lucano. Uno di questi, il “Piano di Azione per la Ripresa del Turismo in Basilicata”, noto anche con l’acronimo “PARTI Basilicata!”, ha previsto un finanziamento di 4,5 milioni di euro (di cui 2,5 già messi a valore dall’APT Basilicata, anche con l’iniziativa odierna). Il Programma “Ambiente Basilicata”, con una dotazione di 2 milioni di euro, è stato interamente dedicato a promuovere l’ambiente e il paesaggio, come risorsa da valorizzare in modo compatibile con le esigenze di tutela. Nel corso del 2022 abbiamo stanziato una dotazione aggiuntiva di 500mila euro al bilancio APT per rafforzare le azioni di marketing. Circa un mese fa abbiamo approvato in Giunta il programma “Basilicata, turismo tutto l’anno”, con uno stanziamento di 4,5 milioni di euro oltre 300 mila euro dedicati al nuovo Piano Turistico Regionale, che necessita, dopo 13 lunghi anni, di essere ripensato alla luce dei cambiamenti e delle sfide che il settore sta vivendo.
La Basilicata turistica, grazie all’azione che ci vede insieme, voi operatori e noi istituzioni, registra importanti traguardi. Siamo al primo posto in Italia per qualità dell’accoglienza, come certifica l’Indice Regionale di Reputazione della Destinazione Turistica redatto annualmente da Demoskopica, e come nel 2022 ha sancito il sito Booking.com. Lo stesso sito ha definito Matera la città più accogliente del mondo. Nel frattempo, il lavoro fatto sul posizionamento del brand ci vede protagonisti anche in altre aree regionali, a testimonianza di come la Basilicata intera sta ben operando in una realtà internazionale sempre più competitiva. Maratea è tra le migliori destinazioni al mondo del 2023, secondo il sito statunitense Frommers.com, che conta 12 milioni di pagine visualizzate al mese. E le aree interne non sono ferme, come testimonia il premio “Italia Destinazione Digitale 2022” conferito al territorio Mercure, Alto Sinni, Valsarmento nella categoria Aree Interne.
Oggi siamo qui e tra qualche settimana saremo ancora qui per un evento internazionale dedicato al segmento lusso. A giugno abbiamo ospitato l’Oscar nazionale del cicloturismo, alla presenza dell’ex ministro Garavaglia, e il premio internazionale del Times and Sunday Times nel settore del turismo, quest’ultimo con una innovativa partnership insieme all’ENIT e Puglia-Promozione. Abbiamo garantito, come Regione, il sostegno ai grandi eventi, ricordo la recente visita di Sua Santità e lo scorso anno il G20 degli Esteri. Matera = Basilicata. Siamo stati l’unica regione presente, oltre al Piemonte, nella manifestazione Eurovision, con un’offerta turistico-culturale originale che parlava a un pubblico giovane, attento ai valori dell’arte, della cultura e dell’ambiente. Abbiamo portato i Parchi lucani nel cuore della città di Bari, nel fine settimana del primo maggio, con una serie di eventi che hanno promosso un legame forte con il nostro primo mercato, la Puglia. Abbiamo “osato” portare la rete dei piccoli musei delle aree interne nel cuore del Rinascimento, a Firenze, con la mostra “Dentro il paesaggio”, nei prestigiosi spazi di Palazzo Medici Riccardi. Siamo entrati da protagonisti nel mondo del gaming “prestato” alla cultura e al turismo, non con azioni sporadiche ma con un vero e proprio programma, chiamato “Basilicata Comics and Games”, di cui voglio citare solo le azioni più eclatanti. In primis l’avventura “Metapontum” in Minecraft, scaricata circa 300mila volte in pochi mesi, che fa conoscere ai ragazzi personaggi come Pitagora e il suo teorema, l’eroe omerico Epeo e il perché sia legato alla Lucania, o spiega cosa sono le Tavole di Heraclea e perché il Metapontino ha un’anima rurale e al tempo stesso innovativa fin dai tempi della Magna Grecia. Facciamo cultura, e al tempo stesso promuoviamo il territorio divertendo i ragazzi, entrando nel loro campo di gioco, parlando la loro lingua, con i loro stessi strumenti. Ed è di questi giorni l’ingresso nel mondo dei Comics, con Topolino, che porta sul frontespizio il mitico personaggio di Disney sullo sfondo di Matera. Topolino che, accompagnato da un personaggio che scopriamo essere un lucano emigrato negli Stati Uniti “disneyani”, arriva a Matera e di lì va a scoprire le bellezze del Parco del Pollino. Due esempi, questi, scelti tra tanti altri: esperienze interattive in realtà aumentata, giochi che raccontano i nostri parchi e che si aggiungono alle attività di privati che stanno investendo, come noi, per la promozione della Basilicata con strumenti nuovi e innovativi anche grazie all’impegno di uno team motivato e ben diretto come quello dell’APT Basilicata.
