Ammortizzatori sociali, accordo in Regione. Assicurata la proroga per tutto il 2013 nell’ambito delle risorse realmente disponibili. Individuati regimi di tutela anche per gli ultra 55enni, gli esodati e gli apprendisti.
Proroga degli ammortizzatori sociali in deroga. Soluzioni per i 9 lavoratori lucani che lavoravano in Calabria. Ammortizzatori sociali per gli ultra 55enni e approfondimenti su esodati e apprendisti.
Sono questi i punti cardine dell’intesa siglata in tarda serata in Regione, nel corso del tavolo di coordinamento nel quale sono stati riassunti i capisaldi di una lunga interlocuzione condotta dagli assessori Vincenzo Viti (Formazione e Lavoro) e Marcello Pittella (Attività produttive), volta a dare sollievo alle famiglie lucane in difficoltà a causa della crisi economica e lavorativa. In particolare l’accordo prevede la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per il mese di aprile 2013 e assicura la proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il 2013, nell’ambito delle risorse realmente disponibili. La Regione verificherà con i sindacati la possibilità di attivare iniziative per ridurre, entro la fine dell’anno, la platea dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali mediante politiche attive del lavoro. Sono state inoltre definite le questioni aperte sulle situazioni di crisi registrate a tutto il 2012, inclusi i 9 lavoratori lucani impiegati in un’azienda calabrese fallita. Per gli ultra 55enni sono state individuate le azioni di tutela e di accompagnamento per l’inclusione nel sistema di ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda gli esodati si attiverà inoltre un approfondimento tecnico al fine di trovare soluzioni, nel quadro nella normativa nazionale. Per gli apprendisti infine il Dipartimento regionale interpellerà il Ministero del Lavoro per capire se e come potranno essere inseriti nel sistema di protezione sociale.
Al termine dell’incontro l’assessore Viti ha espresso soddisfazione per il raggiungimento di “un accordo molto importante che tende ad abbassare la tensione presente tra i lavoratori. L’intesa, giunta sulla base delle scelte condivise con il presidente De Filippo che ha seguito tutte le singole fasi dei lavori – ha aggiunto l’assessore Viti – va oltre le disposizioni operative del governo nazionale e tiene conto degli specifici elementi di tensione presenti in Basilicata. Situazioni che coinvolgono gran parte della platea storica tra cui gli operai della Valle del Basento, del mobile imbottito e di San Nicola di Melfi. L’accordo – ha concluso Viti – è giunto al termine di una lunga maratona che ho condiviso con l’assessore Pittella ed che ha visto la partecipazione di un’ampia rappresentanza delle parti sociali e sindacali”.
In particolare, in riferimento alle problematiche pendenti relative al 2012 è stato convenuto di riconoscere il diritto all’indennità di mobilità per i lavoratori licenziati dalle aziende: Bea Service di Potenza (n.1); Cpe di Tito (n. 2); Tecmes di Pisticci (n. 2); Firema di Tito (n. 16 + 8); Filivi, Marlane e Mti (n. 9). AI tavolo è inoltre emersa la necessità di riconoscere il diritto alla mobilità anche ai lavoratori licenziati dalle aziende: Barilla di Matera (n. 3); Floramiata (n. 4 residenti in Basilicata).