Emanuele Frascella, amministratore unico dell’azienda materana Frascella Forniture Elettriche Srl e componente del Consiglio Direttivo di Confapi Matera, fa parte di quella categoria di imprenditori lungimiranti cui non piace piangersi addosso e che ha reagito alla crisi degli ultimi anni percorrendo nuove strade e precorrendo i tempi.
In collaborazione con l’Istituto Professionale IPSIA “Leonardo da Vinci” di Matera, Frascella ha realizzato un progetto che interpreta al meglio l’alternanza scuola-lavoro verso cui oggi tende la scuola italiana. Far dialogare due mondi, quello della scuola e quello del lavoro, che finora hanno percorso strade diverse richiede soprattutto un’attitudine a comprendere e interpretare le inclinazioni degli studenti e viceversa, a far sì che questi comprendano le esigenze delle imprese, una capacità di fra-intendersi con gli alunni di oggi che saranno gli imprenditori o i lavoratori di domani.
Ribaltare lo schema educativo storico della scuola italiana, per cui prima imparo poi faccio, richiede una sensibilità e una lungimiranza che l’azienda Frascella da alcuni anni sta dimostrando. Il progetto dell’Istituto Professionale “Da Vinci” prevede 4 incontri con gli alunni delle classi quarte e quinte del settore Elettrico/Elettronico sui temi “Terra e strumentazione (30 marzo), “Scrivere con la luce. Led e progettazione” (20 aprile), “Interruttori magneto-termici e caratteristiche” (28 aprile), “Relè e interr.orari” (10 maggio).
Riguardo all’istituto dell’alternanza scuola-lavoro, Confapi Matera rileva come la legge ponga più problemi di quanti ne risolva. Una delle criticità, per esempio, è l’enorme numero di ore di alternanza che, in forza della legge, le scuole secondarie dovrebbero garantire ogni anno ai loro alunni, per cui occorre la presenza di un tessuto di imprese in grado di assorbire quest’offerta di alternanza scuola-lavoro, si parla di 150 milioni di ore ogni anno a livello nazionale. Diventa difficile dunque trovare al Sud queste imprese anche con riguardo alle loro dimensioni. Circa il 90% delle imprese italiane ha meno di 10 addetti, la “polverizzazione” del tessuto produttivo rende quindi molto problematico l’inserimento temporaneo di forza lavoro non formata.
Il problema, risolto dall’IPSIA e da altre scuole, è tuttavia complessivo e riguarda l’intera popolazione scolastica e la completa attuazione dell’alternanza. Fermo restando l’auspicio di una costante collaborazione fra il mondo della scuola e quello dell’impresa, non si possono estremizzare le norme e rendere di difficile applicazione pratica questa esperienza.
La fotogallery del primo seminario (foto www.SassiLive.it)