Rocco Scarangella, Segretario generale regionale Fns-Cisl in una lettera inviata al Prefetto Bruno Frattasi, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Roma, a Fabio Dattilo, Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco, al Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, alla Segreteria Nazionale Fns-Cisl dei Vigili del Fuoco e al Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Basilicata e al Comando dei Vigili del Fuoco di Matera sollecita la necessità di ampliare l’organico del Comando di Matera di almeno 20 unità in vista dell’imminente 2019, anno in cui Matera sarà capitale europea della cultura. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Numerose sono state le nostre sollecitazioni sulla necessità di ampliare l’organico del Comando di Matera di almeno 20 unità, ma che ad oggi, vi è stato un “nulla di fatto”. “Matera Capitale Europea della Cultura 2019” è diventato motore trainante del turismo in Basilicata, facendo registrare (da diversi anni) un massiccio numero di presenze sia nella città dei “Sassi” che nel suo interland, anch’esso ricco di storia e tradizioni. Il Comando in questione oltre a dover necessariamente rinforzare il soccorso tecnico urgente ordinario, dovrà
assicurare nella “vecchia città” un presidio dei Vigili del Fuoco per la posizione logistica della stessa, avendo una peculiare orografia, al fine di offrire in termini di efficienza ed efficacia prontezza di intervento. Si aggiunga, inoltre, la chiusura del distaccamento volontario di Montalbano Jonico, che sovraccarica il lavoro nella sede permanente di Policoro, tra l’altro, sofferente di uomini e mezzi.
Il nostro operato è dettato dalla consapevolezza che sulla città come su tutto il territorio provinciale, le “luci”, non si spegneranno il 2019 e che la comunità continuerà ad affrontare una sempre crescente presenza di visitatori per il fascino, la cultura e la storia, che Matera riesce a trasmettere. Riteniamo, che vada data la stessa attenzione che si è giustamente osservato in passato per simili “eventi” ricadenti in altre città d’Italia. Non possiamo accettare che il Comando di Matera sia lasciato ad affrontare “in singolar tenzone” un evento di questa portata e che le SS.LL non accordino su una dotazione appropriata in termini di risorse umane, tale da poter adeguare gli standard di sicurezza, i quali, sono notevolmente cambiati alla luce dello status quo.