Arpab ed ex Agrobios, Fp Cgil: “Basta strumentalizzazioni. Si convochino due tavoli differenti perché diversi sono i contratti collettivi nazionali di riferimento. Per la Fp Cgil tutti i lavoratori sono uguali e hanno uguali diritti”. Di seguito la nota integrale.
Le dichiarazioni forti del direttore dell’Arpab, Antonio Tisci, denotano chiaramente l’approccio che lo stesso ha assunto sin dal primo giorno del suo mandato. Dire a noi, Fp Cgil, di avere un comportamento discriminatorio è sicuramente un’affermazione di forte risonanza, così come scenica appare tutta la situazione. In questo quadro si colloca anche la convocazione della riunione di ieri a Metaponto per discutere sulla pronta disponibilità per i lavoratori Arpab ed ex Agrobios; riunione che appare improduttiva già in premessa se, prima di sedersi al tavolo, non si è neanche costituita formalmente la delegazione trattante.
Il direttore dimentica che i lavoratori appartengono a categorie diverse e, soprattutto, che sono regolate da CCNL diversi. Le criticità del regolamento di pronta disponibilità partono proprio da questo: per i lavoratori ARPAB la pronta disponibilità è regolata dall’art.28 del CCNL Sanità Pubblica, invece, per i lavoratori Agrobios, è necessario uno specifico contratto di secondo livello. Solo in un secondo momento il tutto può essere armonizzato.
Il direttore Tisci afferma che il nostro comportamento è discriminatorio nei confronti di alcuni lavoratori, invece è esattamente il contrario. La commistione che ha messo in atto, sin dal suo insediamento, denota, non solo scarsa capacità manageriale, ma soprattutto una superficiale conoscenza dei contratti. Nessuno fa discriminazioni, non ci sono lavoratori di serie A e di serie B, ci sono contratti difformi e in un unico regolamento non possono essere normati perché seguono regole diverse. Per quanto ci riguarda, come FP Cgil non accettiamo che si strumentalizzi la nostra posizione, che, invece è ben definita e l’abbiamo ribadita intervenendo a inizio riunione: chiediamo la convocazione di due tavoli differenti, perché diverse sono le regole che normano i due contratti collettivi. Nessuna barricata da parte nostra, solo un richiamo alla corretta gestione delle relazioni sindacali. A conferma di quanto detto, c’è l’impegno che abbiamo sempre profuso sui tavoli regionali per una soluzione corretta della questione che riguarda i lavoratori ex Agrobios.
Per non parlare della riorganizzazione, messa in atto dal Direttore, che ha visto molti lavoratori essere collocati in attività non conformi al proprio percorso professionale e titolo culturale, dietro un’apparente esigenza di rotazione. Questa è una contraddizione e una discriminazione. Anziché valorizzare il percorso professionale dei lavoratori, gli si attribuisce un compito diverso per nulla coerente con il percorso formativo.
Per la Fp Cgil tutti i lavoratori sono uguali e hanno uguali diritti, in primis, quello di svolgere il lavoro per cui si sono formati e sono stati assunti, nel rispetto delle norme previste dal CCNL di riferimento. Al direttore Tisci ribadiamo che aspettiamo da tempo di sederci al tavolo per discutere dei temi già più volte rappresentati (riorganizzazione, Fondo 2021, PEO, Pronta disponibilità, ecc.) nel rispetto delle norme previste dal CCNL di riferimento.