Alsia, Fp Cgil e Uil Fpl: “Una governance allo sbando. Lavoratori si rivolgono alle autorità competenti, sindacati chiedono il commissario ad acta”. Di seguito la nota integrale
I sindacati Fp Cgil e Uil Fpl hanno chiesto alla Regione Basilicata un intervento urgente affinché venga risolta definitivamente la questione della governance dell’Alsia, un ente ormai allo sbando, a partire dalla condizione finanziaria e dal disavanzo in bilancio che aggrava la situazione già difficile dei lavoratori, in credito di diverse spettanze. Lavoratori che, ricordiamo, hanno subito decisioni a nostro parere ingiustificabili, come il trasferimento in Alsia dei dipendenti regionali funzionalmente assegnati all’agenzia in base alla previsione della legge regionale del 2015. Una decisione per di più consumata senza il necessario confronto e la necessaria trattativa con le organizzazioni sindacali, escluse dalla condivisione della situazione finanziaria in cui versa l’Alsia, nonostante le rilevanti conseguenze sulle sorti dell’Ente, sulle attività istituzionali e sul personale operante, tanto da essere oggetto di un esposto delle organizzazioni sindacali alla Corte dei Conti.
Tra i punti di cui si chiede atto, quello delle performance dei lavoratori Alsia e nello specifico il mancato pagamento delle spettanze avanzate dai stessi, impossibilitati nella procedura che riguarda le progressioni di carriera, il cui presupposto di base è la presenza delle valutazioni della performance, ferme al 2020. A tal fine i sindacati chiedono di affidare la valutazione di detta performance, a decorrere dall’annualità 2021 e fino all’annualità 2024, a un soggetto terzo con carattere oggettivo, quale un commissario ad acta.
Una decisione assunta dai lavoratori in assemblea a seguito delle reiterate richieste andate inevase e ridotte a qualche audizione nelle Commissioni regionali senza produrre alcuna soluzione. A oggi nessuna risposta è arrivata da parte della Regione Basilicata sulle diverse criticità più volte rappresentate. Ciò nonostante le inconfutabili decisioni assunte dall’Anac che, con deliberazione del 30 luglio 2024, ha accertato il comportamento ritorsivo assunto dalla direzione dell’Alsia nei confronti di un dirigente e del personale incardinato nella sua area, dichiarando nulle le valutazioni e le determinazioni riferite dall’Autorità regionale per la valutazione e il merito. A nostro avviso non c’è alcun giustificato motivo per cui l’Alsia non abbia provveduto ad effettuare alcuna valutazione delle performance successiva all’annualità 2021. Ritenendo che in Alsia non vi siano più le condizioni per una governance a tutela dell’Ente stesso e dei lavoratori tutti, i sindacati procederanno con il deposito dei ricorsi presso le Autorità giudiziarie competenti, al fine di riconoscere ai lavoratori le indennità spettanti e il risarcimento di tutti i danni fino a questo momento subiti. L’auspicio, in vista anche della naturale scadenza del mandato del direttore in essere, è che la nomina di chi sarà a capo dell’Ente tenga conto delle difficoltà presentate e individui quindi una professionalità in grado di ridare slancio all’Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura, migliorando le condizioni di lavoro dei dipendenti da un punto di vista retributivo, dei diritti e dell’organizzazione del lavoro.