Alta velocità, intervento Filt Cgil Basilicata. Di seguito la nota integrale.
La Basilicata resta il buco nero del sud La questione alta velocità è stata al primo posto della mia azione sindacale dall’inizio del mio mandata avvenuto a novembre del 2019. Infatti in tutto questo arco temporale numerose sono stati i convegni le interlocuzioni le audizioni e gli articoli realizzati affinché si facesse chiarezza su questa opera infrastrutturale che avrebbe fatto uscire la Basilicata dall’isolamento atavico in cui versa. Se oggi prendiamo una cartina geografica delle linee alte velocità e alta capacità scopriremo che le stesse sono le tangenti perfette della Basilicata (immaginata come una sfera). Infatti da qualsiasi lato la si veda tali infrastrutture lambiscono soltanto la regione, senza mai entrarci o creando un vero collegamento alla velocità. Nella parte ovest la Salerno Reggio Calabria viaggia parallela per molti chilometri al confine della regione attraverso il vallo di diano, interconnettendosi alla linea storica Potenza Battipaglia del 1875 nel punto più vicino ad essa, cioè all’altezza di Romagnano. Un collegamento di circa due chilometri che consentirà al massimo di risparmiare una ventina di minuti perché non baypassa il tratto più tortuoso della linea storica Potenza Battipaglia. Nella parte nord l’alta capacità Bari Napoli forma una specie d’arco per non toccare la Basilicata. Nonostante in geometria la figura più veloce per collegare due punti e’ una retta che avrebbe percorso il cuore della Basilicata, la linea alta capacità disegna una parabola tale da lambire la Basilicata per un bel tratto senza mai entrarvi e, in questo caso, senza mai interconnettersi ne’ con la Potenza Foggia, ne’ con l’area industriale di San Nicola di Melfi. Nella parte sud-est infine tutti gli ammodernamenti della linea adriatica, compreso il cadenzamento Taranto Bari, o il progetto di velocizzazione verso Nord di tale linea non coinvolge minimamente la nostra regione lasciando il tratto ionico a sud, dove pure è presente una linea elettrificata, completamente senza collegamenti. Per non parlare della Ferrandina Matera che se pur realizzata dopo 50 anni risulterà una infrastruttura inutile se non prevede lo sbocco alla linea adriatica attraverso il collegamento per Gioia del colle di una ventina di chilometri circa. In tutto ciò si assiste a un scambio di accuse e di attribuzione di meriti fra le forze politiche lucane totalmente fuori luogo e che, al netto di qualche specchietto per le allodole, non porterà nessun giovamento alla nostra regione. Dunque si conferma un’alta velocità a dorso di mulo come titolato qualche tempo fa’ da un noto giornalista lucano. La Battaglia che il sindacato Filt ha portato avanti e che doveva essere l’unica vera battaglia di una comunità era la realizzazione sulla nuova alta velocità Salerno Reggio Calabria della bretella Tito Auletta. Questa ipotesi (bretella Tito Auletta) è stata scartata per i costi elevati e il tempo limitato che non avrebbe consentito la realizzazione usufruendo dei fondi PNRR. Tuttavia nell’audizione con RFi sono state dette delle inesattezze che hanno fatto pendere per la non realizzazione dell’opera; in particolare. 1. La cifra stabilita dei costi della bretella a 2 miliardi e 200 milioni e’ fittizia, perché non è stato realizzato il piano di Fattibilità della soluzione 1 proposta da RFI (28 km. Auletta – Potenza). Infatti per 28 km. di galleria sulla AV Napoli- Bari, Orsara – Hirpinia che attraversa l’Appennino Irpino è prevista la spesa di 1,5 miliardi di euro. L’Appennino Lucano è diverso da quello Irpino? Perche’ questo aumento spropositato dei costi? 2. La connessione Auletta- Potenza , poi diventata Polla – Potenza con la revisione del progetto del tratto 1b [ Romagnano- Padula], ha realizzato una galleria da Romagnano a Polla rendendo irrealizzabile il tracciato da Auletta modificando il progetto iniziale). Secondo noi da Auletta ciò è migliore perché ha una pendenza del 6/7% permettendo di realizzare l’ Alta Capacità con Potenza, facendo passare sia i treni passeggeri che i treni merce per gli insediamenti industriali, questo è stato illustrato anche dal Professor Canesi facendo diventare la Basilicata regione cerniera e ponendo Potenza come baricentrica rispetto i potuti di Taranto Crotone Gioia Tauro Salerno e snellendo il traffico di nave di diverse migliaia di tonnellate l’anno consentendo, in base alle normative europee, la circolabilità di pendenze tali da poter garantire treni merci con lunghezza di 600 metri circa. 3. Il tempo e i fondi per realizzare la connessione Polla- Potenza erano sufficienti perché accanto alle risorse PNRR 200 miliardi (con la scadenza del 2026 per il completamento delle opere) vi erano le risorse ordinarie statali del Fondo Nazionale Complementare circa 30 miliardi che non scadevano il 2026 proprio per la realizzazione degli investimenti che superavano quella scadenza. I soldi c’erano e i tempi di realizzazione anche. 4. Nel dibattito pubblico di dicembre 2023 a Sant’ Arsenio nella Valle di Diano, alle nostre contestazioni (Marco Trotta e del prof. Valerio Tramutoli della Università di Basilicata) sui costi eccessivi della connessione con Potenza ( che da Balvano presenta pendenze del 25/ 26 % ) abbiamo dimostrato la convenienza del collegamento Polla- Potenza perché presenta una pendenza del 6/7% con costi sostenibili creando un unico bacino produttivo, con il supporto di uno studio del prof. Canesi del Politecnico di Milano. Il presidente del Dibattito Pubblico ha ammesso che la decisione della bocciatura della connessione Polla-Potenza , non era né tecnica né economica, ma politica ( intervento da noi registrato ). A questo bisogna aggiungere l’ assenza nel dibattito pubblico della Regione Basilicata ( nella persona del Presidente Bardi. 5. La Basilicata viene esclusa dall’ Alta Velocità/ Alta Capacità perché Margiotta come sottosegretario del governo Conte II e come componente della commissione Lavori Pubblici del Senato ha spinto per far approvare la soluzione 2 ( Romagnano-Tito), come ho appurato con gli incontri avuti a Roma con il Presidente della Commissione Lavori Pubblici al Senato e con il responsabile del Ministero dei Trasporti e della RFI ing. Bruni adottando il vecchio progetto prePNRR, che collega la linea AV Salerno- Reggio Calabria alla linea Battipaglia – Potenza – Taranto con una connessione di 2 Km. per poi collegarsi sulla linea storica del 1875 Romagnano – BalvanoBella – Baragiano – Picerno – Tito, in cui il Frecciarossa viaggia alla velocità “stratosferica” di 75 km/h come il treno locale, in quanto il tratto è un collo di bottiglia. In Basilicata non arriva il futuro e il progresso nei trasporti e nella mobilità. 6. la bretella avrebbe collegato la parte sud della Basilicata con Potenza in un tempo stimato di meno di un’ora. Quindi il vero volano per la realizzazione di questa opera era commerciale legato al traffico merci più che passeggieri, sfruttando la centralità della Basilicata come regione cerniera di collegamento ai 4 porti del sud, Gioia Tauro Taranto Crotone Salerno che avrebbero rilanciato l’economia locale attraverso la realizzazione dei retroporti come quelli della val Basento e connettendo la Basilicata alla vera reta alta velocità alta capacità italiana. Un errore che pagheremo caro e a cui saremo chiamati a dar conto ai nostri figli.