Si chiama ELISA, Il metodo d’analisi immunologica che rileva e identifica una sostanza specifica in un campione, utilizzato dall’ALSIA, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, per l’identificazione dei virus della vite. Protagonista dell’episodio di ALSIA Porte aperte in Podcast pubblicato sui canali dell’agenzia, rientra tra l’attività diagnostica dei patogeni delle piante condotta con continuità nell’ambito dei servizi offerti dall’agenzia. Inoltre, il laboratorio analizza i campioni di vite dei monitoraggi effettuati dall’Ufficio fitosanitario della Regione Basilicata, autorità competente, all’interno di un articolato e rigoroso contesto normativo di riferimento europeo e nazionale.
“Le virosi della vite, spiega Aniello Crescenzi, direttore dell’Agenzia, sono tra le malattie più importanti che affliggono la coltura determinando ingenti danni quali- quantitativi alla produzione. Il servizio, tra i tanti offerti alle imprese agricole, viene erogato presso il Centro di Ricerche Metapontum Agrobios dell’ALSIA, dotato di uno dei Laboratori Ufficiali Nazionali accreditati dal Servizio Fitosanitario Nazionale e consente al viticoltore di avere l’esatta eziologia della malattia osservata in campo ed eventualmente segnalare la presenza di virus da quarantena all’Ufficio fitosanitario regionale.
Il test immunologico ELISA, consiste in una reazione altamente specifica tra antigene (virus) e anticorpo che avviene su un supporto solido. L’avvenuta reazione viene visualizzata mediante una reazione colorimetrica.
In particolare, la diagnosi riguarda sei importanti virus responsabili di vari sintomi come: il complesso dell’accartocciamento fogliare; la scanalatura del Kober del complesso del legno riccio; la degenerazione infettiva della vite e la maculatura infettiva della vite.
Il protocollo utilizzato dal laboratorio ALSIA per la diagnosi e l’identificazione dei virus della vite viene applicato ai materiali della moltiplicazione, per le diverse categorie previste dalla certificazione per il materiale vivaistico.
Per maggiori informazioni e segnalazioni, consultare il sito www.alsia.it