Circa 40 milioni di euro – tra danni alle strutture aziendali e Produzione Lorda Vendibile (PLV) – che hanno un’incidenza percentuale pari al 40,5% del fabbisogno di spesa sulla PLV ordinaria del territorio interessato dalla pioggia alluvionale del 6 e 7 ottobre scorso: è il dato contenuto nella relazione tecnica per la delimitazione dell’area colpita dall’alluvione ai fini del riconoscimento della calamità naturale, ai sensi dell’ex Dlgs 102/2004, che il Tavolo Verde riunito oggi – presieduto dall’assessore Nicola Benedetto, con la partecipazione di dirigenti del Dipartimento e dei presidenti regionali di Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri – ha acquisito e condiviso.
Gli eventi calamitosi – è scritto nella relazione – hanno provocato danni alle strutture aziendali ed inter-aziendali, consistenti in dissesti idrogeologici, smottamenti, allagamenti, ai terreni di natura seminativo irriguo (ortive autunno-vernini), alle coltivazioni di piante arboree, (piantagioni di olivi, agrumeti e fruttiferi), ai fabbricati ed altri manufatti rurali produttivi (serre orticole e floreolicole) ed è stato interrotto il prosieguo delle consuete pratiche agricole, anche di preparazione alle colture primaverili. Si è constatato che le strade risultano danneggiate da ampie buche e profondi solchi, causati dalle acque di dilavamento, in più punti risultano interrotte a causa di smottamenti provenienti dalle scarpate, sono stai verificati immelmamenti e dissesti del corpo stradale, colmatura delle cunette, riattivazione di movimenti franosi quiescenti. Risultano, quindi, gravi disagi degli imprenditori agricoli per il raggiungimento dei propri fondi rustici, con conseguenti danni indiretti. L’eccessiva e straordinaria pioggia caduta, che nei due giorni ha sfiorato il picco di 450 mm, ha interessato, in particolare, l’agro di Bernalda, Pisticci, Montescaglioso, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Policoro, Tursi, Matera e Pomarico.
Questa la tipologia di danni causati dall’evento:
1. erosioni, smottamenti, dissesti idrogeologici, canali scoli aziendali;
2. sedimenti di inerti, apporto di materiale vegetale;
3. strade e sistema di regimazione delle acque aziendali;
4. danni per erosione a coltivazioni di cereali e leguminose;
5. danni per erosione a coltivazioni di ortive autunno-vernini;
6. piantagioni arboree: piante divelte, danni ai rami principali;
7. impianti irrigui;
8. serre;
9. fabbricati e manufatti rurali (fabbricati rurali, depositi, recinzioni, stalle):
– copertura manufatti, lesioni ai tetti con infiltrazioni,
– distaccamento intonaci,
– distaccamento di marciapiedi perimetrali,
– grondaie, recinzioni.
Rispetto alla riunione precedente del Tavolo Verde sono stati aggiornati i dati dell’accertamento con un ulteriore incremento di segnalazioni per un totale di 556, con 330 sopralluoghi effettuati :
a. Bernalda: 143
b. Montescaglioso: 63
c. Pisticci: 43
d. Scanzano: 48
e. Matera: 20
f. Policoro: 7
g. Tursi: 1
h. Pomarico 5
Per l’assessore Nicola Benedetto – che ha ringraziato della collaborazione i presidenti delle organizzazioni professionali agricole ed ha sottolineato il lavoro svolto dagli Uffici del Dipartimento – si chiude l’iter tecnico-amministrativo per ottenere dal Governo rapidamente la dichiarazione dello stato di calamità naturale indispensabile a far scattare le provvidenze individuate dalla legislazione nazionale.
Il Tavolo Verde inoltre ha proseguito l’esame dello stato di attuazione del PSR 2007-2013 ed ha rinnovato la sollecitazione ai soggetti beneficiari delle Misure – pubblici e privati – a portare a termine gli investimenti previsti, attraverso il più rapido avanzamento dei lavori in modo da consentire di completare le domande di pagamento sul sistema informativo Sian.
Secondo i dati forniti al Tavolo Verde dall’Autorità di Gestione PSR 2007-2013 Eligiato il decretato, vale a dire la spesa che è già contenuta nei decreti emessi dagli Uffici del Dipartimento, è a quota 87%, di cui il pagato è intorno al 60%. Le domande complessivamente presentate sono 5.695 e i progetti chiusi sono 883.
Ritardi sono segnalati in particolare da parte dei Comuni per le Misure di propria competenza. Di qui l’impegno a coinvolgere l’Anci e le Amministrazioni Comunali a superare rapidamente la fase di stasi.
L’assessore Benedetto ha rinnovato l’appello alle organizzazioni di categoria, a sensibilizzare i propri associati sulla necessità di “stringere i tempi” e agli amministratori pubblici ad accelerare l’iter per scongiurare il rischio di perdere le risorse comunitarie impegnate per lo sviluppo rurale.
Per la prossima settimana sono stati calendarizzati incontri con tecnici che supportano le aziende agricole negli adempimenti progettuali e successivamente tornerà a riunirsi il Tavolo Verde.