Si è svolta questa mattina a Potenza l’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Lucano, per l’approvazione della Relazione sulla gestione e gli investimenti. Presenti la Regione Basilicata e i sindaci in rappresentanza di circa il 70 per cento del capitale sociale.
“Il 2014 è stato caratterizzato, più degli altri anni, da una serie di criticità generate dalla crisi economica – ha dichiarato il presidente Rosa Gentile – nonché dalla complessità degli aspetti normativi e regolatori del settore. Le principali difficoltà riscontrate derivano da una tariffa del servizio idrico non sufficientemente remunerativa, dalla notevole esposizione bancaria dovuta alle anticipazioni, dalla difficoltà ad incassare i corrispettivi per i consumi da parte delle grandi utenze, con evidenti conseguenze anche nel far fronte ai pagamenti a imprese e fornitori”.
“Nonostante queste problematiche – ha aggiunto – Acquedotto Lucano ha posto in essere una serie di attività che hanno garantito una efficiente gestione del servizio. In particolare, sono state messe in esercizio 53 chilometri di nuove reti idriche e circa 11 chilometri di reti fognarie. Inoltre, è stata acquisita la gestione di nuove opere, quali i depuratori di Montescaglioso e di Tricarico, nonché nuovi impianti di sollevamento fognari negli abitati di Matera, Bernalda e Filiano”.
Per quanto attiene l’attività di controllo dell’acqua destinata al consumo umano – è stato evidenziato nel corso dell’assemblea dei soci – sono stati eseguiti 9.027 prelievi con la determinazione analitica di 244.949 parametri chimici e 40.485 parametri microbiologici. Intensa è stata anche l’attività di monitoraggio sulla qualità dei reflui degli impianti di depurazione e gli scarichi, garantendo un costante miglioramento della qualità dei corpi idrici superficiali.
Il presidente Gentile ha tenuto a ribadire le azioni volte a fronteggiare il fenomeno della morosità, con il ricorso allo strumento dell’ingiunzione fiscale: nel corso dell’anno sono state quindi inviate circa 15.000 ingiunzioni per una valore di quasi 18 milioni di euro.
In relazione alla gestione delle risorse umane, nel corso dell’anno 2014, l’attività svolta si è concentrata sul perseguimento di una maggiore efficacia ed efficienza della struttura organizzativa anche attraverso la formazione aziendale: il personale coinvolto nella formazione è stato pari a 215 unità, per un totale di 546 ore di formazione. Sempre relativamente alle politiche per il personale, è stata data attuazione all’Accordo sindacale sottoscritto nel 2010 per quanto riguarda l’attribuzione dei livelli di inquadramento, così come previsti dal contratto nazionale di lavoro.
L’assemblea, inoltre, ha confermato la scelta dell’amministratore unico a decorrere dal prossimo mandato amministrativo. L’articolo 16 dello statuto, infatti, stabilisce che Acquedotto Lucano possa essere amministrato “in via alternativa, su decisione dell’Assemblea da un Amministratore Unico, ovvero da un Consiglio di Amministrazione composto da 5 componenti. Tale opzione è esercitata in sede dell’ultima assemblea utile di esercizio prima della scadenza del mandato”.