La sfida è credere nella bellezza di un mare dove le civiltà non si scontrano ma si contaminano. Così il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Mollica, alla presentazione del progetto “Anime migranti”.
“Credere fermamente nella bellezza di un mare nel quale le civiltà non si scontrano, ma si riconoscono, si rispettano, si contaminano; un luogo in cui le diversità non sono contrapposizioni ma declinazioni della nostra comune identità mediterranea e, in definitiva, della nostra incancellabile, preziosa umanità. È questa la grande sfida e speranza a cui siamo chiamati tutti”. Così il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Mollica, nel suo intervento alla presentazione del progetto “Anime migranti”, di iniziativa dell’associazione culturale studentesca “Unidea” e illustrato oggi a Potenza presso l’Università degli studi della Basilicata.
“Il tema delle migrazioni – ha sottolineato Mollica – costituisce oggi il problema prioritario per i popoli del Mediterraneo e l’intera Unione europea. Le chiavi di lettura sono varie e complesse: storiche, giuridiche, economico-sociali, statistico-demografiche, geopolitiche”.
“La dimensione del fenomeno migratorio che vorrei condividere è quella sociale e culturale. Il primo dovere – a parere del Presidente del Consiglio regionale – è avversare le ideologie dell’indifferenza secondo cui gli immigrati sottrarrebbero lavoro ai cittadini europei, alimenterebbero il crimine, metterebbero a repentaglio la nostra sicurezza. I dati dicono l’opposto. Gli stranieri costituiscono una componente strutturale delle nostra comunità, che contribuisce attivamente al benessere delle società occidentali”.
“Professioni e attività disdegnate dalla società del benessere – ha dichiarato Mollica – conoscono nuova fortuna proprio grazie alle comunità straniere: colf, badanti, artigiani, falegnami, idraulici, muratori, portieri e camerieri hanno sempre più spesso il volto delle tante etnie che convivono sul territorio europeo. Il fenomeno rappresenta anche un potenziale di crescita demografica per il nostro Paese afflitto dalla rallentata natalità”.
Secondo Mollica, “conoscere questi dati, anche attraverso un progetto come “Anime Migranti” che ha l’obbiettivo di sensibilizzare gli studenti e i cittadini lucani, aiuta a sconfiggere quella paura della diversità che domina i paesi occidentali per evitare, per dirla con TzvetanTodorov che sia “la paura dei barbari a renderci barbari”.
“Sul piano etico, ma anche su quello politico – ha continuato – sono convinto che le possibili risposte a questa drammatica sfida siano racchiuse in due parole chiave: solidarietà e responsabilità. La solidarietà impone di guardare al migrante come persona umana che, in quanto tale e indipendentemente dal suo status giuridico, è portatore di diritti inviolabili”.
Il Presidente Mollica ha poi fatto riferimento alla legge regionale “Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini migranti e dei rifugiati”,con la quale la Regione si pone l’obiettivo di aggiornare il quadro regolativo sull’immigrazione prevedendo strumenti di programmazione adeguati ai nuovi fenomeni migratori e mettendo a sistema gli interventi di accoglienza, tutela ed integrazione, raccordando i soggetti istituzionali e associativi coinvolti nei processi di inclusione”.
“La questione migratoria – ha concluso – chiama in causa la nostra capacità di programmare il futuro delle società, comprendendo e governando la profondità di trasformazioni cui saremo inevitabilmente soggetti”.
Nov 29