L’alto Bradano, nell’ambito delle azioni previste dal progetto “BioDistretto dell’Alto Bradano” – finanziato dal PSR Basilicata – Bando Sottomisura 1.3 Speciale Aree Interne – continua ad apprendere i segreti della transizione agro-ecologica da chi questo modello in Italia lo ha già costituito: è il caso del Biodistretto Via Amerina e Forre, un’area geografica situata nel Lazio, in provincia di Viterbo, che si estende per circa 100.000 ettari. È stato riconosciuto come Biodistretto nel 2015 ed è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi tra cui boschi, colline, calanchi e forre, con il fiume Amerina che attraversa il territorio e crea un’importante oasi naturalistica. Olio extravergine di oliva, vino formaggi e miele sono alcuni dei prodotti tipici in un’area ricca di biodiversità, con oltre 1.000 specie di piante e 200 specie di animali, che ha decisamente puntato sul biologico, attuando normative stringenti sull’utilizzo dei fitofarmaci, vietando il glifosato e promuovendo azioni in cui i diversi attori del territorio (agricoltori, privati cittadini, associazioni, operatori turistici e pubbliche amministrazioni) hanno stretto un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, in chiave ambientale ma anche turistica. L’area laziale, infatti, sta fortemente puntando sul turismo per attrarre visitatori che amino la natura e la tranquillità e in cui si possa vivere a contatto con le comunità locali e scoprire i prodotti tipici del territorio, esattamente come potrà fare l’Alto Bradano.
Muovendosi tra Civita Castellana, Nepi ed altre aree baricentriche del Biodistretto, la delegazione lucana – composta da agricoltori, tecnici e rappresentanti istituzionali dell’area interna del Bradano, accompagnati da funzionari e tecnici della Regione Basilicata e del soggetto attuatore, EXO Società Consortile a r.l. – ha partecipato alla seconda delle visite didattiche in programma dopo quella di ottobre 2023 tra Lombardia, Emilia Romagna e Marche. Importantissimo lo scambio di esperienze, da parte del Comitato Promotore del Biodistretto dell’Alto Bradano, con i vertici del Biodistretto Via Amerina e Forre, amministratori locali e imprenditori agricoli che dal 2015 hanno sposato con entusiasmo la trasformazione del modello di Governance nel Viterbese, e che oggi possono già fare un primo bilancio – assolutamente positivo – delle ricadute in termini ambientali, turistici, agricoli, sociali e produttivi.