In questi giorni l’Associazione regionale allevatori Basilicata ha accompagnato il veterinario Chicco Argiolas ed alcuni tecnici esperti di qualità del latte ovino per una ricognizione negli allevamenti a diffondere l’uso della tecnica ecografica per controllare e migliorare il processo riproduttivo nelle pecore e negli arieti. In particolare Argiolas ha illustrato il primo protocollo operativo a livello mondiale per gli allevamenti di pecore e capre siglato in Sardegna che punta a raddoppiare il fatturato e di triplicarlo in 4-5 anni, secondo i promotori. “Attraverso alcune attività di controllo, sia sui maschi che sulle femmine, con una collaborazione tra veterinario e agronomo – ha spiegato il veterinario – si può intervenire sullo stile alimentare e sanitario degli animali per migliorare l’efficienza aziendale”. “Quando gli animali stanno bene, si riproducono in modo regolare. Noi non stravolgiamo gli allevamenti e il modo di lavorare degli allevatori”, ha precisato Argiolas. “Cerchiamo, invece, di migliorare le condizioni di ogni capo attraverso una raccolta dati che viene gestita attraverso anche un’applicazione sul telefonino”. “Un vero e proprio database su ogni pecora e capra degli allevamenti che utilizzano il protocollo – ha aggiunto Argiolas – a disposizione sia dell’allevatore che del suo veterinario di fiducia. Una strada che può portare ogni azienda a migliorare produttività e fatturato in modo sostenibile”. Soddisfazione è stata espressa dal direttore dell’Ara Basilicata, Giuseppe Brillante, per le argomentazioni trattate. “Attraverso il protocollo messo a punto da Argiolas si raggiunge anche il 98% di fertilità” ha commentato Brillante. ” Sono stati incontri con gli allevatori molto partecipati, in particolare a Forenza presso l’agriturismo di Salvatore Brienza il dibattito si è arricchito con domande, riflessioni e stimoli a fare ancora di più per aprire una prospettiva di futuro ai tanti giovani allevatori partecipanti” ha concluso il direttore dell’Ara Basilicata.
Dic 04