Nell’ambito delle iniziative finalizzate alla divulgazione della cultura geologica e dei rischi ambientali, venerdì 16 novembre, dalle ore 09:00 alle 13:00, l’Ordine dei Geologi di Basilicata farà visita a diverse scuole di ogni ordine e grado della regione con l’iniziativa “La Terra vista da un professionista: a scuola con il geologo”.
Le scuole interessate sono: l’Istituto Comprensivo “Mons. A. Caselle” – Rapolla, l’Istituto Omnicomprensivo “16 Agosto 1860” – Corleto Perticara, l’I.I.S. “Einstein – De Lorenzo” – Potenza, l’Istituto Comprensivo – Satriano Di Lucania, la Scuola Primaria Paritaria “Madre Della Divina Grazia” – Potenza, la Scuola Secondaria di primogrado – Pietragalla, la Scuola Secondaria di primo grado – Lolla – Pietragalla, la Scuola Secondaria di primo grado – Acerenza – Pietragalla, il Liceo Scientifico “G. Galilei” – Potenza, l’Istituto Comprensivo “Preziuso” – Rionero in Vulture, la Scuola Media “M. Granata” – Rionero in Vulture, l’I. C. ”Ten. Rocco Davia” – San Mauro Forte, l’I.C. “A. Busciolano” – Potenza, l’I. C. ”Ten. Rocco Davia” – Salandra, l’I. C. di primo grado L.Da Vinci Sede Tramutola, l’I. C. di primo grado L.Da Vinci Sede Montemurro, l’I. C. di primo Grado L.Da Vinci Sede Grumento Nova a cui si aggiungono l’I.C. San Gregorio Magno – Salerno e l’I.C. “G. Galilei” – Taranto.
L’evento è organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi in collaborazione con tutti gli Ordini Regionali che, su scala nazionale,vede la partecipazione all’iniziativa di circa 561 scuole.
I geologi liberi professionisti, con la collaborazione di numerosi docenti, incontreranno gli studenti per parlare del Pianeta Terra in senso globale e nello stesso tempo delle specificità e delle particolarità geologiche che caratterizzano i territori in cui viviamo e della mitigazione dei rischi ad essi connessi “puntando sulle giovani generazioni affinché il tema complesso della prevenzione diventi cultura” – afferma il Presidente dei Geologi di Basilicata Gerardo Colangelo.
“I nostri figli saranno i cittadini del domani – afferma Franco Arbia, Coordinatore della Commissione Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi di Basilicata – ed è per questo che andremo di persona nelle scuole per parlare e diffondere un’efficace politica di prevenzione attraverso un percorso guidato da esperti che si pone come obiettivo la sensibilizzazione delle giovani generazioni verso le problematiche connesse alla corretta gestione del territorio, allo sfruttamento delle risorse, alla conoscenza dei georischi e al corretto comportamento da tenere in caso di calamità.
Nel dettaglio, la giornata di divulgazione scientifica prenderà il via con il saluto del Dirigente Scolastico di ogni singolo Istituto e successivamente saranno affrontate le principali tematiche da un geologo libero professionista con l’ausilio dei docenti di Scienze della Terra: l’evoluzione del Pianeta Terra, il rischio sismico e il rischio idrogeologico, le Scienze Geologiche considerate come il presupposto fondamentale per la conoscenza dell’ambiente, l’esplorazione e lo studio del Pianeta Terra, la cultura geologica partendo dall’analisi dei rischi naturali per giungere alla prevenzione per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Le attività si svolgeranno in maniera completamente interattiva con gli studenti attraverso i loro interventi che si baseranno sulla memoria, sui ricordi e sulle conoscenze relative agli eventi calamitosi verificatisi in passato, per giungere alla consapevolezza della pericolosità del territorio laddove esistono dei dissesti e dell’esposizione ai rischi naturali.
La chiusura dell’incontro è dedicata alla Catena di Comando e Controllo della Protezione Civile al fine di chiarire l’importanza di affrontare in maniera coordinata ed ordinata un evento calamitoso, sapendo a priori “chi fa cosa” e chi sono gli attori principali nonché il ruolo dei geologi all’interno questo sistema.“Puntiamo ad avere per il prossimo futuro un progetto nelle scuole molto più articolato sviluppando programmi educativi innovativi rivolti a ragazzi e docenti per contribuire a formare giovani in grado di costruire il proprio futuro e quello della società con la diffusione di buone pratiche e comportamenti consapevoli e resilienti” – conclude Colangelo.