“E’ stato approvato da ISPRA ed è in corso di approvazione da parte della Regione Basilicata il Piano di controllo regionale 2018/2019 e il piano di abbattimento fino al 31 dicembre 2018. Proseguono le azioni messe in campo, nell’ambito norma nazionale, per il contrasto alla diffusione dei cinghiali sul territorio regionale.” Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Inoltre, come da noi fortemente richiesto nei giorni scorsi, si è tenuta una riunione in Prefettura a Potenza alla presenza del Vice Prefetto Francesco Mauceri, dei rappresentanti della Provincia di Matera e Potenza e del Colonnello dei Carabinieri Forestali Angelo Vita, con lo scopo di definire uno schema condiviso di ordinanza che i Sindaci possano applicare in casi contingenti di emergenza per la pubblica sicurezza, per l’abbattimento e/o la cattura dei cinghiali, nell’ambito di quanto la legge nazionale e le norme regionali consentono.
Sinergia di intenti e di modalità di attuazione che saranno condivise dalla Prefettura e dalla Regione Basilicata con i Comuni, al fine di massimizzare l’efficacia delle operazioni e la sicurezza alle persone. Il tavolo interistituzionale sarà convocato nuovamente nei prossimi giorni.”
Tiene ancora banco tra gli agricoltori e i cittadini lucani il problema legato all’emergenza cinghiali che, ormai incontrollati, continuano a provocare ingenti danni e ad annientare il lavoro delle aziende agricole. La vicenda è stata al centro di un incontro che si è svolto a Potenza tra Coldiretti Basilicata e Federcaccia Basilicata che hanno rinnovato la richiesta di incontro al governatore lucano, Marcello Pittella. “A distanza di qualche settimana dall’assemblea organizzativa a cui ha partecipato la maggioranza dei sindaci della Basilicata – fanno sapere Piergiorgio Quarto, presidente di Coldiretti Basilicata, e Nicola Cerverizzo, presidente di Federcaccia Basilica – nel condividere l’indifferibilità e l’urgenza del caso e nel prendere atto della forte preoccupazione che aleggia tra gli agricoltori, i cittadini e, soprattutto tra i sindaci che, sempre di più, si sentono disarmati, di fronte ad una criticità che appare sempre di più irrisolvibile, riteniamo doveroso avviare una seria e responsabile riflessione sulle azioni da programmare. Prendiamo atto che l’equilibrio è ‘saltato’ e per questo è opportuno proporre misure straordinarie di controllo della fauna selvatica”. C’è la consapevolezza da parte di Coldiretti e Federcaccia che le normativa che disciplinano il settore e che avrebbero dovuto contenere il fenomeno, “non risultano efficaci, né sul piano della prevenzione, né sotto il profilo del controllo numerico degli animali o del risarcimento dei danni”. Ma non solo, pur in presenza di molti provvedimenti messi in campo dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata volti a minimizzare la conflittualità tra le parti in causa, con l’obiettivo di puntare ad una loro riduzione al livello minimo socialmente accettabile e soprattutto, “non si intravede la soluzione; la presenza resta a livelli insostenibili”. Per tali ragioni, “nella speranza di poter ridare normalità ad un settore oramai disarmato ed ai cittadini oramai impauriti rispetto ad una presenza invasiva della fauna selvatica ed in particolare dei cinghiali, ed al fine di evitare tensioni tra le comunità”, Coldiretti Basilicata e Federcaccia Basilicata chiedono, con urgenza, al presidente Pittella “la convocazione di un incontro alla presenza di un’ampia delegazione, compreso alcuni sindaci ed i rappresentanti degli Enti Parco, per sottoporre alla valutazione e condivisione delle azioni più urgenti da intraprendere”.