“Una delle opere più importanti dello scrittore Carlo Levi, nel suo trascorso lucano, fu ‘ Cristo si è fermato ad Eboli’. Non a caso in Basilicata, spesso viene evocata questa citazione, per denunciare situazioni di abbandono e di degrado. Ma mai si pensava che questo termine sarebbe calzato a pennello anche nei riguardi del territorio lucano e dell’intero sud d’Italia. Quanto accaduto al treno ‘ Potenza – Salerno tar. 39/as/01’ partito dal capoluogo alle ore 17.51 sa veramente di paradossale.”
A denunciare tutto ciò sono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giordano Giuseppe per i quali, “esprimiamo solidarietà a tutti i passeggeri tra cui alla segretaria confederale nazionale dell’Ugl, Ornella Petillo coinvolta in tale increscioso incidente. Al personale di quel treno và il nostro plauso, con la loro bravura e alto senso di professionalità hanno saputo gestire l’anomalia verificatasi nel guasto ai sistemi frenanti che ha causato il fermo del convoglio in una galleria nei pressi di Battipaglia (SA) per oltre un’ora. L’Ugl condanna la scelta politica che per reperire parte delle risorse necessarie al taglio dell’IMU sulla prima casa, il Governo ha pensato bene di risparmiare a spese dei passeggeri delle ferrovie infatti – tuonano Giordano e Tancredi -, questi ultimi dovranno viaggiano su una rete meno sicura e, quindi, maggiormente soggetta a guasti e malfunzionamenti. Sono ben 300 i milioni che lo Stato ha sottratto alla manutenzione straordinaria dei treni e della rete ferroviaria, ai quali nel 2015 si aggiungerà ulteriore taglio da 100 milioni. Un’operazione estremamente grave. Naturalmente a pagarne le conseguenze sono soprattutto i treni dei pendolari, già noti per la scarsa pulizia, le carrozze logorate da decenni di servizio, i ritardi ed i disservizi pronti a saltar fuori a ogni minimo imprevisto come accaduto in questo caso. L’Ugl Basilicata – concludono i segretari Tancredi e Giordano – inoltreranno un esposto alla Magistratura per denunciare i rischi e le conseguenze a cui vanno incontro i passeggeri a seguito di questi tagli che provocano un aggravamento della già precaria condizione dei pendolari e del servizio universale che riguarda gran parte del Sud Italia e per tanto, i tagli alle ferrovie per coprire l’Imu è una scelta assolutamente sbagliata”.