Alsia, sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: mancano 900 mila euro per la chiusura del bilancio. A rischio il funzionamento dell’Ente e la retribuzione del personale. Di seguito la nota integrale.
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sono venute a conoscenza della difficoltà di chiusura del bilancio di previsione 2024 da parte dell’Alsia in ragione di una scopertura finanziaria di circa 900 mila euro. Una situazione che metterebbe a serio rischio i lavoratori dell’agenzia, che avanzano diverse spettanze, nonché il regolare funzionamento dell’agenzia stessa. Tutto ciò era stato ampiamente previsto dai sindacati che più volte hanno denunciato lo sbando che regna nella gestione dell’Agenzia regionale
per lo sviluppo in agricoltura da parte del governo regionale, a partire dalla decisione di trasferire in Alsia dei dipendenti regionali funzionalmente assegnati all’agenzia in base alla previsione della legge regionale del 2015. Una decisione per di più consumata senza il necessario confronto e la necessaria trattativa con le organizzazioni sindacali, ancora una volta escluse dalla condivisione
della situazione finanziaria in cui versa l’Alsia, nonostante le rilevanti conseguenze sulle sorti dell’Ente, sulle attività istituzionali e sul personale operante.
Tenuto conto che almeno dal 2021 i trasferimenti regionali non sono mai stati sufficienti a coprire i costi di funzionamento e del personale, la Regione Basilicata dovrebbe farsi carico di tale disavanzo. In caso contrario, potrebbero verificarsi seri problemi di copertura delle spese che potrebbero incidere sulla remunerazione del personale, in particolare sulla corresponsione dell’adeguamento contrattuale.
Oltre al danno la beffa. Non solo questi lavoratori sono stati trattati
come pacchi postali, da caricare e scaricare sul primo autobus in transito in virtù di un efficientamento amministrativo vantato e, di fatto, mai concretizzato – come dimostrano i conti di bilancio -, ma si trovano oggi addirittura nella situazione di essere penalizzati da un punto di vista
retributivo e di riconoscimento della propria professionalità.
Avendo sentore di questa situazione, già nei mesi passati abbiamo chiesto diversi incontri al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, tesi a chiarire e a illustrare lo stato dell’arte relativo
al bilancio dell’agenzia al fine di individuare le necessarie azioni volte a portare a soluzione il problema. Ma, al netto di un’audizione consiliare ove il personale, evidenziando le criticità citate,
chiedeva quanto dovuto, e della conoscenza di qualche assunzione a contratto che ha seguito logiche ignare anche nell’uso delle risorse utilizzate, non vi è stato alcuno sforzo teso a
garantire lo sbandierato buon funzionamento dell’agenzia e a mettere i lavoratori in una condizione di equa e serena attività lavorativa. Né vi è stato alcun confronto con le organizzazioni sindacali da parte del governo regionale e della stessa agenzia.
Continuiamo a pensare che la governance regionale, in senso lato, sia tema di tale importanza e complessità che necessita di un confronto reale ed effettivo con le parti sociali e che scelte di tale portata, che hanno effetti anche su istituti di natura contrattuale, non possano e non debbano mai
sfuggire a quel necessario confronto democratico che sempre dovrebbe guidare chi ha responsabilità
di governo. Alla luce di tali fatti, pertanto, considerato che la situazione economico-finanziaria venutasi a creare negli ultimi anni nell’Alsia, salvo a cambiare rotta con i fatti, non pare mostrare alcuna prospettiva rosea per l’Ente, chiediamo chiarezza sull’effettivo futuro che si vuole dare all’Alsia e ai suoi lavoratori e sull’impegno che si intende assumere a mezzo delle concrete azioni di bilancio.
Saremo al fianco dei nostri lavoratori in tutte le iniziative di mobilitazione e di assistenza qualora non dovessero essere intraprese le azioni necessarie.