Gianfranco De Palo, rappresentante settore edilizia di Feneal Uil Bailicata, Franco Pantone, segretario regionale della Filca Cisl e Fernando Mega, segretario regionle Fillea Cgil in una nota congiunta informano che in mattinata otto lavoratori del cantiere della Bradanica hanno ricevuto una lettera di licenziamento dall’azienda Alenadri. Una decisione che smentisce quanto assicurato dall’azienda che dovrebbe completare entro giugno 2017 i lavori dell’ultimo tratto della Bradanica, quello che collega Matera in località Aia del Cavallo al borgo La Martella.
“Il licenziamento – sottolineano i sindacati – è avvenuto aggirando qualsiasi procedura prevista dalla legge, che impone una segnalazione preventiva ai sindacati di categoria. Pertanto nei prossimi giorni è prevista un’assemblea dei lavoratori in cui stabilire d’intesa con i rappresentanti sindacali le azioni di lotta per contestare questo provvedimento unilaterale, che arriva a distanza di 16 giorni dall’incontro in Prefettura al quale ha partecipato anche Aleandri.
Di seguito la nota inviata dalla Cisl Basilicata sul licenziamento degli 8 lavoratori del cantiere della Bradanica.
BRADANICA, ALEANDRI LICENZIA 8 LAVORATORI. PANTONE: “È UNA CORRIDA, MA NON FAREMO I CORRADO DELLA SITUAZIONE”
La società Aleandri, capofila della Ati impegnata nei lavori di realizzazione dell’ultimo lotto della Bradaninca, ha disposto in maniera unilaterale il licenziamento di otto lavoratori sui 25 impegnati sul cantiere de La Martella. La denuncia arriva dal sindacalista della Filca Cisl, Franco Pantone, che ha chiesto formalmente il ritiro dei licenziamenti. Il sindacalista parla di “ultimo atto di una vera e propria corrida”, sottolineando “la situazione di caos che si è venuta a determinare in seno all’Ati, con la Aleandri da una parte che comunica di aver completato la propria parte dei lavori e di essere pronta a lasciare il cantiere e il consorzio Integra, subentrato alla Ccc, dall’altra che in un incontro convocato dal prefetto di Matera ha annunciato di non essere più della partita”.
“A questo punto la domanda sorge spontanea: chi completerà l’opera entro il luglio del 2017, come annunciato dalla stessa Aleandri, e con quali maestranze visto che siamo solo al 65 per cento dei lavori?”. Pantone parla senza mezzi termini di “dilettanti allo sbaraglio che giocano alla corrida, ma noi non siamo disponibili a fare il Corrado della situazione. Finora abbiamo tenuto un atteggiamento responsabile, ma non siamo disponibili a passare per ‘ciuoti’ consentendo che si giochi spudoratamente sulla pelle dei lavoratori”. Il sindacalista della Filca chiama in causa anche l’Anas e lancia un duro atto d’accusa alla politica locale che “sulla vicenda ha dimostrato anche al tavolo in prefettura di non avere alcuna contezza della situazione a giudicare da certe dichiarazioni di soddisfazione. A lor signori – conclude Pantone – sfugge che continuando di questo passo la Bradanica resterà un miraggio e che delle pompose dichiarazioni di certa politica resterà solo l’eco della sua inettitudine”.
Che dire? Una storia triste!
La verità e che a certe imprese non bisogna più assegmare lavori pubblici.. per legge.
Bravo bruno
Si spera che questa impresa nn abbia più incarichi !