Si è tenuta questa mattina nelle campagne in agro di Ginosa nei pressi del Confine con Montescaglioso l’annunciata conferenza stampa del Comitato TerreJoniche per illustrare le iniziative che da domani (7 ottobre) e fino al 9 ottobre vedranno svilupparsi il Forum 2016 delle TerreJoniche intitolato alla “Via d’Uscita”.
“Siamo in un luogo per noi simbolico, quello in cui fu recuperata la salma di una delle 4 vittime dell’alluvione del 7 ottobre 2013. Ma le vittime per le alluvioni, fra il 2011 e il 2013 sono state ben 7 se guardiamo anche alle due di Borgo Venusio nel 2012 e quella di Craco nel 2011. Tutti gli eventi luttuosi sono accaduti nello stesso modo: mentre si muovevano in auto durante un evento che portave le acque a tracimare dagli alvei di fiumi e canali. Non è un caso ma è, al contrario, uno dei segni dei problemi che abbiamo sul territorio: in questo caso dell’impreparazione delle popolazioni a rapportarsi agli eventi che stanno colpendo con sempre maggiore frequenza le nostre aree” ha dichiarato Gianni Fabbris durante la conferenza, aggiungendo “i fiumi che sono stati per millenni veicolo di benessere, via naturale di comunicazione e occasione di sviluppo economico e benessere sociale, sono ormai per noi un problema, ridotti a rigagnoli e a discariche, per esplodere al primo violento temporale lasciando dietro di se scie di devastazioni”.
Si aggiungono, cosi, ai problemi delle responsabilità politiche e istituzionali per il modo come si governa il territorio anche la responsabilità sociale legata dal venir meno di una piena consapevolezza.
La costituzione di parte civile del Comitato TerreJoniche nei procedimenti aperti dalla magistratura pugliese annunciata durante la Conferenza stampa sono un atto dovuto alla trasparenza, giustizia ed alla sofferenza di tanti ed alle vittime delle alluvioni pur in un quadro in cui il Comitato ricorda di non aver mai cercato la soluzione del diritto ad avere risarcimenti e messa in sicurezza nelle aule dei tribunali, perchè, ricorda Fabbris “Quando c’è un terremoto, per esempio, il diritto alla ricostruzione ed alla messa in sicurezza sono grantiti a prescindere dagli eventuali accertamenti delle responsabilità e, questo è quello che ci serve: avere riconosciuti i diritti in quanto cittadini a prescindere da chi sia stato colpevole (e se ci siano state colpevolezze).”
Il Comitato ha sottolineato come i diritti dei cittadini che vivono nelle aree a rischio idrogeologico vanno declinati con i doveri e le responsabilità singoli e collettive.
In questo quadro, sono stati rimarcati i due obiettivi principali del Forum 2016 delle TerreJoniche intitolato “la via d’uscita”: il rafforzamento della vertenza per avere riconoosciuti i tre diritti dondamentali dei cittadini (quello ai risarcimenti o agli indennizzi, quello alla messa in sicurezza e quello alla prevenzione) e quello di mettere in campo una proposta generale di cambio di rotta nel modo come viene governato, vissuto e gestito il territori dei nostri bacini idrografici.
Cambiare passo! Questo il motto che guida le due plenarie, i cinque wrkshop e i diversi eventi del Forum che sarà partecipato da cittadini , rappresentanti politici, associazioni, tecnici ed esperti per arrivare a produrre la proposta di un “Centro di Documentazione e Assistenza sul dissesto idrogeologico e le comunità dei fiumi”.
Si inizia domani 7 ottobre con tre diversi eventi:
– alle ore 10,30 nella Sala del Consiglio Comunale di Ginosa, i Sindaci di Ginosa e Montescaglioso insieme al Comitato, invitano i consiglieri, le forze sociali e i cittadini alla commemorazione delle vittime e a discutere la proposta di iniziative istituzionali rivolte ai comuni lucani e pugliesi ed alle due regioni
– alle 16 e fino alle 18 a Montescaglioso (all’Abbazia) si tiene il primo workshop sul tema del “Fiume come strumento di identità, sviluppo, cultura e di promozione economica” con la partecipazione di rappresentanti e tecnici dei GAL, della Regione, delle Soprintendenze, professionisti e imprenditori e di un operatore nazionale dei nuclei militari di intervento per il recupero dei beni culturali nelle aree di disastro ambientale;
– alle ore 18,30 assemblea generale (sempre all’Abbazia di Montescaglioso) cui parteciperanno sindaci, rappresentanti di Associazioni e il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella per fare il punto sullo stato dell’arte e il futuro.
Ott 06