Al via una nuova fase dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata: a partire da oggi, infatti, si terrà una serie di appuntamenti con gli organi di informazione per rendere note le attività messe in campo dall’Ente sui temi ambientali, di rilevante interesse per l’opinione pubblica.
L’Agenzia intende, così, stabilire un confronto e un dialogo con i media nell’ottica della trasparenza e della chiarezza per veicolare informazioni fortemente richieste dalla comunità lucana.
Per tale finalità l’Agenzia ha attivato un ufficio stampa, presentato stamane dal direttore ing. Raffaele Vita, che diventerà strumento principale di questo nuovo corso.
Il primo degli incontri previsti, tenutosi stamattina nella sede Arpab di Potenza, si è focalizzato su due argomenti: gli interventi di contrasto dell’erosione costiera sul litorale meta pontino -oggetto di un apposito Protocollo di intesa con il commissario Straordinario delegato della Regione Basilicata per il rischio idrogeologico- e il monitoraggio della radioattività dei liquidi contenuti nelle vasche di raccolta dell’impianto ITREC di Rotondella (MT), per il quale è stata firmata una convenzione con ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Rispetto al primo, al Centro Ricerche Metaponto dell’Arpab è stato affidato lo studio ante operam degli interventi di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili di Metaponto lido.
Il progetto complessivo prevede la realizzazione delle cosiddette “barriere soffolte” che consentono di abbattere l’energia del moto ondoso delle mareggiate.
“Le scogliere saranno sette con una lunghezza di 140 metri, posizionate a circa 150 metri dalla battigia e proteggeranno 1,600 metri di tratto litorale. L’ultimazione dell’opera prevista è fissata in circa 9 mesi.” Questo quanto annunciato dal commissario straordinario ing. Saverio Acito che ha colto l’occasione per sottolineare che sul sito
www. www.commissariostraordinariorischioidrogeologico.basilicata.it sarà presto pubblicato l’intero studio.
“Quattro le fasi dello studio” ha invece evidenziato il direttore del CRM Achille Palma- “valutazione delle caratteristiche biologiche del sito con la descrizione delle biocenosi presenti; ricerca di microalghe tossiche; determinazione quali-quantitative di sostanze di origine antropica nelle acque e nei sedimenti.
E ancora definizione della qualità delle acque marino-costiere e dei sedimenti ante / post operam e bioaccumulo di inquinanti nei molluschi”.
Un intervento più tempestivo ed efficace per quel che riguarda il monitoraggio della radioattività viene garantito dalla convenzione stipulata tra ISPRA ed ARPAB.
L’Istituto nazionale è competente per legge in questa materia ma, nello specifico di questa convenzione, ha delegato ad Arpab il monitoraggio e controllo della radioattività nella zona ITREC di Trisaia.
“Con il controllo degli effluenti liquidi dalle vasche di raccolta all’interno dell’impianto di Rotondella, prima dello scarico a mare, si realizza un’importante azione di prevenzione” ha detto la responsabile del Centro Regionale di Radioattività dell’Arpab, Carmela Fortunato. “ Inoltre, tutti i report annuali con i dati del monitoraggio della radioattività ambientale del CRR sono resi pubblici sul sito www.arpab.it al link Radioattività”.
A conclusione dell’incontro, il direttore Vita ha auspicato la costruzione di un clima di serena e reciproca collaborazione soprattutto con gli organi di informazione lucana, deputati sì a sollevare inevitabili criticità ma considerando altrettanti punti di forza dell’Agenzia.
Nel prossimo incontro mercoledì 16 ottobre alle 10, 30 nella sala riunioni dell’Arpab, saranno invece affrontati ulteriori temi: le attività connesse alla reiniezione delle acque di estrazione nel sito di Costa Molina- località Montemurro e la determinazione di diossine, PCB e IPA nei siti di Ferriere Nord a Potenza, Italcementi a Matera e nell’area industriale di S. Nicola di Melfi, realizzata attraverso due Convenzioni stipulate con ARPA Puglia.
Ott 08