Annata agraria 2020, Cia: “In Basilicata produzione -2,6% e valore aggiunto -5%”. Di seguito la nota integrale.
Nonostante l’agricoltura abbia continuato a lavorare per garantire tutti i giorni cibo sano e sicuro, nel 2020 ha comunque pagato gli effetti drammatici della pandemia. In Basilicata – secondo i dati del report Istat sull’andamento dell’economa agricola nello scorso anno – la produzione complessiva sfiora il miliardo (979 milioni euro) con una riduzione di -2,6%. E’ andato peggio per il valore aggiunto che in Basilicata ammonta a 610 milioni con -5%. Sebbene l’agricoltura e molte attività della filiera agricola siano rientrate tra quelle definite come essenziali e, pertanto, non direttamente soggette alle restrizioni, le aziende agricole – sottolineano i presidenti Cia di Potenza Giuseppe Lorusso e di Matera Giuseppe Stasi – hanno dovuto affrontare non poche difficoltà, più o meno rilevanti a seconda dei canali commerciali utilizzati, dei mercati di riferimento, del grado di dipendenza dai fattori produttivi esterni e delle aree di localizzazione. Le produzioni di natura non strettamente alimentare e l’agriturismo hanno risentito più direttamente delle limitazioni alla mobilità, dell’interruzione dei canali commerciali, delle difficoltà di accesso ai mercati interni ed esteri e dell’azzeramento dei flussi turistici. La crisi ha influito anche sul calo occupazionale della manodopera agricola, per le limitazioni agli spostamenti dei lavoratori stagionali e stranieri.
Ecco perché -secondo Cia- tenuto conto delle difficoltà ataviche del settore e della fase di ripresa che l’economia del Paese dovrà affrontare per uscire da una crisi senza precedenti, è ora necessaria una politica di crescita coraggiosa che riconosca definitivamente nei fatti, il valore del comparto agricolo e agroalimentare. L’agricoltura chiede, dunque, di essere messa nelle condizioni per poter contribuire al rimbalzo atteso nei prossimi mesi, anche grazie alle connessioni con l’industria alimentare e il settore turistico su cui si aspettano interventi mirati e consistenti, determinanti alla ripartenza dell’Horeca su cui poggiano le sorti del comparto vitivinicolo e l’incremento delle produzioni agricole tutte.