“Viene definitivamente confermato lo stanziamento di 7 milioni di euro alla Basilicata per fronteggiare le calamità del febbraio- marzo scorso già previsto dalle norme incluse nella manovre di questa estate”. Ne danno notizia i senatori del Pdl, Guido Viceconte, Cosimo Latronico, e Salvatore Mazzaracchio che hanno seguito i lavori nella commissione bilancio del senato. “Il relatore con apposita norma ha recepito i contenuti di un nostro emendamento che vuole sbloccare una situazione che e’ davvero necessaria e che dovrebbe dare corso alla emissione dell’ordinanza per la nomina del commissario per l’emergenza impiegando le risorse di sponda reperite dalle Regione Basilicata per dare corso ai lavori di messa in sicurezza del territorio di assoluta urgenza”.
Senatore Cosimo Latronico (PDL)
Riportiamo di seguito il comunicato di Coldiretti in cui si chiede un intervento urgente della Regione Basilicata
Il Presidente De Filippo non aspetti oltre la nomina di Commissario Straordinario per l´alluvione del 1 Marzo, ma intervenga subito per la messa in sicurezza degli argini dei fiumi.
L´incertezza che lega l´emanazione dell´OPCM e lo sblocco dei 7 milioni di euro promessi dal Governo Nazionale a favore degli alluvionati del Metapontino, non può impedire che vengano prese con celerità misure di messa in sicurezza degli argini dei fiumi. Siamo arrivati ormai a Novembre e le piogge sono riprese con una certa intensità e frequenza. Dopo i recenti disastri di Liguria e Toscana, lo spettro del pericolo alluvione aleggia tra le aziende agricole e i cittadini che non possono continuare a vivere nell´incertezza e nella paura che una pioggia abbondante li riporti a vivere la drammatica esperienza del 1 Marzo scorso. L´agricoltura del Metapontino non può rimanere ferma nel limbo, deve ripartire. Se a livello Nazionale, nonostante l´impegno e l´attento lavoro fatto dall´Anci e dai Parlamentari lucani affinché si risolva positivamente e celermente la questione “alluvione del 1 Marzo del Metapontino”, la Regione Basilicata non deve impantanarsi e rimanere in attesa. Il pericolo che, in particolar modo Bradano e Basento esondino di nuovo dopo aver rotto gli argini lo scorso Marzo, è reale e grave: ancora nulla è stato fatto per la messa in sicurezza. Per questo motivo è necessario che il Presidente della Regione Vito De Filippo, prenda in mano la situazione e, anche senza OPCM, dia immediatamente il via ai lavori di messa in sicurezza degli argini dei fiumi, iniziando a spendere in maniera attenta ed oculata i 7,5 milioni di euro stanziati dalla Regione Basilicata. È inutile sprecare ore preziose, a pagarne le spese saranno sempre e solo i cittadini.
“Le attese di provvedimenti onnicomprensivi o sanatorie generalizzate e lungaggini burocratiche – ha affermato Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata- stanno mettendo a serio rischio la sicurezza dei cittadini e il futuro delle aziende agricole del metapontino, che giorno dopo giorno vivono nella paura e nell´incertezza. Per prevenire disastri e tutelare gli alluvionati, la Regione Basilicata dia operatività immediata ad azioni volte prioritariamente alla messa in sicurezza degli alvei dei fiumi Bradano e Basento, alla pulizia dei letti e al rinforzo degli argini, specialmente nei luoghi colpiti dall´alluvione dello scorso Marzo. È doveroso che, in questa fase, si avvalga anche dell´aiuto delle aziende agricole applicando la Legge di Orientamento, che prevede la stipula di contratti di manutenzione del territorio tra enti locali e imprese agricole. Sono proprio gli imprenditori agricoli, da sempre custodi morali del territorio, i primi ad essere interessati che il territorio venga salvaguardato. Come secondo passo, il Governatore De Filippo, provveda al rilancio del settore primario nelle zone alluvionate, predisponendo un fondo adeguato che serva a fornire le garanzie necessarie tramite i Cofidi agricoli per consentire alle imprese sia di accedere al sistema creditizio sia di aumentare la liquidità in modo da riprendere l´attività produttiva. L’Agricoltura del Metapontino non può essere spazzata via da un´altra alluvione.