La nomina del nuovo direttore Arlab, Francesco Paolo Di Ginosa, segna la fine di una lunga transizione caratterizzata dal commissariamento dell’agenzia, da ultimo Antonio Corona, la cui azione ha sicuramente contribuito a gettare le basi per ricomporre la situazione amministrativo-contabile dell’ente, presupposto necessario per dare finalmente nuovo slancio alle politiche attive del lavoro nella nostra regione.
L’agenzia svolge un ruolo nevralgico nell’attuazione delle politiche di orientamento della formazione, dell’istruzione e del lavoro e gestisce i servizi per l’impiego ovvero i servizi di politica attiva rivolti all’accesso all’occupazione, alla creazione e alla mobilità professionale. Questi anni di stallo si sono caratterizzati per un vero e proprio effluvio del personale dipendente dell’agenzia e del personale dei Centri per l’impiego, quest’ultimo afferente al ruolo unico dei dipendenti regionali in conseguenza della legge Delrio. Legge che ha svuotato di queste funzioni le Province, scardinando il precedente sistema istituzionale che vedeva questi servizi direttamente attribuiti alle Province dalle Regioni nell’attività concreta di gestione delle politiche attive, distribuiti sul territorio nazionale sulla base di bacini con un’utenza media non inferiore ai 100 mila abitanti.
Oggi ci ritroviamo, a causa dei numerosissimi pensionamenti, con un personale notevolmente al di sotto dell’effettivo fabbisogno, sia per quanto attiene l’agenzia stessa che per quanto attiene i Centri per l’impiego, con il contestuale paradosso che, pur in presenza di un piano di rafforzamento dei Centri per l’impiego risalente al 2019 e che prevede l’assunzione di 119 unità nel triennio 2020/21/22, a tutt’oggi non si è proceduto ad avviare le relative procedure concorsuali nonché le stabilizzazioni a più riprese chieste per quei lavoratori che hanno maturato i requisiti previsti dalla Legge Madia.
Nell’augurare buon lavoro al neo nominato direttore, auspichiamo che questo sia il segno di una rinnovata attenzione verso l’agenzia e il suo personale, dalla cui valorizzazione discende la piena operatività dei delicati compiti assegnati.