Continuano le attività divulgative dell’ALSIA, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, per informare gli operatori agricoli sui sistemi di controllo e difesa delle produzioni. Sotto i riflettori nell’ultima puntata di ALSIA Porte Aperte in Podcast c’è il modello a ritardo variabile per la Cydia funebrana su susino.
Nota anche con tignola delle susine, la Cydia funebrana è un lepidottero che attacca il susino e occasionalmente altre drupacee. I danni provocati hanno un rilievo economico soprattutto sui frutti già sviluppati e prossimi alla maturazione, che spesso passano inosservati fino alla raccolta.
Nei nostri ambienti la Cydia funebrana compie tre generazioni all’anno. Sverna come larva matura dentro un bozzolo posto nelle screpolature della corteccia o nel terreno e a fine marzo, inizio di aprile si incrisalida. Lo sfarfallamento degli adulti avviene nei mesi di aprile – maggio e i voli si protraggono per circa un mese. Il modello a ritardo variabile che ne simula il ciclo è valido su susino e utilizzabile per le tre generazioni del fitofago.
Tecnicamente il Modello MRV utilizzato per la difesa ha come input le temperature medie orarie, e come output le percentuali di individui presenti allo stadio di uova, larve, crisalidi e adulti sul totale della generazione, nonché le percentuali cumulative di uova deposte, larve sgusciate, pupe formate e adulti sfarfallati sul totale della generazione. La validazione del modello è stata condotta anche in Basilicata sia confrontando i voli rilevati con le trappole a feromoni e i voli simulati dal modello, sia le ovideposizioni in campo, da confrontare con le ovideposizioni simulate dal modello. Per realizzare questo ultimo tipo di verifica, onerosa ma molto attendibile, sono stati utilizzati i dati rilevati in appezzamenti di susino esenti da trattamenti insetticidi in provincia di Matera e di Potenza.
Diversi e utili i risvolti pratici di campo, a partire dall’installazione delle trappole a feromoni e dalle tecniche di confusione e disorientamento. Le simulazioni con il modello previsionale, infatti vengono eseguite generalmente alla fine del mese di marzo con l’obiettivo di verificare la percentuale di impupamento e, nel momento in cui il modello ne indica l’evoluzione fino allo sfarfallamento, viene consigliato al tecnico di installare le trappole a feromoni, “centrando” così l’inizio del volo dell’insetto, evitando di conseguenza inutili campionamenti o la perdita dei dati delle prime catture. Il vantaggio non è di poco conto se si considera che da un anno all’altro l’inizio del volo può differire anche di una o due settimane. Inoltre l’informazione sull’inizio del volo permette l’installazione tempestiva degli erogatori, contribuendo in modo decisivo al successo della difesa. Il modello risulta essenziale poi per il posizionamento ottimale degli interventi ovicidi e larvicidi. A questo scopo viene fornita al tecnico l’informazione sull’andamento dello sviluppo del fitofago, simulato dal modello sulla base dei dati meteorologici della zona interessata. In particolare, viene indicato l’inizio dell’ovideposizione e della nascita larvale e la loro evoluzione nel tempo in termini percentuali. L’integrazione delle informazioni relative ai rilievi di campo, alle caratteristiche dei prodotti che si intendono applicare, alla pressione del fitofago e alle indicazioni fornite dal modello previsionale permette al tecnico di gestire in maniera ottimale la difesa del susino, favorendo così benefici utili a garantire una migliore raccolta da offrire e commercializzare sul mercato.
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