A distanza di un anno dall’incontro di Matera il presidente nazionale del sindacato Anief e delegato Confedir, Marcello Pacifico, ritorna a visitare la Basilicata facendo tappa stavolta nel capoluogo lucano in occasione di un importante seminario sulla legislazione scolastica rivolto a tutto il personale del mondo scolastico. Cosa è cambiato rispetto ad un anno fa nel mondo della scuola e quali sono stati i risultati ottenuti dall’Anief?
“Il risultato delle ultime elezioni RSU la cui campagna elettorale si è conclusa a Matera ha consacrato l’Anief come il primo tra i sindacati non rappresentativi, davanti ai Cobas per numero di deleghe. In quest’anno siamo riusciti a mettere il tema della scuola al centro dell’opinione pubblica come lo dimostrano i diversi articoli di stampa e i servizi dei media mentre l’adesione alla Confedir dei dirigenti pubblici e delle alte professionalità ha dato visibilità alle nostre battaglie nei tavoli ministeriali del pubblico impiego. Abbiamo permesso l’accesso di migliaia di docenti ai concorsi a cattedre e al TFS mentre grazie alla nostra azione sono stati revocati i licenziamenti delle rsu nelle scuole dimensionate e dei neoassunti al posto dei precari. In questo momento stiamo lottando per riavere l’autonomia nelle oltre 2.600 scuole cancellate da una legge incostituzionale”.
Dopo la riforma Gelmini che ha imposto il dimensionamento scolastico, la stabilizzazione dei precari resta probabilmente l’obiettivo principale sul quale si impegnerà l’Anief, con quale strategia?
“Sulla stabilizzazione dei precari la partita è nelle mani del giudice di Lussemburgo la cui decisione sarà vincolante per ogni giudice nazionale nonostante la sentenza negativa della Cassazione. La corte europea dopo l’ordinanza del giudice Coppola di Napoli e la denuncia da me presentata a Bruxelles e più di tre anni fa dalle pagine di Repubblica dirà la parola fine mentre potranno essere sempre pagati gli scatti di anzianità e le mensilità’ estive ai precari che hanno svolto servizio su posti vacanti e disponibili. Ultimamente il giudice Petrusa di Trapani ha disposto come congruo risarcimento danni più di mezzo milione di euro a tre precari.”
Un giovane alla guida di un sindacato che difende i diritti dei docenti e di chi aspira ad una cattedra fissa nel complicato mondo della scuola? Che clima ha trovato l’Anief e come si relaziona con gli altri sindacati più noti e radicati sul territorio nazionale?
“In effetti, sono il solo giovane dirigente di un grande sindacato. L’età media supera i 60 anni ma anche questo e’ specchio dei tempi di una società, di una fascia di età che vuole essere protagonista del cambiamento del nostro Paese. Abbiamo diversi quadri sindacali giovani che si sono meritati la fiducia di colleghi più anziani anche di altri sindacati. Ormai l’Anief è ascoltata e percepita come un fattore positivo di cambiamento anche se il rinnovamento molto spesso può fare paura e viene ostacolato da chi si e’ costruito un ruolo per difendere interessi particolari. L’adesione di centinaia di persone ai seminari di Cosenza e Potenza sulla legislazione ci spronano a perseguire con maggior decisione la nostra linea sindacale all’insegna del rispetto del diritto e della giustizia. La prossima battaglia riguarderà la restituzione della trattenuta del 2,5 di TFR per neoassunti dopo il 2001 e precari, la certificazione del credito del 5,38 per chi è in regime di TFS, lo sblocco degli scatti per il 2012 e 2013, la ricostruzione per intero del pre-ruolo nella carriera, lo sblocco della ricostruzione e dei trasferimenti per i neoassunti, la valutazione del pre-ruolo nella mobilita e i relativi scatti. Molti di questi ricorsi li allargheremo grazie alla Confedir a tutto il pubblico impiego”.