In poco meno di due ore sono andati tutti venduti i 31 torelli Podolici messi all’asta nel corso del tradizionale appuntamento giunto alla 27esima edizione, organizzato come ogni anno presso il centro selezione torelli di Laurenzana, dall’Associazione regionale allevatori di Basilicata con l’Associazione nazionale allevatori bovini italiani carne (Anabic). Si tratta di animali approvati come riproduttori arrivati da 22 aziende distribuite nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Matera e Potenza, dei quali due sono allevamenti che per la prima volta conferiscono un torello al Centro Genetico. Di questi torelli usciti dalle prove di performance test, 19 sono stati abilitati alla inseminazione artificiale e 8 sono stati ritenuti idonei alla fecondazione naturale; tutti sono stati presentati all’asta per la vendita e la distribuzione nelle aziende iscritte al libro genealogico che hanno voluto dotarsi di riproduttori di alta genealogia, rusticità e performance produttive elevate. “Dal 1996 la razza Podolica dispone di una stazione di controllo a Laurenzana – ha sottolineato Palmino Ferramosca, presidente dell’Ara di Basilicata – nella quale Anabic effettua le prove di performance test sulla linea maschile di questa razza. Ad oggi sono 988 i soggetti testati presso il centro e anche quest’anno la nutrita partecipazione di allevatori giunti da tutto il Mezzogiorno d’Italia conferma la loro voglia di migliorare geneticamente i singoli allevamenti introducendo capi altamente selezionati”.Per il direttore dell’Ara, Franco Carbone, ” la qualità del lavoro di selezione, combinata con l’attività di assistenza tecnico-veterinaria dell’Ara Basilicata resa possibile dall’importante sostegno da parte della Regione Basilicata, è fondamentale per migliorare la qualità degli allevamenti e conservare una razza capace di rispondere anche alle esigenze di sostenibilità ambientale, benessere animale e di tutela degli ecosistemi di impagabile valore. A sostegno di tali specificità, l’Ara Basilicata ha voluto valorizzarne la carne con la definizione, nell’ambito del Sistema di qualità nazionale zootecnia, del disciplinare di produzione del bovino Podolico al pascolo ed è in atto la procedura per qualificare e certificare il ‘caciocavallo podolico’. L’asta di Laurenzana è la dimostrazione dell’attenzione degli allevatori a tale razza” ha concluso Carbone. I 45 torelli entrati inizialmente sono stati scelti tra quelli presenti nelle oltre cinquecento le aziende che allevano Podolica e iscritte al libro genealogico, ad una età compresa tra i 6 e i 10 mesi, da qualificati esperti di razza che ne hanno esaminato la genealogia, la morfologia, l’imparentamento con la popolazione ed il valore genetico dei genitori. Dopo accurate analisi sanitarie sono stati introdotti al centro di Laurenzana per essere sottoposti al performance test. In un periodo di circa 6 mesi sono stati pesati, valutati per gli aspetti morfologici e riproduttivi, controllati sanitariamente. Al termine i dati, opportunamente elaborati hanno composto l’Indice selezione toro che include l’accrescimento registrato durante la prova ed il loro valore in base ai caratteri di razza, allo sviluppo muscolare, alle dimensioni ed alla correttezza scheletrica e che sintetizza la capacità di crescita, lo sviluppo muscolare che devono essere conseguiti conservando le preziose e peculiari caratteristiche di rusticità e frugalità. A margine dell’asta , Anabic ha presentato l’avvio di un lavoro scientifico di valutazione genomica dei riproduttori sulle caratteristiche qualitative del latte di podolica dal quale si produce il famoso caciocavallo in corso di riconoscimento come produzione Dop. “L’asta è diventato ormai un evento di forte richiamo per tutti gli allevatori delle regioni del sud Italia – ha spiegato Stefano Pignani, direttore Anabic – anche grazie alla collaborazione tra Anabic e Ara Basilicata, che ne cura tutti gli aspetti organizzativi. L’asta è qualificata dalla presenza di diverse autorità istituzionali e di settore che con la loro presenza ed impegno quotidiano sostengono gli allevatori di questa splendida razza che è un vero e proprio patrimonio della zootecnia italiana”. All’asta sono intervenuti, tra gli altri, il vice presidente della giunta regionale, Francesco Fanelli e il consigliere regionale Piergiorgio Quarto.
Mag 18