Celebrata anche a Matera dall’Anmil la 63^ giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro.
Dopo il raduno dei soci, delle autorità e dei gonfaloni sul piazzale antistante la chiesa di Francesco d’Assisi e la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di Santa Chiara in via Ridola affidata a don Vincenzo Di Lecce in onore dei Martiri dei Caduti sul lavoro il corteo ha raggiunto il Monumento dei Caduti in piazza Vittorio Veneto per la deposizione di una corona di alloro. Quindi presso la sala conferenze della Mediateca provinciale si è svolto il discorso celebrativo di Mario Pompeo Iannuzziello, presidente Anmil di Matera, nonchè consigliere nzionale e membro della Commissione Gravi Disabilità.Alle ore 12 è stata effettuata la consegna dei distintivi d’onore ai nuovi Grandi invalidi e invalidi minori da parte dell’Inail con la consegna degli attestati di benemerenza. La giornata si conclude con il pranzo sociale presso il ristorante del Palace Hotel a Matera.
Riportiamo di seguito le riflessioni sulla giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro a cura di Terry Russo.
Qualche settimana fa gli occhi onesti di un infaticabile lavoratore hanno rischiato di chiudersi per sempre.
Quel bravo lavoratore era Antonio Agrello, un operaio edile specializzato nella realizzazione di gallerie.
Forse per consegnare nel tempo giusto il lavoro, insieme a tutta la sua squadra, forse il ritmo di lavoro incessante che aggredisce senza sosta i lavoratori tutti….forse, chissà…..
Ed è dinanzi a questi episodi che viene da pensare che, in queste condizioni il “lavoro logora chi ce l’ha”.
Secondo fonti Inali nel 2012 gli incidenti sul lavoro denunciati sono stati 744.916, mentre per quanto riguarda gli episodi mortali, ne sono stati accertati dall’INAIL 790; un decremento dell’8,78% rispetto agli 866 casi mortali dell’anno precedente. Dati positivi che però non devono indurre ad abbassare la guardia, ne posso essere scissi dai numeri impietosi della crisi economica. Infatti ad influenzare la riduzione del fenomeno ha certamente contribuito in misura significativa la perdita di lavoro e la connessa riduzione dei tempi di esposizione al rischio lavorativo.
Ed oggi che la crisi economica è diventata il piatto quotidiano, senza sopra nulla da mangiare, non a caso i settori in cui si registra la diminuzione degli infortuni sono proprio i settori maggiormente colpiti dalla crisi economicai, tra cui il settore delle costruzioni dove gli incidenti sono scesi del 21,4% e i casi mortali di ben il 23%, oltre all’assurdo conto delle morti bianche, siamo dinanzi ad una nuova piaga: ” le morti ex bianche”; di quelli morti non sul lavoro, ma per la mancanza di lavoro.
Persone che fino a qualche tempo fa avevano dignità, diritto di spendere ciò avavano guadagnato a testa alta. Le stesse che decidono nel silenzio più ignorante di andarsene, perchè questo “civilissimo” paese in cui viviamo, che amiamo, a volte disprezziamo ma che sempre sosteniamo, lo stesso paese che nel momento del bisogno si gira di spalle non si fa trovare.
Questa inumana situazione ci può portare a dire che adesso il lavoro logora anche chi non ce l’ha.
Cosi oggi, 13 ottobre 2013, giornata nazionale delle vittime del lavoro, voglio ricordare con tutti voi, tutte le morti bianche, ma anche di quelle ex bianche. Adesso tocca resistere, resistere, resistere.
Terry Russo