Insomma, cari amici, ho avvertito l’esigenza in questa occasione di dare conto dell’impegno profuso e dei risultati conseguiti. La Basilicata è anche questo. Il nostro governo regionale si misura anche su questo impegno, sulla sua visione di futuro che andiamo costruendo in questi ambiti per noi strategici. Il Mezzogiorno e la Basilicata hanno infatti qualcosa da dire. Non solo lamentele e piagnistei ma anche tenacia, perseveranza e capacità di innovare. E, tra le azioni sperimentali di cui andiamo più orgogliosi, c’è Roots-in, la Borsa che ci vede qui convocati.
Nel concludere questo mio intervento mi preme ringraziare l’ENIT per la presenza e il sostegno che ci ha fornito, così come la DG Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Oggi diamo concretezza, per il settore del turismo, a un progetto completamente nuovo, e l’entusiasmo e il fervore che abbiamo registrato fin da subito, non solo in Italia ma anche all’estero, ci testimoniano quanto il settore sentisse il bisogno, in questo preciso momento storico, di un’occasione come questa. Circa 200 operatori provenienti da tutta Italia, rappresentanti istituzionali che arrivano da 11 regioni e 50 buyer provenienti da Canada, Stati Uniti, Messico, Brasile, Argentina, Regno Unito, Spagna, Danimarca. Sono i numeri che caratterizzano questa nostra prima edizione, realizzata a Matera ma che interessa la Basilicata e l’Italia tutta. Un progetto dedicato a un turismo attento a riscoprire i luoghi, a entrare a contatto con i territori e con le persone, a rispettare l’ambiente e il paesaggio; un progetto dedicato a chi appartiene a quella folta comunità di Italiani nel mondo, di prima, seconda, terza e anche quarta generazione, che sente il bisogno di “tornare” a scoprire le proprie radici. È a loro, e a tutti voi operatori pubblici e privati che siete qui presenti, che dedichiamo la prima edizione di Roots-in.
Roots-in, intervento dell’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, Cosimo Latronico
“Il turismo delle radici rappresenta una forma di turismo estremamente importante per il nostro Paese, segnato in passato da flussi migratori molto consistenti e che ancora oggi presenta elevati livelli di mobilità internazionale”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, Cosimo Latronico, intervenendo a Matera alla prima edizione della Borsa internazionale del turismo delle origini. “Secondo la Federazione Italiana Emigrazione-Immigrazione, il numero dei discendenti di emigrati italiani nel mondo è stimato fra i 60 e gli 80 milioni. La presenza di italiani nel mondo è soprattutto meridionale (2,6 milioni, pari al 48,1 per cento del totale). Questi emigrati italiani e loro discendenti rappresentano un enorme potenziale in termini di domanda turistica. Se nel 2006 gli italiani iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) erano 3.106.251, nel 2020 hanno raggiunto quasi i 5,5 milioni: in quindici anni la mobilità italiana è aumentata del 76,6%”. Latronico ha poi sottolineato come “l’attenzione alla sostenibilità sarà crescente anche attraverso la scelta di destinazioni meno note ed affollate. Il desiderio di evitare l’overtourism spingerà molti a scegliere i periodi di bassa stagione e ad effettuare meno viaggi, ma più lunghi, nell’arco dell’anno. Inoltre, molte destinazioni e strutture si stanno attrezzando per accogliere i turisti interessati alla workation, una nuova tendenza che coniuga lavoro a distanza e vacanza, favorita dalle ICT. Territori inaspettati si uniranno all’offerta turistica con rinnovate attese di esperienze fino ad ora sconosciute al pubblico, modi innovativi di fare turismo e godersi il tempo libero, nuove opportunità di lavoro e nuove regole di convivenza tra residenti e visitatori, nonché di fruizione del pubblico spazio e di conservazione delle risorse e delle attrazioni, siano esse culturali o naturali. In conclusione, nasceranno opportunità di business innovative per le imprese del settore, nuove sfide nell’ordine pubblico e nella gestione con una crescente responsabilità dello Stato – ha concluso l’assessore regionale – nonché una grande prova per l’ambito accademico su profili di professionisti da formare per il futuro”.
