Ormai si tratta solo di consentire ai vincitori di sbrigare gli ultimi incombenti burocratici. Entro il 1 luglio 2016 la Asm assumerà 37 infermieri (27 a Matera e 10 a Policoro) selezionati dal concorso (cui avevano fatto domanda in 10 mila) recentemente ultimato.
I primi 16 prenderanno servizio nel mese di giugno (per chi potrà anche prima, cioè dal 16 maggio), i restanti 21, al più tardi, dal 1 luglio 2016.
I vincitori stanno in questi giorni sottoscrivendo i contratti individuali di lavoro, da cui discende la necessità per molti di loro, trattandosi in diversi casi di infermieri già in servizio presso altre aziende sanitarie, di dare l’obbligatorio preavviso della risoluzione del contratto.
Per accelerare le assunzioni, la Asm ha fatto ricorso ad un piano straordinario di assunzioni per l’anno in corso, in attesa che la Regione, secondo quanto prevede la legge regionale 5 del 2016 (collegato alla legge
di Stabilità regionale 2016), assegni a ciascun’azienda uno specifico plafond di risorse da destinarsi annualmente alle assunzioni a tempoindeterminato. Ciò perché una norma nazionale impone alle regioni (e dunque alle aziende sanitarie) di conseguire entro il 2020 l’inderogabile
equilibrio della spesa del personale dipendente, che non deve essere superiore alla spesa dell’anno 2004 (ben 12 anni fa) ridotta dell’1,4%.
“In questi spazi angusti – spiega il manager Asm Pietro Quinto – l’Azienda sta perciò muvendosi alacremente per rimpolpare i reparti che registrano una maggiore criticità di personale infermieristico, tenendo conto della necessità di calibrare gli organici in modo specifico in vista della prossima stagione estiva”.
Quinto esprime un personale ringraziamento ai numerosi dipendenti che, pur nelle difficoltà derivanti da turni impegnativi, “non fanno mancare il proprio decisivo contributo di professionalità e di presenza giornaliera,
tanto indispensabili in un momento in cui i cogenti vincoli di bilancio richiedono un surplus di impegno da parte di tutti”.
La assegnazione dei 37 infermieri sarà decisa dal direttore sanitario aziendale.