Api-Bas, Cisl: “Chi l’ha visto? Una ventina di lavoratori della Giuzio rischiano il posto di lavoro. E le dimissioni di Cupparo non aiutano”. Di seguito la nota integrale.
“Le dimissioni dell’assessore Cupparo, che pur rispettiamo sul piano personale, rischiano di costare caro ai dipendenti della ditta Giuzio e di pesare sull’intero processo di riordino delle aree industriali della Basilicata”. A dirlo sono il segretario della Cisl, Carlo Quaratino, e della Fim Cisl, Giovanni La Rocca. “In attesa di capire l’utilità del nuovo soggetto Api Bas il cui amministratore è stato nominato solo l’8 agosto – spiegano i due sindacalisti – al momento quel che è certo è che la Regione Basilicata ha trasferito ad Acquedotto Lucano (che a sua volta le ha assegnate alla ditta Giuzio) una parte delle attività, prima in capo al consorzio Asi, ma da questo pacchetto sono rimaste fuori le attività che riguardano la manutenzione delle strade, la cartellonista, la derattizzazione e la gestione del verde, tutte attività che la ditta Giuzio ha continuato a svolgere in questi anni in quanto responsabile della buona tenuta delle infrastrutture. Ora, in attesa della gara d’appalto che dovrebbe mettere definitivamente ordine nel settore, Acquedotto Lucano, avendo assegnato alla ditta Giuzio solo le attività trasferite dalla Regione, ritiene di dover corrispondere al gestore solo la parte del canone corrispondente a tali attività. Un taglio – spiegano Quaratino e La Rocca – che determinerebbe un esubero di una ventina di lavoratori. Il vuoto politico determinato dalle dimissioni dell’assessore Cupparo non fa che aggravare la situazione e confermare tutte le perplessità che avevamo espresso circa la decisione di costituire un altro carrozzone che si sta dimostrando ben più inconcludente del previsto. A fronte di ciò, è ancora più singolare l’idea di assegnare la manutenzione del verde delle aree industriali ai lavoratori socialmente utili quando una ventina di lavoratori della ditta Giuzio rischiano di perdere il posto di lavoro. A questo punto – concludono Quaratino e La Rocca – intervenga direttamente il presidente Bardi e indichi con chiarezza qual è la direzione scelta dalla Regione per restituire serenità ai lavoratori e definire finalmente una governarce stabile alle aree industriali della Basilicata”.