Giuseppe Potenza, segretario regionale DC-Libertas e Domenico Martino, vice sindaco di Pomarico, hanno inviato una nota per commentare i risultati della ricerca Censis sulle nuove generazioni, che rappresentano il futuro dell’Italia.
Se gli anziani, come sottolinea la ricerca del Censis presentata oggi, sono sempre più una “risorsa per il Paese”, per la Basilicata sono una risorsa ancora più importante per il fenomeno di crescita della popolazione over 65 anni più accentuata rispetto alla crescita delle giovani generazioni e con esso di profonda modifica dell’assetto demografico dovuto alla fuga dei giovani dai “paesi dei vecchi”. Per questa ragione, non è più sufficiente acquisirne piena consapevolezza ma anche la Regione deve riorientare la sua programmazione verso i bisogni delle persone anziane e favorire il ponte di collegamento tra generazioni. La competenza e l’esperienza dell’anziano possono essere messe al servizio della collettività e dei giovani determinando le condizioni e le opportunità per realizzare quella “staffetta generazionale” da più parti indicati come svolta epocale. Solo il ricambio generazionale fornisce la base strutturale all’innovazione delle culture, alla reinterpretazione dei valori fondamentali per la convivenza, stimolo alla conoscenza. Per non parlare del progresso scientifico e tecnologico. Anche l’ultima rivoluzione tecnologica, quella informatica, delle rete e dei
social network, ha avuto come protagonisti ragazzi in blue jeans e maglietta, alcuni dei quali non hanno neanche completato gli studi universitari per l’urgenza di mettere in campo le proprie idee innovative. Accanto ai ragazzi ci sono i nonni telematici che stanno recuperando l’uso di facebook. Il passaggio di testimone, il turnover generazionale ha sempre consentito lo sviluppo di due importanti meccanismi sociali che riguardano la memoria e la responsabilità.
Oggi, è proprio questo passaggio che preoccupa, prima ancora della fredda realtà dei numeri. Da un lato infatti, gli anziani hanno dimostrato negli ultimi anni un protagonismo non solo demografico, quanto soprattutto sociale, mostrando di essere una risorsa preziosa per tutta la comunità. Ponte tra passato e presente, connettori di una memoria sempre più sbiadita, hanno fatto da scudo alle crisi di un sistema, economico e sociale ,sempre più frammentato e sfilacciato. Dalla messa in campo di risorse economiche e professionali, al contributo importante nella tenuta del welfare famigliare (si pensi al ruolo dei nonni) e sociale, con un ruolo sempre più protagonista nel volontariato, la loro presenza non appare tuttavia adeguatamente valorizzata e riconosciuta dal sistema.
Dall’altro lato non si può non sottolineare come a fronte di un rinnovato ruolo dell’anziano nella nostra società, i giovani incontrino sempre maggiori difficoltà a trovare una dimensione di partecipazione attiva alla società: dal fenomeno crescente dei neet, di quanti giovanissimi si chiamano fuori dal sistema, non studiando, non lavorando e non preoccupandosi di cercare un’occupazione, a quanti cercano con difficoltà di stabilizzare percorsi professionali sempre più labili, la cui incertezza impatta negativamente sulla progettualità di vita (legata alla costruzione di una famiglia innanzitutto), a chi infine decide di lasciare il Paese per cercare altrove nuove e migliori opportunità di vita.
Sono questi temi essenziali per costruire quel modello di Basilicata Bene Comune al quale vogliamo dare il nostro contributo e che non può non basarsi su un nuovo legame giovani-anziani.
Giuseppe Potenza, segretario regionale DC-Libertas e Domenico Martino, vice sindaco di Pomarico