Rafforzare la sanità a garanzia di tutti i cittadini. Questo il titolo e lo scopo del documento messo a punto da Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, per chiedere a Governo, Parlamento e Regioni di avviare una stagione di investimenti e innovazioni orientate al potenziamento del Sistema sanitario nazionale in tutto il Paese, nelle città come nelle aree rurali.
Il sistema sanitario, nell’emergenza Coronavirus, ha mostrato tutto il suo valore e la sua professionalità -ricorda Anp- ma ha reso evidenti anche alcuni limiti nell’organizzazione sanitaria. E’ necessario un servizio pubblico nazionale che, con maggiore capacità e tempi adeguati, possa garantire l’accesso all’assistenza per tutti, senza discriminazione né sociale né territoriale, prestando particolare riguardo alle persone anziane, ai pensionati con assegni al minimo, a chi risiede nelle zone interne del Paese, spesso dimenticate dai servizi socio-sanitari.
Per questo Anp-Cia chiede che, con le risorse dedicate previste dal Dl Rilancio (3,2 miliardi) e poi con i nuovi fondi europei, si apra una nuova stagione fatta di investimenti per potenziare la sanità, riqualificando le strutture ospedaliere e incrementando i servizi a disposizione dei cittadini, per colmare il deficit nelle aree rurali del Paese.
Secondo l’Associazione, bisogna che le istituzioni concentrino la loro azione su alcune priorità a livello di politiche di prevenzione delle cure primarie e di assistenza domiciliare, in particolare per la disabilità e la non autosufficienza. Pertanto, è urgente potenziare i centri poliambulatoriali, le case della salute, gli h24 diffusi sui territori, diffondere la telemedicina, rivalutare le farmacie rurali.
L’invecchiamento in buona salute è una conquista fondamentale che deve essere preservata con scelte lungimiranti -sottolinea Anp-Cia-. È sulla base di questa condizione che occorre dare valore alla tutela della salute, riaffermando alcuni principi che la rendono effettiva per il cittadino: potersi curare ovunque nel Paese, con qualità di servizi e di strutture; assicurare uniformità nell’accesso e nell’erogazione delle prestazioni; rendere fruibili i servizi agli abitanti delle aree rurali e montane e garantire gli utenti più bisognosi, superando le liste d’attesa per le visite specialistiche; riaffermare che il SSN, articolato nei servizi sanitari regionali, è fondato sul finanziamento attraverso la fiscalità generale; evitare che il costo a carico delle famiglie, che negli ultimi anni è ulteriormente aumentato, amplifichi ancora i divari e le disuguaglianze sociali.