Un protocollo d’intesa con le stazioni appaltanti per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture. È la proposta lanciata questa mattina dalla Cisl Basilicata a Potenza nel corso di un seminario sul codice degli appalti. Dopo un lungo lavoro di confronto e di elaborazione, che ha visto coinvolte le federazioni interessate al tema degli appalti pubblici, con il coordinamento del segretario generale aggiunto Gennarino Macchia, il sindacato ha messo a punto una bozza di protocollo da sottoporre alla Regione Basilicata per una gestione ordinata dei cambi d’appalto e per assicurare la piena applicazione della cosiddetta clausola sociale quale garanzia a tutela dei livelli occupazionali e salariali. Un tema spinoso, quello degli appalti in Basilicata, che ha registrato negli ultimi anni un notevole incremento dei contenziosi e dei conflitti, come dimostrano le numerose vertenze nel settore delle pulizie, della vigilanza, delle manutenzioni, etc.
“Con la Regione Basilicata – ha spiegato il segretario generale Enrico Gambardella nel corso del seminario – non esiste, allo stato attuale, un protocollo d’intesa in materia di appalti, tanto meno con i Comuni di Potenza e Matera e con altri enti locali. La Regione è intervenuta in materia con legge n. 24 del 2010 sulla clausola sociale, poi emendata con la legge n. 26 del 2014, ma il quadro normativo di riferimento – secondo il sindacalista – va necessariamente adeguato alla luce delle recenti disposizioni legislative europee e nazionali. Per tale motivo riteniamo necessario attivare un tavolo per la stesura di un protocollo per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti che coinvolga la Regione e le organizzazioni sindacali più rappresentative”.
La proposta della Cisl si muove sulla scia di analoghe iniziative assunte in altre regioni. In Piemonte, ad esempio, a seguito del nuovo codice degli appalti, è stato sottoscritto un protocollo che disciplina le diverse fasi della gara: dalla preparazione dei bandi alla fase di esecuzione dei lavori ai controlli post appalto. “La nostra proposta è indirizzata prima di tutto alla Regione Basilicata quale principale stazione appaltante – ha aggiunto Gambardella – e va considerata come un modello di riferimento che potrà ispirare ulteriori protocolli con tutte le stazioni appaltanti per una gestione ordinata e socialmente responsabile delle gare d’appalto e con l’obiettivo di ridurre i contenziosi e i conflitti che si sono determinati nel corso degli anni proprio per la carenza del quadro normativo”.
Tra i punti qualificanti del protocollo elaborato dalla Cisl Basilicata figura il diritto delle organizzazioni sindacali di chiedere un confronto di merito, pena gravi sanzioni per la stazione appaltante, su temi come la salute e la sicurezza; il rispetto delle clausole sociali e/o ambientali; il rispetto del Ccnl e degli accordi territoriali; criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa con particolare riguardo al rapporto qualità/prezzo e al rispetto delle clausole sociali (anche per imprese extra UE); uno screening preventivo del bando di gara prima della sua pubblicazione.
Forte attenzione è dedicata al monitoraggio delle gare d’appalto. Il protocollo stabilisce infatti che la stazione appaltante dovrà definire modalità e tempi per il monitoraggio dell’efficacia e della qualità del servizio, con la possibilità per le organizzazioni sindacali di richiedere l’attivazione di uno specifico confronto. A tal proposito, la bozza di protocollo elaborata dalla Cisl prevede la costituzione di un tavolo di monitoraggio generale sugli appalti, a partire da quelli attivi e in corso d’opera, con la partecipazione della Regione, dei Comuni e dei soggetti interessati, tra cui i sindacati, quale garanzia di applicazione delle linee di indirizzo.