Amministrazione Comunale di Roccanova sospende dall’1 aprile il Reddito Minimo di Inserimento, Cgil Cisl e Uil Basilicata: “Atto gravissimo nei confronti dei più deboli, Regione Basilicata intervenga subito”. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo con grande sconcerto che la Giunta Comunale di Roccanova ha approvato – con una Delibera del 15 marzo scorso – la sospensione, a partire dal 1 aprile p.v., del progetto Reddito Minimo di Inserimento.
La decisione riguarda 7 beneficiari, le cui famiglie hanno, come unico mezzo di sostentamento, il sussidio erogato per la partecipazione alla misura. Si tratta di una decisione drastica che lascia nei fatti senza alcun reddito le persone interessate e le loro famiglie, in un momento già drammatico come quello attuale, peraltro motivata con una presunta “scarsa propensione collaborativa” delle persone interessate, che lascia quantomeno interdetti.
Qualunque difficoltà gestionale dovrebbe essere chiarita nel confronto e nel dialogo con le istituzioni interessate, a partire da Regione e Arlab, e con il coinvolgimento dei sindacati; il Reddito Minimo è una misura di inclusione sociale e lo spirito delle parti che hanno sottoscritto l’accordo del 2014 e di quelle che vi aderiscono non può che essere quello della massima collaborazione, nel confronto, per la soluzione di qualsivoglia problema.
Parliamo di 7 famiglie che, a partire dal 1 aprile, si troveranno privi di qualsiasi sostegno, in quanto il RMI rappresenta, spesso, l’unica entrata nel nucleo familiare. È, peraltro, in corso un tavolo di confronto permanente tra Regione e Parti Sociali per definire percorsi di sbocco per le persone beneficiarie di tale misura.
I beneficiari del Reddito Minimo svolgono un lavoro prezioso nei Comuni della Basilicata, prestando attività di pubblica utilità di beneficio per l’intera comunità; talvolta vengono utilizzati in maniera anche impropria, per sopperire a carenze di organico, in una condizione che va necessariamente superata, attivando percorsi di fuoriuscita.
Nei mesi della pandemia, CGIL CISL UIL hanno più volte segnalato i problemi legati alla gestione della misura, in particolare per il cosiddetto “recupero delle ore”, spesso attuato con modalità improprie, chiedendo una maggior tutela almeno per i nuclei familiari con condizioni di maggiore vulnerabilità: la nostra richiesta è rimasta inascoltata.
Chiediamo ora al Sindaco di Roccanova di intervenire per ritirare l’atto deliberativo, aprendo nel frattempo un confronto specifico con Regione e Arlab per la gestione di qualsivoglia difficoltà gestionale riguardante la misura. Chiediamo all’Assessore Cupparo di intervenire tempestivamente per evitare che dal 1 aprile le famiglie dei beneficiari interessati si trovino escluse da ogni forma di sostegno al reddito.
Amministrazione Comunale di Roccanova sospende dall’1 aprile il Reddito Minimo di Inserimento, intervento Giannino Romaniello già consigliere regionale Articolo Uno Basilicata.
Illegittimo lasciare a casa persone disagiate.
La decisione dell’amministrazione di Roccanova di rinunciare al prosieguo dei progetti d’inserimento di persone senza lavoro togliendo loro il minimo di sostentamento è incomprensibile, specie se adottata in una fase così delicata come quella che tutte le nostre comunità stanno attraversando in questo periodo pandemico.
Meraviglia che un’amministrazione rinunci a garantire, con risorse messe a disposizione dalla regione il reddito (minimo di sostentamento ) a sette lavoratori che come previsto sono stati impegnati in attività sociali utili alla comunità di Roccanova. Incomprensibili appaiono le motivazioni: (scarso impegno). Un’amministrazione che non è in grado di realizzare collaborazione e coinvolgimento mostra debolezza politica ed amministrativa. Dare obbiettivi, costruire percorsi condivisi significa esercitare con democrazia il proprio ruolo a meno che si confonde il governare con l’esercizio autoritario del potere.
Vogliamo pensare che la decisione sia frutto di valutazioni affrettate e derivanti da difficoltà che si hanno in questa fase di tagli e riduzioni di risorse umane ed economiche per i Comuni ed auspichiamo un ripensamento.
Per quanto ci riguarda riteniamo necessario che l’amministrazione prosegua i progetti attivando da subito un tavolo di confronto con i sindacati ed i lavoratori interessati definendo insieme obiettivi e criteri organizzativi. Ognuno faccia il suo dovere; lavoratori ed amministratori per il bene della comunità di Roccanova.