Arpab senza dirigenti, la denuncia di Cgil Basilicata.
L’Arpab dopo la spoliazione continua di dirigenti tecnici negli ultimi anni, versa ora in gravissimo impasse funzionale. Lasciato allo sbando da sempre, l’ente di tutela ambientale del territorio lucano fa registrare il massimo della disorganizzazione. Contro questo modus operandi, da sempre la CGIL ha portato avanti battaglie denunciando, anche con il ricorso alle sedi giudiziarie, l’inadeguatezza delle direzioni e l’adozione di atti scellerati e dannosi per l’assolvimento delle funzioni di controllo ambientali dell’agenzia.
Il pensionamento di dirigenti apicali negli ultimi due anni ha lasciato senza dirigente e, in alcuni casi anche senza funzionari strutturati, settori strategici per le verifiche ambientali. Allo stato attuale mancano: il dirigente dell’ufficio aria ed emissioni in atmosfera, il dirigente del centro regionale radioattività, il dirigente dell’ufficio amianto, il dirigente dell’ufficio risorse idriche, il dirigente della microbiologia. A breve sarà collocato a riposo anche il dirigente dei laboratori, che è anche responsabile della qualità e accreditamento dei laboratori e della trasparenza e anticorruzione.
Con il pensionamento dell’ultimo dirigente chimico, di fatto, l’agenzia, deputata al controllo delle matrici ambientali e alle analisi chimico fisiche delle stesse, potrebbe chiudere battenti.
Anche il concorso per il dirigente Aria è fermo dal 2019: è stata espletata solo la fase iniziale di selezione degli idonei, poi inspiegabilmente il tutto si è arenato sotto la direzione Tisci. Difatti l’ufficio, che dovrebbe monitorate le emissioni in atmosfera di importanti stabilimenti come Cova, Tempa Rossa, Fenice ora Rendina Ambiente, è retto ad interim da un dirigente ex Agrobios. Peccato che lo stesso debba dividere le sue energie tecniche in una molteplicità di incarichi e ruoli.
È infatti tuttora direttore tecnico scientifico facente funzione dell’ente, in prorogatio dal 2020, in attesa che il bando, pubblicato nel Novembre 2020, sia portato a termine, nonché dirigente unico del Centro Regionale Metaponto ex Agrobios, responsabile dell’ufficio Ispezioni Ambientali, dirigente ad interim degli Uffici Amianto, Aria, Centro Regionale Radioattività, Ufficio Risorse Idriche e Ufficio Ecosistemi, Ufficio Impatti Odorigeni. Con l’ultimo pensionamento probabilmente diventerà anche dirigente regionale dei laboratori e responsabile dell’anticorruzione, cosi avremmo il dirigente unico Arpab. Caso più unico che raro rispetto a tutte le Agenzie ambientali, con accentramento di funzioni di gestione e di controllo.
La Regione Basilicata intervenga con urgenza: è necessario un cambio di passo per garantire la funzionalità dell’ARPAB procedendo alla nomina del Direttore Tecnico scientifico, espletando i concorsi per la dirigenza e mettendo in campo tutte le azioni necessarie per sopperire alle urgenze nella fase di espletamento delle procedure concorsuali.