La partecipazione di numerosissime imprese dell’artigianato artistico di cui alcune anche straniere provenienti da Francia, Olanda, Germania ci dice che quella delle mostre nei contenitori culturali di grande valenza (com’è per l’appunto il Convicinio di Sant’Antonio) è la strada da seguire, alla quale, però, deve necessariamente collegarsi organicamente la fase della promozione e commercializzazione al di fuori dei confini regionali.
Da Matera si può ripartire per ripensare al ruolo che l’artigianato artistico può assumere quale piccola ma concreta occasione di sviluppo ed occupazione al servizio di tutti i territori regionali; occorrerebbe tornare allo spirito con cui, tutti insieme Istituzioni ed Associazioni, si organizzò nel lontano 1999 l’anteprima della Biennale Internazionale delle Arti Applicate.
E’ necessario, perciò, ripartire dalla Carta di Matera per concentrare l’attenzione di tutti su cosa fare nell’immediato e nel medio termine, per evitare che mestieri secolari possano estinguersi per l’incapacità di tutti noi di attirare le giovani generazioni in questo campo così affascinante e ricco di soddisfazioni di artigianato e arte e viceversa.
La Regione Basilicata è tra le poche Regioni che non ha una legge regionale di tutela e valorizzazione del nostro artigianato artistico, che nulla ha da invidiare a quello di regioni più blasonate come la Toscana: l’unica differenza è che lì la lungimiranza politica e pratica dei governanti locali ha, da tempo, messo al centro delle politiche regionali anche l’artigianato artistico quale elemento fondamentale e complementare al tempo stesso della promozione territoriale per i suoi stretti legami con il turismo e la vocazione culturale. Anche i vecchi Maestri Artigiani hanno percorso il tempo, di padre in figlio, dal Maestro al garzone apprendista : questo è uno dei motivi per cui come Cna insieme con la Camera di Commercio e Confartigianato abbiamo promosso all’inizio di questo anno l’inserimento nel Patrimonio intangibile dell’Unesco dei Mestieri artigiani del cartapestaio, del ceramista con specifico riferimento all’arte dei Cucù e dei Fornai dei forni a legna del Pane grande di Matera. Inutile dire che anche qui gli artigiani e le Associazioni sono pronte a fare la loro parte. Ma dove sono le Istituzioni, dov’è la Regione costituzionalmente delegata a svolgere questi compiti e funzioni? Tantissimi fondi europei, centinaia di milioni di euro di cui a volte sfuggono i risultati materiali, visibili, concreti.
Leonardo Montemurro
segretario regionale Cna Basilicata