“Con soddisfazione apprezziamo l’apertura della governance lucana di aver recepito le problematiche degli alluvionati del Metapontino, che vanno ascoltati, supportati e date risposte certe. A questo l’Ugl Basilicata, non risparmierà di dare il proprio contributo affinché per il bene del territorio si trovino tutte le giuste e consone soluzioni economiche e logistiche per gli agricoltori, le imprese e le famiglie”.
Lo sostengono in una nota i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Donato Russo e Pino Giordano i quali oggi hanno preso parte al tavolo verde in Regione Basilicata unitariamente alla delegazione ed al leader del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, Gianni Fabbris.
“La Basilicata deve essere trattata a pari passo come altre regioni d’Italia, non si può fare due pesi con due misure nel riconoscere al nord sempre e comunque tutto, scippare la nostra Regione di fondi già acclamati e certi. Il territorio lucano – proseguono i segretari, Tancredi, Russo e Giordano – necessita di un’attenta perimetrazione delle aree del Metapontino effettivamente colpite dall’alluvione del 2013 e destinazione di una parte del fondo accantonato delle royalties sul petrolio per rifondere i danni alle aziende colpite conseguentemente, alla nomina un commissario unico per affrontare i problemi idrogeologici del Metapontino. Alla regione l’Ugl ha fortemente ribadito che la fragilità del nostro territorio, è figlia di anni di incuria e abbandono, decenni di aggressione, di noncuranza di norme, regole, vincoli idrogeologici ignorati. Il maltempo – continuano – ha colpito il cuore della nostra terra: campagne, stabilimenti balneari, strade. Il territorio lucano è stato messo in ginocchio. La Basilicata è la regione più ricca di petrolio in Italia, una delle più ricche di acqua, è attraente per il turista per l’interscambio mare monti, ma resta tra le più povere d’Italia in termini di reddito medio pro capite, con un altissimo tasso di disoccupazione e di recessione. Il turismo è limitato a presenze pendolari e a flussi da regioni vicine. Non possiede aeroporto, la ferrovia funziona male e ha un solo binario, in pratica è tagliata fuori dal resto dell’Italia. L’area industriale della Val Basento è un insieme di cattedrali nel deserto. Mancano politiche economiche di sviluppo per questo – concludono – l’Ugl lancia una sfida per avviare e completare velocemente la ricostruzione del Metapontino e delle aree devastate dall’alluvione”.