Con la deliberazione di presa d’atto numero 258 del 2 maggio prende vita il nuovo Atto Aziendale dell’Irccs Crob, approvato con deliberazione della Giunta Regionale numero 274 del 5 aprile scorso.
Dopo un percorso rapido dall’insediamento del direttore generale Massimo De Fino, avvenuto lo scorso 15 dicembre, e come annunciato lo scorso 12 dicembre dal presidente Bardi e dall’assessore Fanelli, il nuovo Atto dà ufficialmente il via alla nuova fase di programmazione e rilancio per assicurare il rafforzamento del Crob e il miglioramento dei servizi di prevenzione e di cura rivolti ai cittadini.
Il nuovo Atto prevede: 14 unità operative complesse, 8 strutture semplici dipartimentali e 9 strutture semplici per l’area sanitaria; 2 unità operative complesse, 1 struttura semplice dipartimentale e 1 struttura semplice per l’area scientifica; 3 unità operative complesse e 2 strutture semplici dipartimentali per l’area amministrativa. Tra le novità, l’istituzione della nuova struttura complessa dedicata agli screening oncologici e la riabilitazione oncologica.
Centrale il ruolo dell’Irccs Crob come hub della Rete Oncologica di Basilicata. Confermata e implementata l’integrazione con le altre aziende sanitarie regionali sia nell’ambito della Rete che dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali, dell’assistenza integrata anche a domicilio attraverso strumenti nuovi di efficienza quali i Gruppi Oncologici Multidisciplinari e l’utilizzo della telemedicina. Prevista una maggiore integrazione nella Rete AMORe con gli altri due Irccs oncologici del Sud, il Pascale di Napoli e il Giovanni Paolo II di Bari, sia sul versante della ricerca scientifica che su quello della presa in carico del paziente oncologico attraverso l’uso di una piattaforma comune di valutazione clinica.
Così come previsto dal Piano di potenziamento redatto da Agenas, approvato dalla Giunta regionale e presentato lo scorso 8 aprile alla presenza del ministro della Salute Schillaci, del ministro per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Casellati, del direttore generale Agenas Domenico Mantoan, e del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro per gli Affari esteri Antonio Tajani, il nuovo Atto Aziendale prevede un incremento dei posti letto dagli attuali 87 a 104 e l’aumento del numero di poltrone per infusione chemioterapica al fine di migliorare la performance organizzativa, il numero di utenti e abbattere così le liste d’attesa e la migrazione sanitaria passiva.
Entra nel vivo, inoltre, la nuova fase di progressivo ammodernamento tecnologico con il progetto TecnoCrob che si prefigge di implementare l’attività di diagnostica avanzata, potenziare la diagnostica onco-ematologica, attivare ed implementare la chirurgia robotica e implementare l’attività di radioterapia.
“Ringrazio il presidente della Regione Basilicata e l’assessorato alla Salute e Politiche della Persona per aver voluto fortemente questa nuova fase di rilancio per l’Istituto, testimoniata anche dalla celerità con cui, nel giro di un paio di mesi, si è dato il via al nuovo Atto Aziendale – commenta il direttore generale che prosegue – si tratta di uno strumento programmatico imprescindibile per dare nuovo corso alle innovazioni che saranno attuale a vantaggio dei cittadini”.
Il nuovo assetto dato al Crob dall’Atto Aziendale sarà attuato nel corso del triennio 2024/2026.