Lidia De Nittis, candidata alla Camera dei Deputati nella lista di Sinistra Ecologia Libertà indica la posizione del partito per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga da parte dela Regione Basilicata
Con un Tavolo Tecnico Regionale del giorno 11 p.v. e con l’avvio del confronto presso la Regione Basilicata del giorno 13 p.v. si riprende il dialogo per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga. L’urgenza dello sblocco e la necessità di avviare rapidamente il confronto tra le parti è stata più volte ribadita dai rappresentanti dei lavoratori.
Siamo di fronte ad una questione sociale che interessa i lavoratori di molte aziende lucane. Lavoratori che aspettano risposta da agosto 2012. A questi devono aggiungersi i lavoratori delle aziende Bea Service e C.P.E. di Tito Scalo, della Basind srl di Pisticci Scalo, della Natuzzi e della Barilla di Matera a cui è scaduta la mobilità ordinaria, nel corso del 2012. E a tutti i lavoratori e le lavoratrici che sono andati in cassa integrazione in deroga a dicembre e ai quali non viene corrisposta nessuna indennità.
Il confronto del 13 potrà portare al superamento di una condizione di stallo che ha generato un senso di disperazione, un diffuso malcontento, un sentimento di rabbia per la sperequazione fra gli stessi lavoratori e una generale sofferenza per le sempre più ridotta capacità di acquisto dei redditi delle famiglie.
La scrivente, in accordo con i compagni di Sinistra Ecologia Libertà, considera necessario che La Regione lavori per i seguenti obiettivi:
1) Individuare in maniera chiara i destinatari inserendo oltre ai lavoratori subordinati (opera, impiegati e quadri) anche gli apprendisti ed i lavoratori somministrati, con una anzianità di servizio di almeno 3 mesi
2) Aggiungere tra le aziende beneficiarie, oltre a quelle di qualsiasi settore, per cui sono previsti ammortizzatori sociali dalla normativa a regime, anche quelle, di qualsiasi settore per cui non è prevista la corresponsione degli ammortizzatori sociali dalla normativa ordinaria e quelle che non possono più usufruirne o accedervi.
3) Coprire lo scoperto, dovuto al blocco della cassa integrazione in deroga del 2012 e della mobilità in deroga, sempre del 2012 a tutti gli aventi diritto
4) Pianificare interventi di politica attiva per i lavoratori in Cig in deroga
5) Destinare una quantità di risorse sufficienti sia a ripianare lo scoperto del 2012 che per garantire la corresponsione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2013 sia anche per sostenere la formazione, la riqualificazione e la ricollocazione dei lavoratori inseriti nelle liste di mobilità in deroga.
L’assessore al lavoro e alla formazione, Vincenzo Viti, sia solerte nel condurre a buon fine i lavori tenuto conto del ritardo con cui la Regione Basilicata arriva a questo appuntamento e sapendo che stiamo parlando di una platea di oltre 5000 lavoratori. Lavoratori che hanno vissuto momenti drammatici legati alle storie aziendali e che ora vivono drammi familiari legati all’impossibilità di poter fruire della CIG in deroga.
Lidia De Nittis