Roots-in, la Basilicata laboratorio nazionale per il turismo delle origini. Annunciata la seconda edizione. Si terrà a Matera il 20 e il 21 novembre 2023
Si terrà il 20 e il 21 novembre 2023 la seconda edizione di “Roots-in”, la prima borsa internazionale sul turismo delle origini. Si configura, quindi, già come un appuntamento annuale il progetto organizzato da Regione e Apt Basilicata in collaborazione con Enit e la DG per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari esteri.
Ieri al forum, svoltosi al centro congressi UnaHotel MH, a borgo Venusio, si sono registrate circa 500 persone provenienti da tutta Italia, fra stakeholder e operatori del mondo del turismo.
L’incontro, dopo gli interventi istituzionali del presidente della Regione, Vito Bardi, del presidente del Consiglio regionale, Amedeo Cicala e del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, è stato aperto dal direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti che ha illustrato la strategia per la promozione territoriale dell’intero territorio regionale.
“Una strategia – ha spiegato Nicoletti – che mira a intercettare diversi segmenti di mercato con azioni che si muovono nell’ambito dell’innovazione e della sperimentazione, con l’ambizioso obiettivo di porre la nostra regione all’avanguardia nel modo di fare promozione territoriale. Ecco perché abbiamo voluto creare un evento internazionale dedicato a un segmento di turismo che esiste da sempre, ma che è ancora troppo poco conosciuto e valorizzato, come il turismo delle origini. La grande partecipazione e l’entusiasmo che abbiamo registrato tra gli operatori nazionali e internazionali ha confermato la bontà di un’intuizione nata nell’ambito del nostro piano strategico del marketing turistico, e attuata grazie al fondamentale supporto di ENIT e MAECI che hanno condiviso con noi l’importanza di realizzare un appuntamento come questo. La collaborazione istituzionale e i risultati raggiunti, dimostrano ancora una volta che la volontà di fare sistema su tematiche di rilevanza nazionale può portare risultati importanti per gli operatori e per il posizionamento della nostra piccola-grande regione”.
Nel corso del forum diversi i contributi arrivati sia dalle istituzioni che dai privati.
E proprio il dialogo fra pubblico e privato è stato al centro dell’intervento di Sandro Pappalardo, Rappresentante della Conferenza Stato regioni nel cda di Enit. “L’Italia – ha detto – è fra le mete più sognate al mondo. Ma quando poi il sogno si tramuta in acquisto la posizione dell’Italia scala indietro. Dobbiamo studiare il perché di questo fenomeno attraverso il metodo dell’ascolto e una relazione più stretta fra pubblico e privato”. Pappalardo ha parlato delle prospettive di Enit e del sistema turistico nazionale per intercettare nuovi mercati, mentre i responsabili delle sedi estere hanno fornito informazioni preziose per i numerosi operatori presenti.
