Martedì 29 ottobre 2024 i lavoratori dell’ex Apea, in occasione della seduta del Consiglio regionale della Basilicata, di intesa con Cgil e Uil, terranno un sit-in per portare all’attenzione del governo regionale e dell’assemblea consiliare l’ormai nota situazione di disagio lavorativo nella quale si sono ritrovati.
Gli 11 dipendenti dopo 23 anni di onorato servizio prestato per gli uffici della Provincia di Potenza, sono stati licenziati per decisione dell’ Amministrazione Provinciale che si è dimostrata incapace di dare risposte concrete ad una serie di eccezioni sollevate dal rapporto del Ministero dell’Economia e Finanze (MEF), mettendo la società in liquidazione. L’APEA è una Società partecipata della Provincia di Potenza nella quale l’Ente detiene il 100% delle quote e questo elemento attribuisce alla società lo status di “società in house”. Questo status impedisce alla partecipata di lavorare nel libero mercato, costringendola a svolgere l’80% delle sue attività per nome e per conto dell’ente proprietario.
Dopo la relazione del MEF che ha individuato una serie di insolvenze a carico della partecipata e quindi dell’Ente proprietario, che avrebbe dovuto effettuare il cosiddetto controllo analogo, lo stesso MEF ha tracciato la strada per rimettere in carreggiata l’APEA che nel triennio a cavallo della pandemia ha prodotto tre bilanci con utili e non perdite.
La Provincia ha lasciato passare tempo prezioso non consentendo all’Agenzia di lavorare ma determinando, in questo modo, una situazione debitoria. Nel frattempo la “questione APEA” si è spostata sui tavoli della Regione Basilicata che nelle persone del Presidente del Consiglio Marcello Pittella e dell’Assessore all’Ambiente Laura Mongiello hanno assicurato il loro impegno nel trovare una soluzione che dia garanzie al prosieguo delle attività lavorative che vedono impegnati gli undici lavoratori da circa 21 anni nell’attività di “controllo degli impianti termici” e non solo dal momento che alcuni di essi hanno supportato la Provincia in diverse attività in materia di ambiente e tutela del territorio.
I lavoratori e Cgil e Uil confidano adesso nell’iniziativa della Regione che si è già dichiarata contraria all’affidamento dei servizi a società esterne.