Asm, la delusione delle OSS: non basta vincere un concorso per lavorare

Un gruppo di OSS, Operatrici Socio Sanitarie dopo aver partecipato nel 2005-2006 al concorso propedeutico all’assunzione sono stanche delle false promesse fatte dai dirigenti che negli anni si sono susseguiti nell’azienda sanitaria di Matera. “Il direttore dell’ASL 4 di quel periodo – spiegano- ci promise che tutti avremmo preso servizio perché la pianta organica necessitava di 198 posti da coprire e che, ancora oggi con le delibere da loro emesse sono sempre tali, con l’accorpamento con l’ASL 5 si arriva a 239. Nel 2010 abbiamo fatto la spola tra Matera e Potenza chiedendoci come mai non assumevano più a tempo indeterminato e  ogni qualvolta che ci rivolgevamo all’Assessore alla Sanità rispondeva che dipendeva da Matera e viceversa. Stanche della situazione ci siamo rivolte al presidente della Provincia Stella che, dispiaciuto della nostra situazione ci ha organizzato una riunione con l’Assessore Martorano e il direttore generale dell’ASM che allora era Gaudiano. Durante quell’incontro avvenuto a settembre 2010 il Direttore Generale davanti agli organi di stampa ci tranquillizzò con la promessa che c’era un Programma Triennale di assunzioni a tempo indeterminato di 25 O.S.S. per un totale di 75. Nel 2011 i dirigenti dell’ASM hanno fanno firmare un contratto a 14 Unità a tempo determinato in attesa dell’assunzione di 18 Unità a Tempo indeterminato con lo scorrimento della graduatoria concorsuale. Ora di questa graduatoria non si sa più e noi ci chiediamo se in questa ASM ci sia personale competente o personale che pensa solo agli interessi familiari.  Siamo molto stanche e deluse di quello che sta accadendo. Ci siamo visti passare davanti persone che non avevano requisiti e attestati non idonei all’art. 12 del 22-2. 2001 che prevede accordo Stato e Regioni delle Province di Trento e Bolzano. Ora che è arrivato il nostro turno l’ASM annuncia la mobilità pre-concorsuale ignorando la graduatoria in cui si trovano circa 180 persone in attesa.  Ricordiamo che nel 2012 è stato emanato il maxiemendamento secondo il quale sino al 2015 non si possono fare nuovi concorsi e occore procedere lo scorrimento delle graduatorie vigenti. In pratica i dirigenti si appellano ad una vecchia legge ma per noi sono solo “panzanate” perché quando viene bandito un concorso pubblico occorre tutelare i diritti di chi vince il concorso. Non riusciamo a capire come mai si cerca di cancellare la nostra graduatoria per fare un nuovo concorso; forse la politica ha promesso altri posti di lavoro?  Vorremmo che qualcuno si mettesse la mano al cuore per comprendere che stiamo lottando per un posto di lavoro che avevano conquistato ma che ora qualcuno ce lo sta rubando”.

Carlo Abbatino