Mercoledì 11 maggio 2022 parte “MagNET” progetto per valorizzazione musei e aree archeologiche Magna Grecia con il primo webinar sul “Digital Heritage”, in cui si parlerà di Digital Heritage grazie al coinvolgimento di esperti della materia e di protagonisti dell’innovazione digitale. La partecipazione è aperta e gratuita, collegandosi alla pagina Facebook e sul sitodel CGIAM (www.cgiam.org).
Il Digital Heritage come strumento di valorizzazione delle risorse museali e archeologichee l’impatto dei social network sulla domanda di servizi e beni culturali, saranno questi i temi dei primi webinar previsti all’interno del progetto MagNET – La Rete dei musei della Magna Grecia, promosso dal Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM) in collaborazione con l’Unione Regionale dei Comuni delle Isole Ioniche (PED-IN) e la Direzione Regionale Musei della Basilicata, e finanziato dalla Regione Basilicata nell’ambitodelle proposte di cooperazione interregionale e transnazionale (POR FESR Basilicata 2014-2020).
“L’obiettivo di MagNET– spiega la direttrice del CGIAM, Lucia Trivigno – è la definizione di un innovativo e sostenibile modellodi conoscenza e fruizione dei musei e delle aree archeologiche dell’area lucana della Magna Grecia attraverso l’utilizzo di nuovi media e strumenti digitali, ilDigital Heritage, per promuoverne e accrescerne il potenziale attrattivo. I beni archeologici diventano accessibili, inclusivi e partecipativi, da intendere come infrastrutture culturali e porte di accesso alla scoperta dei territori circostanti, capaci di contribuire in modo incisivo alla valorizzazione economica e territoriale della Basilicata”.
I musei e i siti archeologici lucani, in particolare, il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, il Museo Nazionale della Siritide e le aree archeologiche adiacenti, il Museo Nazionale DinuAdamesteanu, saranno oggetto di un’intensa attività progettuale, seguendo due principali linee d’azione, quali: lo scambio di best practice e il trasferimento di conoscenze legate alla valorizzazione dei beni culturali; la narrazione degli oggetti e dei luoghi attraverso l’uso del “Digital Heritage” che, coniugando reale e virtuale, interesserà i contenuti museali, le attività di restauro, di ricerca e scavo archeologico. Le attività progettuali, inoltre, permetteranno la creazione di un database dei dati acquisiti che saranno utili a valutare lo stato di salute del patrimonio e a pianificare eventuali interventi di conservazione.