L’ANMIL ha inaugurato a Bernalda, presso il giardino della Chiesa di San Donato, la prima panchina bianca della Basilicata in ricordo dei Caduti sul lavoro.
La semplice e suggestiva cerimonia si è tenuta in occasione della 72ª edizione della Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che l’Anmil, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha celebrato in tutta Italia; anche quest’anno la Sezione territoriale ANMIL di Matera ha organizzato la manifestazione provinciale a Bernalda.
Nella semplice e suggestiva cerimonia è stata sollevata una bandiera tricolore scoprendo agli occhi dei cittadini la panchina dipinta simbolicamente in bianco, a ricordare le troppe “morti bianche”, un tributo di sangue che i lavoratori italiani pagano ogni anno.
Come ha ricordato il Presidente Sergio Mattarella nel suo messaggio all’Anmil per la Giornata, quest’anno sono già 670 le persone che, uscite casa per andare a lavorare, non sono più tornate!
Dopo l’inaugurazione della panchina le iniziative sono proseguite in Piazza Plebiscito con la celebrazione di una Santa Messa in suffragio di tutte le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, presso la Chiesa del Convento, e poi la deposizione di una corona di alloro al Monumento dedicato ai Caduti.
A seguire si è tenuta la Cerimonia civile nell’Auditorium del Comune di Bernalda, in occasione della quale sono stati consegnati i Brevetti e i Distintivi d’Onore ai nuovi Grandi Invalidi e agli Invalidi Minori a cura dell’INAIL di Matera.
Hanno partecipato alle manifestazioni Antonio Perrone, Assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Bernalda, Emidio Deandri, Vice Presidente Nazionale ANMIL e “reggente” per la provincia di Matera dell’Anmil, la Dott.ssa Lucia Carmen Angiolillo, Direttore Regionale INAIL, la Dott.ssa Raffaella Musacchio, Direttore Provinciale INAIL, l’Avv. Cataldo Tarricone, Consulente legale ANMIL.
Nell’occasione Emidio Deandri ha annunciato che, non appena si insedierà il nuovo Governo, l’Anmil tornerà con forza e vigore a rappresentare le sue rivendicazioni affinché alle vittime di infortuni e malattie professionali, nonché alle loro famiglie, siano sempre garantite tutele adeguate da parte dello Stato, a fronte di un danno subito nell’esercizio del proprio diritto costituzionale al lavoro.
«Chiederemo anche al nuovo Governo – ha sottolineato Emidio Deandri – la revisione della normativa che regola tutta la materia dei risarcimenti alle vittime del lavoro, che, datata 1965, va completamente rivista alla luce dei profondi cambiamenti economici e sociali intervenuti in quasi 60 anni».
«In particolare – ha poi detto Emidio Deandri – deve essere abbassata la percentuale di invalidità da lavoro che dà diritto alla costituzione di una rendita vitalizia da parte dell’INAIL, portandola dall’attuale 16% all’11%, in modo da garantire ad invalidi con gradi di menomazione comunque importanti, non solo un sostegno economico per tutta la vita, ma anche la creazione di un rapporto continuo tra infortunato ed INAIL che ha ad oggetto tutte le prestazioni (sanitarie, assistenziali, protesiche) necessarie per la tutela globale dell’infortunato. Oggi, invece, al di sotto del 16% viene riconosciuto solo un importo una tantum che non dà luogo ad alcun ulteriore diritto nel tempo e “chiude” ogni rapporto con l’INAIL».
Ott 09