Giovanni Maria de Vita, Responsabile Turismo delle radici – Dgit Maeci, ha illustrato le attività in programma da parte del Ministero degli Affari esteri in vista del 2024, anno nazionale del Turismo delle radici. “I discendenti degli italiani che vivono all’estero rappresentano una grande opportunità per il turismo emozionale, ma dobbiamo considerarli non come un bene economico, ma come uno straordinario patrimonio di relazioni, di storia, di identità. Nell’ambito del progetto PNRR dedicato al turismo delle radici, vogliamo mettere a disposizione di questo valore una serie di servizi come il Passaporto delle radici, con una serie di incentivi per venire in Italia, o la digitalizzazione delle anagrafi comunali e tanto altro”.
Sulle opportunità aperte dal Pnrr per il recupero dei borghi è intervenuto Angelantonio Orlando, Direttore Generale per l’attuazione del PNRR del Ministero della Cultura, che si è soffermato in particolare sui progetti lucani approvati: “La Basilicata è una delle regioni che più di altre ha fornito progettualità sui bandi del Pnrr dedicati ai Borghi. Su circa 40 progetti presentati ben 18 hanno superato la selezione per un investimento complessivo di 30 milioni di euro. Stiamo pensando di aggiungere una quota significativa di risorse nell’ambito del Fsc 2021 – 2027 per far scorrere la graduatoria dei comuni”.
E Il turismo delle origini si inserisce in modo coerente con la strategia della Basilicata per il recupero dei borghi, come ha detto Gianpiero Perri, consigliere scientifico per l’attuazione del Pnrr della Presidenza della Giunta regionale. “Gran parte della Basilicata è area interna. I borghi lucani rappresentano una priorità strategica per la giunta regionale. Per questo la dimensione dell’impegno profuso non ha precedenti. La Basilicata è capace di aggiungere bellezza alla bellezza ereditata. In questo cammino è necessario lo sforzo di tutti sapendo che non bisogna avere paura di occhi ed idee che arrivano dall’esterno. La felice esperienza di Matera 2019 è la sintesi perfetta di quello che la Basilicata può fare”.
Dopo le testimonianze dei comuni di Irsina, Tornareccio, Sommacampagna sulle loro esperienze nell’ambito del turismo delle origini, è intervenuto l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, che si è soffermato sull’importanza di questo evento e sulle opportunità economiche aperte dal turismo delle origini anche per la rivitalizzazione dei borghi: “Le periferie tornano al centro della programmazione regionale”.
La seconda sessione, moderata da Domenico Calabria, direttore di Italplanet, ha visto gli interventi dei rappresentanti di Enit di Argentina, Brasile, Canada, Stati Uniti e Messico ciascuno dei quali ha disegnato le attività messe in campo nei singoli Paesi per valorizzare il turismo delle origini in Italia. Mentre Marina Gabrieli, coordinatrice nazionale del progetto Pnrr sul Turismo delle radici ha illustrato il bando, prossimo di pubblicazione per la creazione di reti territoriali. “Un bando rivolto a giovani, guide turistiche, travel designer, esperti di comunicazione e a diverse altre figure professionali”.
Il forum si è concluso con gli interventi di Michele Losquadro, materano, che da tempo, con una piattaforma online, aiuta le persone nel ricostruire le proprie radici, e di Letizia Senisi, di Italy Rooting Consulting, e di Isabella Liberatori, giornalista di 9Colonne.
Per tutta la giornata di oggi scambi fra i 50 buyer provenienti da tutto il mondo e i 200 seller provenienti da tutta Italia.
“Sono state – ha detto il direttore generale di Apt, Antonio Nicoletti – due giornate straordinarie. Almeno a giudicare dai feedback che ci sono arrivati da tutti gli ospiti, da tutte le 11 regioni rappresentate, e soprattutto da tutti gli operatori della filiera turistica. La Basilicata si è dimostrata di essere all’altezza di sfide importanti. Continueremo a lavorare in questa direzione per confermare la nostra regione come laboratorio nazionale per il turismo delle origini. Appuntamento al 20 e 21 novembre 2023”.
La fotogallery di Roots-in”, la prima borsa internazionale del turismo delle origini (foto www.SassiLive.it)