Il primo giugno 2022 a Matera verrà ricordato come data in cui il traffico cittadino ha registrato il picco massimo del caos; infatti stamattina i cittadini residenti, i pendolari e soprattutto i turisti alle prese con i nuovi ticket e i nuovi abbonamenti, non sono riusciti in tempi relativamente brevi a parcheggiare i propri autoveicoli sulle strisce blu o nei parcheggi pubblici oggetto del nuovo servizio; impossibile rinnovare gli abbonamenti fino a ieri e impossibile stamane procedere con i rinnovi telematici perché il sistema, non ancora rodato, presumibilmente sarà andato in tilt.
Ci hanno segnalato di camper girovaghi nei rioni Sassi, di turisti stranieri alle prese con i parcometri non sempre funzionanti e con la scarsa conoscenza della Città in giro senza meta, pendolari alla ricerca di parcheggi sicuri che non c’erano. A tutto questo si è aggiunto il divieto di accesso nel parcheggio del vecchio ospedale di Lanera che ha peggiorato di molto il flusso veicolare in zona centro.
Quello che ci chiediamo e che avrebbe dovuto chiedersi l’Amministrazione Comunale è: perché non è stato previsto un periodo sperimentale? E’ facilmente immaginabile che quando avviene un passaggio di consegne fra un vecchio e nuovo sistema le cose possono non sempre funzionare bene e quindi sarebbe stato auspicabile che si potesse immaginare un disservizio o un default dei sistemi tecnologici oltre magari a dare maggiori informazioni, nelle settimane precedenti all’utenza cittadina.
Purtroppo l’Amministrazione Comunale di Matera non è nuova a questo genere di sorprese che riserva alla Città: ultime in ordine cronologico sono il mancato accesso regolamentato al Belvedere di Murgia Timone da parte di alcune tipologie di trasporto turistico, il divieto improvviso di concedere le subconcessioni dei locali assegnati oltre vent’anni fa nei Rioni Sassi, revocare provvedimenti per occupazioni temporanee per riconcederle dopo poco.
Bene, forse sarebbe ora di inserire la giusta marcia per riprendere il bandolo della matassa amministrativa persa qualche tempo fa e magari passare al confronto con le parti sociali e valutare i suggerimenti che da tale azione vengono fuori.