Il 27 febbraio 2023 aprirà il cantiere di manutenzione programmata per la tutela del prestigioso compendio pittorico della Cripta del Peccato Originale, ritenuto un “unicum” per la peculiarità del registro espressivo e per la scelta tematica del ciclo vetero e neo testamentario.
Come è noto la Cripta del Peccato Originale, ritenuta anche la Cappella Sistina della pittura parietale rupestre meridionale, è illuminata da affreschi longobardo-beneventani, risalenti all’VIII-IX sec. d.C., stesi 500 anni prima di Giotto.
La programmata attività conservativa consentirà di eliminare le colonie di cianobatteri, di muschi, di licheni nonché le patine di carbonati e di nitrati che negli ultimi anni hanno opacizzato gli affreschi. Seguiranno le azioni di verifica dello stato di adesione dell’intonaco, la revisione delle stuccature e il controllo estetico delle superfici dipinte.
L’opera manutentiva sarà scientificamente monitorata e registrata in vista del successivo progetto di valorizzazione.
La Fondazione Zétema di Matera, proprietaria del monumento rupestre e custode della sua qualità artistica, ha candidato l’azione di salvaguardia ad un bando pubblico regionale, finanziato dal MiC, guadagnandone il riconoscimento e ottenendo, a garanzia del restauro, il finanziamento di euro 121.640,00.
La chiesa rupestre fu aperta alla pubblica fruizione il 23 settembre 2005 e rappresenta un modello esemplare di conservazione del patrimonio rupestre meridionale.
Sarà la qualificata impresa CBC di Roma, che provvide alla operazione iniziale di restauro,a realizzare la finanziata attività di manutenzione programmata, i cui lavori termineranno nel prossimo mese di aprile, in tempo per la commemorazione dei 60 anni dal giorno della scoperta di questo invaso grottale (1/5/1963), all’epoca ritenuta la più importante scoperta di archeologia cristiana degli ultimi anni. Per questo episodio e per la più ampia attività di ricerca e studio del patrimonio rupestre materano il Circolo La Scaletta di Matera ricevette il riconoscimento di benemerito della cultura e insignito di medaglia d’oro.
“Ancora una volta – ha dichiarato Raffaello de Ruggieri, Presidente della Fondazione Zétema di Matera, e uno degli scopritori della Cripta – l’impegno culturale della fondazione materana si traduce in fatti concreti e esclusivi, perché gli interventi di manutenzione programmata, nel Paese dove l’arte è di casa, sono auspicabili perché rarissimi. Matera continua a rispecchiare nelle sue azioni culturali i livelli della distinzione e della qualità”.